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“A Bergamo il campo migliore che a Perugia”
Moggi torna indietro a 24 anni fa
Inutile nasconderlo, quando lunedì sera abbiamo visto le condizioni del campo di Bergamo con l’ arbitro e i due capitani che sotto le ire di Giove Pluvio lo ispezionavano, a noi che abbiamo qualche anno è tornato in mente quel pomeriggio umbro di 24 anni fa.
Quel giorno a Perugia
I fatti sono noti: Juventus e Lazio si stavano giocando lo scudetto, la Juve era avanti due punti ai biancocelesti e dipendeva da sé stessa.
Mentre a Roma i capitolini si stavano sbarazzando agilmente della Reggina, a Perugia la Juve era ancora sullo 0-0.
I Grifoni locali stavano onorando l’ impegno anche più di ciò che ci si poteva aspettare, non avendo alcun obiettivo da raggiungere.
Legittimo, ci mancherebbe, se non che anni dopo si seppe che il patron perugino Gaucci e quello laziale Cragnotti avevano diversi affari in comune e che per questi motivi Gaucci caricò oltre modo i suoi anche con minacce poco simpatiche come vedremo dopo.
Sul finire del Primo Tempo arrivarono cupi nuboloni sul Curi che ben presto trasformarono il campo in una piscina.
Si arrivò a fatica all’ intervallo con il serio dubbio che si potesse continuare a giocare.
Poi andò come tutti sappiamo, dopo ben oltre un’ ora di attesa la gara riprese, la Juventus perse la partita con la sua metà campo di attacco che non fu nemmeno dragata a differenza di quella dei locali (cosa che per la neve successe anni dopo a Istanbul, ma quella è un’ altra storia) e con essa lo scudetto che andò alla Lazio, che per inciso poco dopo fu coinvolta in passaportopoli per Veron, con il famoso cambio delle regole in corsa che ne impedì la penalizzazione per quel campionato.
A ricordare quella giornata alla luce del rinvio di Bergamo è stato Luciano Moggi.
“Il campo di Bergamo era molto meglio di quello di Perugia”
L’ ex DG bianconero durante la trasmissione Neetweek Sport si è tolto qualche sassolino dalla scarpa:
“Ho visto il campo di Bergamo e ho pensato a quanto accaduto a Perugia nel 2000.
Il confronto fra i due campi è ridicolo, quello di Bergamo era molto meglio di Perugia.
Allora fu battuto il record di attesa, visto che aspettammo per 74′ prima di riprendere a giocare per la verifica del campo: se avessi voluto portare via la squadra dopo 45′ lo avrei fatto, invece, per non sembrare arrogante, ho lasciato perdere e abbiamo perso la partita.
Il problema è che qualche anno dopo fu istituito il processo di Calciopoli basandosi proprio su quella gara.
Auricchio scrisse che la Juventus cercò di condizionare la partita parlando coi giocatori del Perugia.
Peccato che qualche tempo fa, Melli disse che furono proprio i giocatori del Perugia a venire da noi, nel tentativo di evitare la sconfitta perché Gaucci aveva minacciato il ritiro in Cina”.
La pioggia non è uguale per tutti
Effettivamente chi c’ era può testimoniare che Moggi ha perfettamente ragione, quella di Perugia fu una cosa vergognosa ma, come sempre succede quando la Juventus viene danneggiata, passata in cavalleria.
Ora siamo venuti a conoscenza di un altro assioma: per i vertici calcistici non solo la legge ma nemmeno la pioggia è uguale per tutti!
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