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La nuova Juventus: le derive social

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Juventus, Giuntoli

Il popolo bianconero pare sempre più diviso.

Abbiamo spesso parlato dei social, veri protagonisti dei tempi che viviamo.

Indubbiamente hanno cambiato le nostre abitudini e il nostro modo di vivere, a maggior ragione grazie a tablet e soprattutto smartphone che permettono a ognuno di noi di dare una sbirciata e postare appena abbiamo pochi minuti.

Capita spesso che quando ci si reca in un locale si vedano coppie o famiglie con il telefono in mano in attesa di mangiare.

Insomma, i social sono protagonisti nella nostra vita volenti o nolenti.

Tutti possono dire la loro

Una delle caratteristiche dei social è avere esteso al mondo i pensieri e le opinioni di ognuno.

Dei veri e propri bar allargati: prima se uno diceva una “castronata” restava circoscritta a quei pochi avventori presenti ora arriva a milioni di persone.

Ovviamente vale anche per quelle che non sono “castronate” ma, come ormai noto, sono le prime a essere spesso condivise e diventare virali in ogni campo.

E il calcio non fa eccezione.

Il nuovo corso già sotto esame

Il nuovo corso bianconero sta tenendo banco sulle varie pagine dedicate alla Juventus.

Si sprecano i post e i commenti sulle mosse di mercato e su Thiago Motta e il suo lavoro.

Dopo un lungo periodo dove imperava l’ Allegri out si iniziano già a leggere i Giuntoli out e i Motta out.

Giuntoli incapace?

Sull’ operato di Giuntoli molti stanno nutrendo dubbi.

Arrivato l’ anno scorso ormai a fine mercato in una situazione tecnica e economica disastrosa ha dovuto fare di necessità virtù.

La prima cosa che gli ha chiesto la società è ridurre il monte ingaggi e è quello che ha fatto.

Quest’ anno ha iniziato realmente il suo mandato: ha cambiato guida tecnica, si è circondato di persone di sua fiducia e sta cercando di iniziare a costruire la “sua” Juve.

Però sui social molti ne criticano l’ operato: “cede i nostri giovani validi”, “prende bidoni” etc.

Ma hanno fondamento certe critiche?

Le cessioni e gli acquisti

A sentire tanti che sentenziano i giocatori ceduti dalla Juventus sono tutti potenziali Messi e quelli presi sono degli onesti pedatori.

Premesso che a chi scrive Soulé e Huijsen, per parlare dei casi più eclatanti, piacciono bisognerebbe però per poter giudicare analizzare tutto a 360 gradi.

L’ argentino ha fatto la sua prima stagione intera in Serie A da titolare, girone di andata ottimo girone di ritorno normale.

Il giovane difensore ha fatto mezza stagione a Roma nemmeno sempre da titolare con alti e bassi.

Secondo molti non erano da cedere e, se proprio bisognava farlo, per cifre ben maggiori.

30 milioni (bonus più o meno) per Soulé che ha giocato in una squadra che è retrocessa in Serie A con le prestazioni scritte sopra sono pochi ad esempio e gli stessi che lo scrivono poi si scandalizzano che per Adeyemi, che ha giocato titolare in una squadra di vertice tedesca che ha fatto la finale Champions, il Borussia Dortmund ne chieda intorno ai 40.

Se poi fai notare che per arrivare a certi obiettivi il mercato va finanziato ti rispondono che andrebbe fatto con giocatori in esubero e non con quelli interessanti per lo più giovani.

Forse non si tiene conto che cassa la fai con chi ha richieste e qualche sacrificio doloroso è necessario, anche perché la Juventus deve rientrare nei parametri UEFA.

E non è così semplice come pensa qualcuno dicendo:”Basterebbe che la proprietà tirasse fuori i soldi” dato che il Fair Play Finanziario ha regole ben precise.

Comunque resta in fatto che non è che chi diamo via sia sicuramente un fenomeno o lo diventerà e chi prendiamo sia un bidone sicuro, considerando che poi certi giudizi spesso vengono dati da chi questi nuovi arrivi non li ha nemmeno mai visti giocare.

Per non parlare della vicenda Chiesa cui accenniamo sotto.

Thiago Motta nuovo Maifredi

Ne abbiamo già parlato, molti dopo appena un’ amichevole hanno già bocciato Thiago Motta.

Pure Motta è già nell’ occhio del ciclone.

Una delle accuse che gli vengono mosse è quella di volersi disfare di Chiesa.

È bastato che qualche media scrivesse che Motta avrebbe detto che non ritiene l’ esterno azzurro adatto alla sua idea di calcio, cosa tra l’altro mai provata, e subito sono partite le invettive.

Ammesso che il tecnico italo brasiliano pensi che per ciò che ha in mente Chiesa non sia il più adatto forse bisognerebbe riflettere.

Federico viene da anni tormentati, dove molte sono state la partite saltate anche per i postumi del grave infortunio, e dove le sue doti sono emerse rare volte.

Non sarà stata tutta colpa sua, ci sta anche che come afferma qualcuno pure chi lo allenava avesse delle responsabilità, ma questa è la verità.

C’è poi la spada di Damocle del contratto, la scadenza 2025 impone delle scelte.

Di fronte al rischio di perderlo a zero, senza il prolungamento del contratto che lui ha rifiutato perché non accontentato sulle richieste economiche, è doveroso cercare di cederlo.

Potevano accontentarlo? Ha chiesto un sostanzioso aumento e è giusto fare delle riflessioni.

Cosa ha fatto per meritarlo? Poco o nulla. Se teneva alla Juventus poteva anche accettare un rinnovo ponte e se ne sarebbe riparlato.

Ma per molti è Motta che lo vuole fare fuori e Giuntoli che cede i più forti per le sue scommesse….

Calma e pazienza

Lo ribadiamo fino alla noia, ci vuole calma e pazienza.

Magari certe critiche poi avranno ragione di essere ma ora sono premature.

Se poi qualcuno spera che le cose vadano male per dire: “Lo avevo detto…” beh, cambi aria subito.

Evidentemente non vuole bene alla Juve e nessuno lo rimpiangerà.

 

 

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