Juventus
Juventus: a Birmingham è emergenza vera
La rosa è ridotta all’ osso
Stamattina McKennie e Vlahovic non sono in campo nell’ ultimo allenamento prima della partenza per l’ Inghilterra, come ha riportato Romeo Agresti sui suoi social, e quindi non faranno parte (salvo sorprese improbabili) dei convocati per la gara con l’ Aston Villa.
Sono quindi otto gli indisponibili per un match molto difficile e importante (Bremer, Cabal, Milik, Nico Gonzalez, Adzic, Douglas Luiz, McKennie e Vlahovic).
Chi scenderà in campo?
Thiago Motta per avere qualcuno in panchina sarà costretto a attingere a piene mani dalla Next Gen ma chi metterà in campo il tecnico bianconero?
La difesa dovrebbe essere la stessa vista a Milano così come il reparto mediano mentre in avanti sembra scontato l’ impiego di Weah come falso nove, salvo metterci Yildiz con l’ americano esterno.
Perché tutti questi infortuni?
Ovviamente sui social e sui media spopolano le teorie su tutti questi infortuni.
C’ è chi dà la colpa alla preparazione, chi ai campi e al clima della Continassa visto che con lo staff cambiato la falsa riga non è cambiata.
Analizzando però tutti gli stop avuti da inizio anno ci riesce difficile dare la colpa allo staff.
Koopmeiners, Bremer, Cabal e Milik sono stati infortuni traumatici, Thuram e Weah si sono fatti male alla prima giornata e ci sta dopo i carichi di lavoro.
Conceicao, Gonzalez e Douglas Luiz per motivi vari non hanno fatto la preparazione con la Juve.
McKennie al di là della grana contrattuale è tornato tardi per la Coppa America, l’ unico che c’è sempre stato è Adzic ma lì probabilmente è per carichi di lavoro cui in Montenegro non era abituato e non ci scordiamo che è giovanissimo e un fisico un sviluppo.
Quella sui campi e sul clima francamente si diceva anche a Vinovo.
Vlahovic discorso a parte
Vlahovic merita un discorso a parte. Arrivato post europei quindi con parte della preparazione saltata non avendo alternative ha dovuto giocare sempre.
Lì si può discutere che la società non ha provveduto, a nostro avviso regge poco il discorso che si confidava in Milik che rientrasse prima; il polacco ogni anno ha qualche problema, ha avuto diversi infortuni gravi in carriera, ci si poteva fare affidamento?
Crediamo che le discusse sostituzioni di Vlahovic da parte di Motta siano state dovute anche a voler cercare di gestirlo, dati i molti impegni.
Un calendario folle
Su questo si apre un capitolo più ampio sulle troppe partite che, soprattutto i giocatori di grandi club che hanno le coppe e spesso giocano nelle rispettive nazionali, sono costretti a fare e che mettono a rischio gli atleti, considerando pure i ritmi del calcio moderno.
Ma purtroppo non dipende da noi.
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