Calciomercato
Un pupillo di Motta alla Juventus per Chiesa?
Rumors su uno scambio
Questi giorni sono bollenti, e non solo per le temperature.
I tifosi, compresi quelli bianconeri, che siano a casa o sotto l’ ombrellone o sui monti vengono sommersi dalle voci di mercato, diventa difficile districarsi e capire quali possano essere fondate.
E da qualche giorno ne sta girando una che prevederebbe uno scambio fra Milan e Juventus.
Saelemekers e Chiesa possibile scambio?
In rossonero è rientrato Saelemekers dal prestito a Bologna.
Il Milan si è trovato un giocatore completamente rivitalizzato, tanto che è stato uno dei più apprezzati nel precampionato rossonero, e fra coloro che sono rimasti piacevolmente sorpresi c’è pure il tecnico Fonseca.
Il belga però viene ancora ritenuto sacrificabile dai dirigenti milanisti per una cifra fra i 15 e i 20 milioni.
Nei giorni scorsi nella sede rossonera è stato avvistato Ramadani che, come sappiamo, è il procuratore di Federico Chiesa.
Ovviamente ciò ha dato vita a suggestioni e teorie, riportate stamattina pure da Tuttosport, anche se ufficialmente l’ Agente era lì per parlare di Jovic, altro suo assistito.
Una dello voci che ha preso corpo è che Ramadani sia tornato alla carica offrendo Chiesa ai rossoneri, i quali potrebbero proporre alla Juve uno scambio pressoché alla pari con Saelemekers, che è un pupillo di Motta.
Del resto di questo scambio si era parlato anche due mesi fa come avevamo riportato.
È fattibile?
Sulla carta sì e per i rossoneri sarebbe anche un colpo ad effetto da presentare alla tifoseria, mentre Saelemekers andrebbe di corsa a Torino dove ritroverebbe il tecnico con cui si è ben trovato a Bologna.
Ma ci sono dei ma: al di là di Fonseca che, come detto, terrebbe il belga volentieri, il Milan preferirebbe incassare per arrivare a altri obiettivi.
Lo scoglio più grosso è però l’ ingaggio chiesto da Chiesa che è fuori dai parametri che in Via Aldo Rossi si sono dati.
Sul mercato non si può escludere nulla a priori ma se tecnicamente la cosa è fattibile in pratica pare molto difficile.
Poi, come al solito, mai dire mai.
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