Una Juventus di figli d’ arte

Con l’ arrivo di Conceicao cresce il plotone

Ieri la Juventus ha acquisito, oltre a Nico Gonzalez, Francisco Conceicao andando a incrementare un plotone, quello dei figli d’ arte, che già contava Thuram e Weah.

In teoria ce ne sarebbe anche un altro, Federico Chiesa, ma sappiamo che probabilmente la sua avventura in bianconero è vicina al capolinea.

Le dinastie nel calcio

A alto livello ci sono stati casi di padri e figli, ma sono molto rari, per cui è curioso che tre siano finiti insieme in una squadra di vertice.

È dura essere figli di campioni, tutti ti paragonano al genitore e molti pensano, se arrivi, che hai avuto la strada spianata rispetto a altri.

Quindi raramente i figli hanno fatto addirittura meglio dei padri anche se ci sono pargoli che hanno raggiunto la grandezza del genitore o la hanno addirittura superata.

Nel calcio italiano le dinastie più conosciute sono quella dei Maldini con addirittura padre, figlio e nipote, che tutt’ ora gioca nel Monza.

Altra dinastia è stata quella dei Mazzola, con il grande Valentino e Sandro e Ferruccio anche se il secondo non ha raggiunto i livelli del primo.

Imparagonabili

I tre in oggetto, lo diciamo subito, sono imparagonabili agli illustri genitori, non solo per il motivo che comunque sono a inizio carriera e hanno tantissimo da dimostrare, ma anche perché paragonare calciatori di ere diverse è un errore di base.

Il calcio è cambiato, sono cambiate la frequenza delle partite e i metodi di allenamento.

Oltretutto giocano in ruoli completamente diversi rispetto ai loro ascendenti: il padre di Weah, George, era infatti una prima punta, quello di Thuram come sappiamo era un difensore mentre Sergio Conceicao era un centrocampista puro, Francisco un esterno offensivo.

Lilian Thuram era un difensore, Khéphrem un centrocampista.

Al di là di questo ovviamente i tifosi bianconeri sperano che i ragazzi dimostrino di poter arrivare ai livelli dei genitori se non oltre perché allora ci sarà da divertirsi.