Juventus
I doppi ex del Derby prima di Bremer
Bremer solo l’ultimo.
Gleison Bremer è solo il caso più recente di giocatori che da una sponda del Po hanno fatto il passaggio all’ altra.
Si contano 35 doppi ex, vediamo i più conosciuti partendo dall’ inizio.
I tempi lontani
Da ricordare che il Torino nacque nel 1906 dalla fuoriuscita dell’ allora Presidente Dick e dei suoi fedelissimi.
La Juve se la passò brutta perché, oltre a perdere colui che metteva gran parte delle risorse nella società, perse diversi giocatori che andarono a vestire il granata.
Il motivo? Allora il calcio era semplicemente poco più di una passione e i calciatori facevano lavori normali per poi andare la sera a allenarsi e la domenica a giocare. Tanti della rosa della Juventus erano dipendenti dell’ azienda di Dick e quindi si trasferirono per non perdere anche il lavoro principale.
Comunque vediamo in tempi più recenti coloro che hanno vestito entrambe le maglie.
Dagli Anni’40 agli anni’60
Uno è Gigi Simoni, dal 1964 al 1967 al Torino e nel 1967-68 alla Juve, che poi fu allenatore dell’ Inter nel famoso campionato 1997/98 che ancora fa parlare per il contatto Iuliano-Ronaldo dopo il quale fu protagonista, lui sempre pacato, di un’ invasione di campo con successiva espulsione per protestare vivacemente con l’arbitro Ceccarini.
Ancora più indietro i fratelli Lucidio e Vittorio Sentimenti, il miglior marcatore della Serie A Silvio Piola, ma soprattutto Guglielmo Gabetto (quello che ha segnato più gol nei derby, esattamente 12, 7 con la maglia della Juve e 5 con quella del Torino), deceduto poi nella tragedia di Superga.
Infine: Teobaldo Depetrini (30 presenze nel derby della Mole, il giocatore con più partite) e Felice Placido Borel detto Farfallino.
Gli anni’80 e ’90
Tra fine anni ’80 e inizio anni ’90 Pasquale Bruno veste le due maglie, lo stesso fa Aldo Serena che militò nel Torino nel 1984-’85 decidendo un derby in piena Zona Cesarini e che l’anno dopo, tornato all’Inter dal prestito, giocò nella Juventus vincendo la Coppa Intercontinentale e lo scudetto.
I tifosi granata restarono molto scottati da questo trasferimento e, al primo Derby di quella stagione, la Filadelfia, la curva bianconera, espose lo striscione “RASSERENATEVI” con evidenziato nella parola il cognome dell’ attaccante.
Ricordiamo che Serena è l’unico calciatore nella storia a aver giocato i Derby di Milano e Torino con tutte e quattro le maglie.
Come non ricordare poi Christian Vieri che, dopo un’ esperienza granata in chiaro scuro, approdò alla Juventus anni dopo, dove esplose definitivamente tanto da essere ceduto dopo un anno all’ Atletico Madrid da Moggi per una cifra allora stratosferica (34 miliardi a fronte degli 8 pagati un anno prima all’Atalanta).
Sulla fascia c’è Gianluca Pessotto, ben 366 presenze con la Juve, attuale Responsabile del Settore Giovanile bianconero.
Citiamo pure Luca Fusi, Robert Jarni, Dino Baggio, Daniele Fortunato, Eugenio Corini, Christian Abbiati e Federico Balzaretti.
Particolare la storia di Stefano Sorrentino, prodotto del vivaio bianconero ma che non ha mai esordito in prima squadra ma che al Torino ha invece disputato ben 101 partite.
Fino ai giorni nostri
Ex più recenti sono Marko Pjaca, Rolando Mandragora e Simone Zaza. Il primo è stato alla Juve dal 2016 al 2018 e dal 2019 a gennaio del 2020. Nella stagione 2021-2022 è arrivato al Torino in prestito dai bianconeri, segnando 3 gol in 26 presenze. Mandragora è rimasto un anno in bianconero, nel 2016-2017, nel 2021-2022 anche lui è arrivato in prestito al Torino, con uno score di 3 gol in 38 presenze. Zaza, rimasto nella memoria dei tifosi della Juve per la rete del sorpasso segnata all’88’ contro il Napoli nel match scudetto nella stagione 2015-2016. Dal 2018 al 2022 granata, con 20 gol in 103 partite disputate.
Poi ci sono stati Rincon, ‘El General’, che è arrivato alla Juve nel mercato invernale del 2017, restando solo fino ad agosto per poi passare al Torino, dal 2017 al 2022, con 145 presenze e 6 gol. Da ricordare poi tutti gli altri: Iago Falque, Cristian Molinaro, l’italo-brasiliano Amauri, Antonio Nocerino e il più conosciuto Ciro Immobile, anche lui prodotto della Cantera bianconera, con sole cinque presenze in prima squadra, ma che poi ha vestito la maglia granata.
Da non dimenticare poi Angelo Ogbonna, Emiliano Moretti, Cristian Pasquato e un certo Fabio Quagliarella.
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