Calciomercato
Cambiaso: in pochi mesi cosa è cambiato?
Dalla voglia di diventare un simbolo al probabile addio
Qualche mese fa Andrea Cambiaso era nelle mire del Real Madrid.
A fronte di quell’ interesse dichiarò che era onorato dalle lusinghe dei Blancos, ma nel suo futuro vedeva solo bianconero.
“La Juve è il mio Real”, parole che alla luce di ciò che sta avvenendo ora sembrano paradossali.
Ma cosa è cambiato in pochi mesi?
Dall’ inizio folgorante alle panchine
Cambiaso è stata una delle note liete, a dire il vero poche, della Juventus di inizio stagione.
Impiegato su ambo le fasce sia come esterno difensivo, suo ruolo principale, sia a volte nel tridente, ha sempre sfoggiato ottime prestazioni e Thiago Motta anche pubblicamente ne apprezzava le doti e la sua duttilità.
Poi però qualcosa è cambiato.
C’è stato l’ infortunio con il Bologna, ma anche quando è rientrato è, fino alla partita di martedì a Bergamo, partito dalla panchina, nonostante mancassero alternative da quella parte tanto che Motta ha dovuto adattare McKennie.
E le volte che ha giocato si è reso protagonista di prestazioni ben diverse da quelle iniziali, con errori anche gravi che sono costati cari alla Juventus.
Si è parlato di condizioni non ancora ottimali dovute ai postumi dell’ infortunio e anche a un attacco influenzale.
Ma….
Atteggiamento diverso
Quel che traspare però è che il giocatore non abbia più quella fiducia di inizio stagione, che non sia tranquillo.
Ovviamente fra i fans bianconeri, al di là delle dichiarazioni di facciata anche di Thiago Motta, è iniziata a serpeggiare l’ ipotesi che fra giocatore e tecnico non ci fosse più quel feeling di inizio stagione, feeling nato a Bologna due anni fa quando con Motta in panchina scalò le gerarchie contribuendo al buon campionato dei felsinei.
I pezzi del puzzle
Queste voci di corridoio nella giornata di ieri sono tornate a galla appena venuta fuori la notizia dell’ interessamento del City.
Premesso che ovviamente parliamo di ipotesi perché logicamente nessuno degli interessati ha parlato in merito (e dubitiamo anche se sicuramente gli verrà domandato che Thiago Motta lo faccia nella Conferenza Stampa della vigilia in programma oggi), ma è filtrata una situazione simile a quella di Danilo.
Non è un segreto che il brasiliano sia stato messo ai margini perché ha espresso le sue perplessità sulle idee di gioco di Thiago Motta in un incontro con Giuntoli, Massimo Brambati ha rincarato la dose dicendo che altri giocatori avevano avuto dei diverbi con il tecnico per differenze di vedute e fra questi aveva fatto i nomi di Andrea Cambiaso e Federico Gatti.
Per Gatti erano avviati i discorsi per il rinnovo che adesso sono in standby, non è stato panchinato, vero, ma per mancanza di alternative, però non gli è più stata data la fascia di capitano, compreso nel Derby dove mancava Locatelli e gli è stato preferito nel ruolo l’ ultimo arrivato sul mercato, cioè Koopmeiners.
Per Cambiaso la panchina invece è diventata un’ abitudine.
Tanti pezzi di un puzzle che ora pian piano sembrano ricomporsi.
Il like di Danilo
Ieri poi un’ altra cosa non è passata inosservata: sul post di gazzetta.it che annunciava l’ interesse del City per il giocatore con tanto di foto di Cambiaso con la maglia del club inglese è spuntato un like particolare, proprio quello di Danilo, cioè colui che è stato il primo epurato da Thiago Motta…
Tanti indizi…
Vero, a pensar male si fa peccato… Però a volte ci si indovina.
Tanti indizi fanno pensare che le voci di uno spogliatoio spaccato dove diversi giocatori non siano più in sintonia con Thiago Motta non siano campate per aria.
E, almeno per Cambiaso, portano su un aereo in direzione Manchester…
L’ ammirazione di Cambiaso per la Premier e per il City
A ciò aggiungiamo che il giocatore è affascinato dalla Premier e è sempre stato simpatizzante della squadra di Guardiola.
Nei suoi social qualche anno fa spuntò un post dove mostrava orgoglioso una maglia dei Citizens di cui era stato omaggiato.
Vero che pochi mesi fa riteneva la Juve un punto fermo, ma pochi mesi fa appunto, prima della presunta discussione con Motta.
E essendo lui affascinato dal City, in questa situazione può dire no a una loro offerta che, ovviamente, è anche sostanziosa economicamente?
Cosa succederà?
La netta impressione è che l’ affare si farà. Oggi ci sarà un incontro tra Giuntoli e gli emissari inglesi dove sarà formalizzata l’ offerta di 65 milioni, la Juve chiederà intorno agli 80, probabilmente si troveranno a metà strada.
La plusvalenza sarebbe mostruosa (Cambiaso fu acquistato per una cifra intorno ai 9 ma con l’ ammortamento a bilancio sono ora meno) e il bilancio ne gioverebbe, ma quei soldi ovviamente dovranno servire per rinforzare la squadra che nel caso avrebbe bisogno, oltre che del noto centrale, anche di un terzino sinistro, e ci vorranno giocatori pronti e, almeno potenzialmente, titolari.
Fra il bilancio e i sentimenti
I tifosi sono divisi: c’ è chi dice che a certe cifre Cambiaso vada ceduto, c’ è chi invece dice di no sia per la difficoltà di trovare un sostituto sia perché ritiene il giocatore uno dei perni della futura Juventus.
Insomma il partito del bilancio e quello dei sentimenti.
Cosa è giusto fare?
La nostra opinione è che sia difficile dire no e probabilmente non sarebbe nemmeno la scelta giusta.
Ricordate il precedente Alex Sandro? Era già d’ accordo con il Chelsea ma la Juve non lo cedette rivedendolo il contratto per pareggiare l’ offerta degli inglesi aumentandogli l’ ingaggio.
Il resto lo conosciamo.
Se il giocatore non si sente più tranquillo e non va più d’ accordo con il tecnico legarlo alla Continassa non sarebbe producente.
Qualcuno dice che si può mandare via il tecnico anziché i giocatori.
Per carità legittimo, ma alla Juve vogliono evitare episodi come in passato quando si era data l’ impressione che qualche giocatore nello spogliatoio facesse il bello e il cattivo tempo, oltre al fatto che dovresti prendere un allenatore di livello, che ovviamente ha un ingaggio considerevole, e pagare pure Motta. Oltretutto chi?
Dove è finita la Juventus?
Quella che però traspare è l’ immagine di una società ancora ben lontana da quella Juventus che i tifosi più datati conoscevano.
Ok, la Juve e la Serie A in genere non sono più quelle di una volta e è difficile trattenere giocatori soprattutto di fronte alle sirene inglesi, ma gli uomini che sono nella Juve devono tornare a essere come quelli di una volta e ne siamo ben lontani.
Anni fa certe notizie dalle mura del campo di allenamento e della sede non sarebbero uscite, se veniva fuori uno spiffero ci sarebbe stato subito il dirigente di turno a metterci la faccia e a tamponare la cosa.
Ora invece è tutto un lasciare fare e subire passivamente qualsiasi evento.
E la domanda che ci poniamo è sempre la stessa: dove è finita la Juventus?
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