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40 anni dall’ Heysel…. Per non dimenticare

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40 anni dalla tragedia

Nessuno di noi potrà mai dimenticare quel giorno…. Chi era là come chi lo ha vissuto davanti ai teleschermi ne è rimasto segnato.

Il 29 Maggio 1985 resterà scolpito per sempre nelle nostre menti non solo di tifosi bianconeri, ma di sportivi e, soprattutto, di esseri umani.

Non potremo mai dimenticare la voce del compianto Bruno Pizzul che era là per raccontare a milioni di italiani quello che doveva essere un grande evento sportivo e invece dovette parlare di ben altro.

Il grande telecronista friulano, quando la partita ebbe inizio in un clima surreale, ci tenne a specificare che avrebbe commentato senza enfasi per puro spirito di servizio, e così fece.

Il grande Bruno Pizzul, recentemente scomparso, si trovò quella sera a raccontare un qualcosa che nulla aveva a che vedere con lo sport.

Le commemorazioni

Numerose le commemorazioni ufficiali in programma che riportiamo fedelmente dal sito della società.

Alle ore 11:00 si è svolto il primo momento di commemorazione, presso lo Scalo Eventi Torino in Strada della Continassa 28, con l’inaugurazione dell’opera “Verso Altrove”. Presente per Juventus una delegazione guidata dal Presidente Gianluca Ferrero, oltre al Gonfalone ufficiale in rappresentanza del Club portato dai ragazzi del nostro Settore Giovanile.

Gonfalone ufficiale della Società presente anche in Belgio, a Bruxelles, alle ore 15:30 presso lo stadio Re Baldovino (il nome che porta ora il vecchio Heysel dopo la ristrutturazione che avvenne per gli Europei del 2000) insieme a Gianluca Pessotto, Football Teams Staff Coordination Manager di Juventus.

La targa con i nomi delle vittime apposta allo Stadio Heysel (oggi completamente ristrutturato e denominato ‘Re Baldovino’) nel 2005 per il ventennale della Strage.

A Torino, alle ore 18:00, commemorazione con le autorità cittadine e regionali – insieme all’associazione “Quelli di via Filadelfia” – alla biblioteca civica “Italo Calvino”. Presente il Presidente bianconero, Gianluca Ferrero, oltre al Gonfalone ufficiale in rappresentanza del Club.

In serata, alle ore 21:00, al giardino di via Galimberti, in Borgata San Giacomo – a Grugliasco –, un altro momento di raccoglimento con le autorità cittadine e in collaborazione con lo Juventus Official Fan Club Grugliasco “Alessio Ferramosca & Riccardo Neri”.

Come ogni anno, con l’arrivo della sera, l’illuminazione della Mole Antonelliana a chiudere la giornata di commemorazione, rendendo ancora più indelebile quanto accaduto in quella maledetta sera di quarant’anni fa.

Le commemorazioni proseguiranno nei giorni seguenti. Nella mattinata di venerdì 30 maggio, presso il Museo del Calcio di Coverciano, l’evento dal titolo “Heysel: 40 anni dopo. Il valore della memoria”. Nel pomeriggio della stessa giornata, invece, la presentazione del libro di Luca Serafini, a Castiglion Fiorentino, “La ragazza dai pantaloni verdi. Giusy, la Juve, l’Heysel”.

Nella mattinata di domenica 1° giugno, invece, presso il Monumento presente in via Giacomo Matteotti 2 a Reggio Emilia, altro momento di raccoglimento organizzato dal comitato “Per non dimenticare Heysel” di Reggio Emilia.

Sabato 7 giugno un ultimo ricordo, in Veneto, in collaborazione con lo Juventus Official Fan Club Bassano del Grappa.

Ricordare per educare

Non possiamo che rimanere sbigottiti quando, ancora oggi, si vedono tifoserie che inneggiano a quella carneficina durante le partite che la loro squadra gioca con la Juventus, lo stesso sbigottimento che, specifichiamo, proviamo quando frange di supporter bianconeri fanno riferimento a Superga o simili.

Bisogna ricordare alle giovani generazioni ciò che avvenne per educare allo sport e alla civiltà, cosa che purtroppo nei nostri stadi spesso non è presente.

 

 

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