Leggendo qua e là i commenti sui social del mercato bianconero di Gennaio sono negativi.
Premesso che dobbiamo aspettare il responso dell’ unico giudice sovrano che sarà il campo e che probabilmente certi giudizi sull’ operato di Giuntoli sono dettati anche da alcuni acquisti estivi che a oggi non hanno reso lo sperato e dal sentimento, leggi Danilo e Fagioli, cerchiamo di fare un’ analisi il più possibile razionale, fermo restando che siamo all’ oscuro di tanti aspetti che sanno solo i diretti interessati, partendo dagli acquisti.
Ciò che viene rimproverato a Giuntoli è che due dei quattro acquisti sono prestiti secchi, fra cui quello che sembra più azzeccato come Kolo Muani.
Il francese era stato acquistato dal PSG per una cifra monstre, era impensabile per la Juve inserire anche un obbligo perché era un esborso che non era alla portata dei bianconeri.
Ribadiamo che non è un problema di liquidità ma del dover stare nei parametri UEFA, cosa cui la Juve è obbligata per non incorrere in esclusioni dalla coppe future o nel mercato bloccato.
Per cui il ragionamento è stato di prendere un giocatore comunque di valore e pronto per intanto aiutare a raggiungere gli obiettivi stagionali, poi a Giugno se ne può riparlare se il giocatore facesse bene e con introiti Champions se raggiunta (e non avere quella certezza ora incide, sono svariati milioni, anche sugli obblighi) e eventuali incassi da cessioni che al momento non possiamo prevedere.
Altrimenti si cercherà un’ alternativa.
Alberto Costa è un investimento per il futuro. Tutto da verificare ci mancherebbe, ma non si chiedeva a Giuntoli di individuare talenti a prezzo accessibile? Vedremo poi se ha ragione lui.
Kelly e Veiga sono stati costretti dagli infortuni soprattutto di Bremer e Cabal e ultimo quello di Kalulu.
Al rientro dei primi due l’ anno prossimo vedremo.
Certo, Kelly è praticamente definitivo e ci sono dubbi sulle condizioni fisiche ma è un sinistro, cosa che alla Juve mancava e in Inghilterra era molto considerato prima dei problemi fisici.
Ora sembrerebbe integro. Al Newcastle giocava poco? Là è rientrato da un intoppo fisico con gerarchie ben definite, allora per contraltare potremo dire che da noi Fagioli non giocava e ora ci si lamenta della cessione dando la colpa a Motta che non credeva in lui e ne parliamo sotto.
È una scommessa? Sì, ma con quanto a disposizione e visto che è saltato Danso non è che ci fosse molto altro da fare.
Di Danilo abbiamo ampiamente parlato, su Arthur si rimprovera Giuntoli di non essere riuscito a cederlo definitivamente contribuendo allo stipendio e prolungando il contratto.
Arthur è invendibile, sia per la valutazione che gli fu data sia per lo stipendio.
Il prolungamento è per diminuire impatto a bilancio sperando che faccia bene a Girona e renderlo più appetibile senza fare minusvalenza.
Risparmiare metà stipendio è meglio che nulla, ovviamente bisogna sperare che il Spagna si valorizzi per il motivo sopra.
Ciò che sta però più facendo discutere è la cessione di Fagioli.
Intendiamoci: per noi il giocatore ha potenzialità inespresse ma dobbiamo analizzare tutto a 360 gradi.
Il fatto che la società non credesse in lui è smentito dal prolungamento dello scorso anno in piena squalifica e, detto per inciso, ciò ti ha permesso di incassare quello che avrai dai viola.
Motta non credeva in lui? Stavolta ci sentiamo di dissentire: dopo alcune prestazioni negative iniziali lo ha schierato a Lipsia in una gara molto importante e lì è stata l’ unica prestazione degna di rilievo dal suo rientro.
Dopo è sparito e la sensazione è che non abbia superato la nota vicenda soprattutto mentalmente.
Magari in un ambiente con meno pressioni potrà tornare a esprimersi bene e è per questo che la Juventus ha voluto la percentuale sulla futura rivendita.
Potevi darlo in prestito secco senza diritti o obblighi? Non sappiamo se il giocatore e l’ altro club accettavano, probabilmente no.
Aveva senso tenerlo ai margini svalutandolo ulteriormente?
Aggiungiamoci che i bonus sono legati alla futura qualificazione viola almeno alla Conference League, molto probabile.
Qualcuno dice che non andava dato a una diretta concorrente.
Bene, la Juve voleva darlo al Marsiglia ma il giocatore per forza voleva restare in Italia e la Fiorentina era unica alternativa.
È regalato? Con il riscatto sono 20 milioni, senza contare la futura rivendita.
Quanto si pretende di prendere da un giocatore sì giovane, anche se relativamente, ma che in A ha fatto anni da precario e che nell’ ultimo periodo è stato fermo mesi per squalifica e ha fatto prestazioni non all’ altezza?
Se uno così lo prendeva la Juve siamo pronti a scommettere che tanti dicevano che erano soldi sprecati.
Ma crediamo che gli altri facciano mercato per fare beneficenza? Un po’ di onestà intellettuale, su.
Poi ripetiamo, magari si riprende e diventa un top ma ora come ora è un’ incognita.
A nostro avviso non è tutto negativo come qualcuno dice.
Certo, chi si aspettava grandi nomi è deluso, ma a Gennaio per i top è dura, sia perché non sono sul mercato sia perché hanno costi proibitivi e la Juve non può fare follie.
Semmai l’ errore parte dall’ estate, nel non aver preso un’ altra punta che magari avrebbe portato a altre strategie, ma quello che è fatto è fatto.
Al momento, ragionando razionalmente, le operazioni hanno un senso logico, vedremo le risposte del rettangolo verde.
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