Juventus
Danilo e McKennie: da surplus a plus
Fra le storie della partita di ieri ce ne sono due particolari
Danilo e McKennie sono stati ieri fra i protagonisti della vittoria con il Manchester City.
Due storie simili anche se per motivi diversi.
Danilo capitano vero
Il capitano è stato perfetto in fase difensiva e bravissimo anche in quella offensiva, proprio il gol di McKennie nasce da un suo recupero e una sua apertura, come sabato è stato lui a fornire l’ assist a Koopmeiners dell’ 1-2 che ha dato via alla rimonta.
A inizio stagione sembrava ai margini del progetto, tante panchine e apparizioni sporadiche, tanto che si ventilava di un addio, cosa non ancora sopita.
Ha iniziato a ritrovare più spazio, anche se le prime prestazioni non sono state da ricordare, e ieri come detto è stato uno dei migliori.
Vero, sicuramente l’ emergenza in difesa ha anche obbligato Motta a affidarsi di più a lui, qualche maligno sussurra che le poche presenze fossero dovute alla clausola che aveva sul contratto che prevedeva il rinnovo automatico per la prossima stagione nel caso raggiungesse il 50% dei gettoni, rinnovo che a Torino non vedrebbero di buon occhio per l’ età ma soprattutto per uno stipendio pesante.
Danilo ha chiesto di togliere questa clausola e ora il suo contratto scadrà a Giugno.
È consapevole che difficilmente la sua permanenza in bianconero continuerà ma da professionista si è messo a disposizione e, ritrovata la forma, sta dimostrando di essere ancora più che utile.
Ieri dopo la partita ai microfoni di Prime Video ha espresso parole da capitano vero:
“Anche in estate mi mettevano in tante squadre. Non ho mai detto nulla, non ho mai chiesto di andarmene, sono qua a disposizione il mio legame va oltre quanto gioco. Certo che le ultime prestazioni sono state altalenanti e non al mio livello ma mi metto sempre a disposizione. Voglio stare qua fino alla fine del mio contratto, non ho mai visto un capitano che ha lasciato la sua squadra a metà stagione e io non sarò quello“.
McKennie e il cerchio
Questa estate dicemmo che quella di McKennie alla Juventus non era una parabola ma un cerchio.
Per il secondo anno di fila, dopo una buona annata, si era trovato fuori rosa per una questione contrattuale.
Lo scorso anno fu reintegrato come prolungò di un anno il contratto portandolo alla scadenza 2025 e ha fatto una buona stagione giocando in un ruolo tra l’altro non suo.
Quest’ anno, dopo aver rifiutato la cessione all’ Aston Villa nell’ affare che ha portato a Torino Douglas Luiz, è finito di nuovo ai margini, salvo essere nuovamente reintegrato appena il suo contratto è stato prolungato fino al 2026.
Thiago Motta ha dimostrato comunque di ritenerlo affidabile, dandogli spazio cercando di sfruttare la sua miglior qualità: il sapersi inserire.
E ieri proprio con un suo inserimento due minuti appena entrato ha segnato il definitivo 2-0.
Ricordiamo inoltre che da quasi un anno sta giocando con un tutore per una spalla mal ridotta e che avrebbe necessità di un intervento, cosa che non ha potuto fare per i numerosi impegni fra cui la Coppa America con la Nazionale statunitense.
Ieri dopo la partita era raggiante e ne aveva ben donde:
“Una bella cosa, era importante vincere questa partita dopo tanti pareggi in campionato. Questi tre punti contro una squadra così sono molto importanti per prendere fiducia, per riportare la Juventus in alto. Questa è una vittoria di gruppo, ne abbiamo parlato ieri: bisogna fare di più, stare connessi, fare contrasti, andare avanti, indietro, così è molto bello da vedere. Il City? Tante squadre passano tempi di difficoltà, è una squadra forte ma ha un momento di difficoltà, hanno giocato bene”.
E ora avanti
Chiaramente ci auguriamo che le storie proseguano sulla falsariga di ieri.
Ne beneficerebbe solamente la Juventus.
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