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Incubo finito per il leader dei Viking
È arrivata l’assoluzione definitiva per Loris Grancini, leader storico dei Viking.
Come riporta “Calcio Style”, Grancini fu condannato a 5 anni e mezzo in primo grado nel dicembre 2019 insieme a altri imputati, per poi essere assolto con formula piena nell’aprile del 2022 dall’accusa di aver minacciato il titolare di una società milanese di eventi sportivi per ottenere biglietti con una “corsia preferenziale” per partite, tra cui un match di Champions League tra Juventus e Real Madrid del 2015, sentenza avverso la quale lo stesso titolare della società aveva fatto ricorso.
Oggi la sentenza definitiva: il fatto non sussiste
La terza sezione penale d’appello ha emesso la sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste”, annullando le condanne e scagionando completamente Grancini e gli altri imputati.
La Cassazione ha poi dichiarato inammissibile il ricorso del titolare della società di eventi sportivi che aveva fatto scattare le indagini, confermando così l’assoluzione.
Le ipotesi d’accusa, che includevano minacce e richieste di biglietti, non sono state ritenute fondate dalla Corte d’appello.
I giudici hanno inoltre evidenziato che il “riferimento all’origine calabrese dei destinatari dei biglietti” non può essere considerato di per sé minaccioso, e che non vi era alcuna logica nel tenere condotte minacciose per ottenere biglietti che erano già stati annullati su richiesta della società”.
In conclusione, Grancini e gli altri imputati sono stati completamente assolti dalle accuse di tentata estorsione, con la giustizia che ha respinto le ipotesi dell’accusa per mancanza di prove concrete e per inconsistenza delle accuse stesse.
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