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Comunque finisca noi stiamo con Igor

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Una situazione grottesca

Fra pochi giorni la Juventus riprenderà gli allenamenti per il Mondiale per Club agli ordini di Igor Tudor.

Nel frattempo alla Continassa sono giorni frenetici, con un tourbillon societario che prevederà come abbiamo già detto un’ altra rivoluzione e i saluti a Cristiano Giuntoli.

Ma non da meno è il Toto Allenatore, con nomi di rilievo e non che ogni giorno vengono fuori e puntualmente sono riportati dagli organi di informazione.

In mezzo c’è lui, Igor Tudor.

Un trattamento a dir poco discutibile

Andiamo un po’ indietro: la Juventus, dopo le eliminazioni indecorose in Champions League e in Coppa Italia, perde due partite con l’ Atalanta alla Stadium e a Firenze dove viene umiliata.

La squadra è a pezzi moralmente e fisicamente, con il rapporto fra Thiago Motta e lo spogliatoio che è ormai sotto i minimi termini.

Viene presa la decisione tardiva di mandare via il tecnico italo brasiliano e, dopo vari sondaggi, viene chiamato Tudor, al quale viene proposto un contratto fino al 30 Giugno con rinnovo automatico in caso di qualificazione Champions ma con una clausola di uscita a favore della Juve pagando una penale minima.

In parole povere: te raggiungi l’ obiettivo, se lo fai non sei confermato al 100% ma ti diamo comunque un contentino.

Quanti avrebbero accettato? Certo facile dire che comunque ti mettevi in mostra se le cose andavano bene, ma era anche facilissimo bruciarsi.

Tudor ha preso la macchina e è corso a Torino senza batter ciglio.

Il resto lo sappiamo: obiettivo raggiunto nonostante fra squalifiche e infortuni abbia avuto sempre tre/quattro titolari fuori, alcuni giocatori che sanno che cambieranno aria e un calendario che prevedeva tre scontri diretti fuori.

Il post Venezia

Logico che Tudor si aspettasse dei segnali dalla società di un certo tipo, segnali che non sono arrivati.

Anzi, è iniziato già da prima della fine del campionato tutt’ altro.

Per settimane veniva dato per certo il ritorno di Antonio Conte, nome che era stato scartato lo scorso anno preferendogli l’ emergente Motta, probabilmente anche per motivi di costi.

A quello che sappiamo il croato voleva dimettersi già dopo la partita in Laguna, sono stati i suoi agenti a farlo desistere sia perché ci tenevano per immagine a rispettare il contratto valevole fino al 30 Giugno, sia perché ritengono comunque il Mondiale per Club una vetrina importante.

Alla fine Igor ha ingoiato e è andato avanti.

Più che una scelta di ripiego

Intanto Conte è sfumato, si sarebbe a quello che filtra sondato Gasperini ma anche da lui è arrivato un no, preferendo la Roma con la quale aveva contatti avviati da tempo.

Gasperini nonostante la proposta della Juve ha scelto la Roma.

Spuntano sia nomi che pur esperti hanno passato uno o più anni fuori dal calcio che conta fra cui uno che ha detto no al momento di dover sostituire Motta (Pioli e Mancini) sia esotici: l’ ultima notizia è che si stia pensando anche al portoghese Silva, tecnico portoghese sì preparato e con buone idee, che quest’ anno ha guidato il non certo blasonato Fulham a un buon campionato in Premier League, ma che ovviamente rappresenterebbe una scommessa oltre a non conoscere il campionato italiano.

Insomma, Tudor parrebbe non una seconda scelta ma addirittura una terza o una quarta.

Noi stiamo con Igor

Lo diciamo subito: se i nomi sono quelli che circolano ora noi stiamo con Igor.

E ci saremmo stati comunque.

Chiaramente di fronte all’ ingaggio di un tecnico di esperienza e rilievo avremmo capito la scelta e ringraziato Tudor, ma dato che a Torino non arriverà nessuno che risponde a quelle caratteristiche perché avventurarsi in soluzioni che magari costano anche di più e non ti danno nessuna garanzia? Non è meglio tenersi chi ha dimostrato di tenerci davvero alla maglia bianconera e fare come fu fatto con Lippi e lo stesso Conte e in tempi lontani con Trapattoni, cioè crescere insieme?

Dove sta scritto che chi per tanti “non è da Juve” (che poi ci sarebbe da discutere) non possa con il tempo diventarlo?

Speriamo che la soluzione sia questa, ma non ci stupiremmo se, conoscendo l’ uomo Tudor, sia lui a un certo punto a dire basta.

E anche succedesse noi restiamo dalla sua parte e per quello che ci riguarda Torino sarà sempre casa sua.

La vera juventinità

Vogliamo poi aggiungere una cosa: visto che tanti si riempiono la bocca con la juventinità lui si è dimostrato molto più juventino di tanti altri, soprattutto di chi la juventinità spesso ha preteso di rappresentarla salvo scappare il primo giorno di ritiro, andare fra tante opportunità alla rivale storica della quale da giocatore e da tecnico della Juve aveva detto peste e corna e pochi giorni fa rispondere picche dopo un lungo tira e molla alla proposta di un ritorno.

A chi ci dice che sono professionisti rispondiamo che è vero, ma c’ è modo e modo di essere professionisti e rispettare comunque chi ti ha dato tantissimo sia come calciatore che come tecnico.

Igor bianconero vero, qualcun altro… Lasciamo perdere!!!

 

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