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Juventus: il post Atalanta sui quotidiani
Nelle edizioni odierne de “Il Corriere dello Sport – Stadio” e “Tuttosport” i due direttori Ivan Zazzeroni e Guido Vaciago fanno entrambi un editoriale analizzando il momento della Juve dopo la partita interna con l’Atalanta.
Entrambi si incrntrano sull’obiettivo di mercato Kopmeiners ieri castigatore dei bianconeri proponendo però alcuni spunti diversi.
Zazzeroni e la coperta corta
Il Direttore del quotidiano romano dopo aver asserito che uno come Kopmeiners manca come il pane alla Juve che, a suo dire, ha una mediana inferiore ai bergamaschi e a altre squadre di serie A parla di coperta corta.
Vero che Allegri non è il profeta del gioco propositivo ma se si alza un po’ vengono fuori i limiti di un centrocampo dove Locatelli pare fuori dal contesto e scopre inevitabilmente la fase difensiva con il risultato di subire troppi goal; d’altro canto se, come nella prima parte del campionato, gioca in modo più accorto al di là delle critiche per lo spettacolo offerto mette in sofferenza le punte soprattutto uno come Vlahovic (anche se ieri era assente).
Inoltre chiarisce che per assicurarsi i necessari rinforzi, Kopmeiners compreso, è necessario assolutamente qualificarsi alla Champions League e al Mondiale per Club, non potendo bastare i continui aumenti di capitale di una proprietà che potrà anche aver fatto degli errori ma che “li fa a differenza di altri”.
Vaciago sulla diatriba Allegri/pubblico
Il Direttore del quotidiano torinese concorda con il collega sulla necessità di uno come Kopmeiners e sul discorso che non si sa che Juve sia ora dato che ha perso la sua peculiarità di squadra solida che non concedeva molto all’occhio ma estremamente pratica e sostanzialmente concorda sulla necessità di qualificarsi alla massima competizione europea e a quella mondiale per garantirsi un futuro più roseo.
Aggiunge però una postilla sulle dichiarazioni di Massimiliano Allegri a fine gara che accusa parte del pubblico di non aiutare la squadra quando è in difficoltà considerandole quanto meno inopportune perché se è vero che il pubblico dovrebbe sostenere sempre la squadra ma è altrettanto vero che la pazienza del popolo bianconero è stata parecchio minata in questi due anni e mezzo e bisognerebbe valutare anche lo spettacolo offerto per il quale chi paga il biglietto ha tutto il diritto di manifestare il proprio dissenso.
Conclusioni
Se le analisi possono in larga parte essere condivisibili forse bisognerebbe tenere anche conto che la coperta è diventata corta anche per fattori esterni e imprevedibili, casi Fagioli e Pogba, e se poi ci fermiamo alla partita di ieri, l’assenza di Rabiot e di Alcaraz oltre a un McKennie sceso in campo in condizioni precarie pur risultando uno dei migliori in campo.
Inoltre la situazione economico/finanziaria ha praticamente reso impossibile alla Juventus di fare mercato in entrata apportando quei rinforzi necessari senza dover ricorrere tanto a giovani in rampa di lancio con i quali guadagni in freschezza ma perdi in esperienza e ovviamente più soggetti a errori.
Quanto al discorso Allegri/pubblico vi rimandiamo a quanto pubblicato stamattina.
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