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Francisco Conceicao: Ronaldo è un punto di riferimento. Su Motta…”

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Francisco Conceicao sta parlando in conferenza stampa e si sta presentando come nuovo giocatore della Juventus.

Eccole sue parole:

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Francisco Conceicao

Come ti trovi qui? 
“Mi trovo molto bene. Lo staff mi ha accolto molto bene e anche la squadra mi ha accolto bene. Adesso voglio dare solo continuità”.
Perchè hai scelto la Juventus? Qual è il tuo obiettivo da qui a fine stagione? 
“Quando ti chiama un club come la Juventus è ovvio che vuoi solamente unirti il più rapidamente possibile ed è esattamente quello che è successo quando ho saputo della Juve volevo venire qui per aiutare il club nei suoi obiettivi. Sono completamente sicuro di aver preso la decisione giusta”.

hai parlato con Cristiano Ronaldo prima di venire qui?

“No non ho ancora parlato con Cristiano del mio arrivo qua a Torino, sicuramente ne parlerò. È vero che ci sono molte coincidenze nella mia vita con quella di Cristiano. È un punto di riferimento, così come lo è per tutti i portoghesi. Ovviamente mi rivedo in lui, in quella che la sua voglia di migliorare sempre. Io credo di essere così, a mia volta”.

Cosa ti ha detto tuo papà? Ti ha detto qualcosa sulla tua scelta di venire alla Juventus?

“Si ovviamente ho parlato con mio padre del calcio italiano. Anche se è vero che ci hai giocato molto tempo fa, parliamo di oltre vent’anni fa, mi ha detto che il calcio italiano è sempre stato e sarà sempre molto competitivo. Perché è uno dei campionati migliori al mondo. Qua ci sono sempre i migliori giocatori, grande qualità e alta competitività. È un campionato perfetto per mettere in mostra le mie qualità”.

Thiago Motta può essere l’allenatore ideale per farti fare il salto di qualità?

“Sì penso che questi siano i miei tratti principali, dribbling, l’uno contro uno e la capacità di osare dentro il campo, sicuramente sono cose che mi distinguono. So che migliorerò molto con Thiago Motta, ne sono sicuro per quello che ho percepito fin dall’inizio. Sono sicuro che sarà un allenatore che mi porterà ad un livello successivo e io potrò sicuramente attingere da quello che potremmo imparare qui alla Juventus“.

Che ricordi hai dello Stadium da avversario? E come hai ritrovato lo Stadium da giocatore della Juventus?

“È vero che nel 2021 ero qui per la partita di Champions tra Juventus e Porto, però non ho percepito l’atmosfera dello Stadium perché eravamo durante il Covid e lo stadio era vuoto. Però contro la Roma sicuramente ho percepito l’appoggio dei tifosi e mi sono accorto che la forza della squadra viene dall’appoggio dei tifosi. Per una squadra del genere è fondamentale contare sul loro supporto, i tifosi sono il primo giocatore, come si suol dire”.

Domanda TJ – C’è qualcosa che ti ha impressionato maggiormente in questi primi giorni alla Juventus: le strutture, un compagno di squadra o il metodo di lavoro di Thiago Motta? 

“In generale l’organizzazione del club non mi ha sorpreso perché era quello che mi aspettavo, venendo in un club del genere. Parliamo della società che ha più titoli in Italia e quindi è normalissimo che l’organizzazione dietro sia fantastica. Proprio come ho avuto modo di vedere in questi primi giorni. Sono molto felice e sono molto contento di essere qui e credo che ci siano tutte le condizioni per fare un ottimo lavoro”.

Alla Juve ci sono tanti figli d’arte. Quali sono le maggiori pressioni?
“Sicuramente i paragoni con mio padre ci sono, ma non ascolto queste cose. Sono molto orgoglioso di quello che ha fatto mio papà, ma non mi interessa molto il paragone. Io voglio fare il mio percorso, lavorare e rendere orgogliosa la mia famiglia”.

Come stai? Quando ti rivedremo in campo?
“Sto lavorando giorno per giorno per tornare il prima possibile. Sono tranquillo perchè non è niente di grave, ma vedremo piano piano quando tornerò. Il processo di recupero va bene e lavoro giorno dopo giorno. Sulla posizione è una scelta del mister, io voglio aiutare la squadra in ogni posizione. Io sulla destra mi sento a mio agio, ma queste sono decisioni del mister”.

Hai legato con qualcuno maggiormente?
“Mi hanno accolto tutti molto bene. La squadra è stata molto calorosa con me. Ovviamente ho parlato di più con i brasiliani per una questione di lingua, ma tutto il gruppo mi ha accolto benissimo”.

Quali differenze hai trovato tra i campionati in cui hai giocato?
“Ogni campionato ha determinate caratteristiche. Il campionato olandese è più aperto, con tante possibilità di fare gol, quello portoghese è più tattico, molto più difficile di quello che le persone pensano da fuori. È un campionato molto sottovalutato. Ora ho molta voglia di conoscere il campionato italiano ed adattarmi alle sue caratteristiche”.

Thiago Motta ti ha chiesto qualcosa in particolare?
“Non mi ha chiesto nulla di particolare. Mi ha detto di godermi l’esperienza, abbiamo lavorato in settimana sull’aspetto tattico. Cercare nel modo migliore di aiutare la squadra. Ovviamente non avendo fatto la preparazione non sono al massimo della forma, ma piano piano raggiungerò il mio livello grazie all’aiuto della squadra e dello staff”.

La formula del tuo trasferimento, ti stimola a dare il massimo per restare?
“Gli aspetti del mio trasferimento riguardano i club. Ringrazio il Porto per quello che ha fatto per me, ora ringrazio la Juventus. Spero di avere più successo possibile e fare più anni possibile qui. Spero di rappresentare questo club il più a lungo possibile”.

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