La stagione è iniziata tra le difficoltà per la Juventus Next Gen. Ora però Brambilla ed i suoi ragazzi devo cambiare registro per salvare il progetto.
La classifica sembra chiara, penultima posizione con 11 punti in 12 partite, nel girone B della Serie C. Tuttavia la Juventus Next Gen, seppur con mille difficoltà, è messa meno peggio di quanto sembri.
La squadra di mister Brambilla non vive certamente un momento felice, ma considerato il fatto che deve recuperare una partita e che la classifica è molto corta ancora tutto è in gioco.
C’è da metter sulla bilancia anche il fatto che in questa stagione la seconda squadra bianconera è passata dal girone A al girone B del campionato di terza serie. Questo comporta trasferte più lunghe oltre che un campionato livellato più verso l’alto. Tutto sommato poi la zona play-off al momento dista appena 5 punti.
In questi anni abbiamo capito che per i giovani che si affacciano al professionismo c’è bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla difficile realtà della Serie C. Infatti anche nelle stagioni precedenti si è vista una crescita della squadra nel corso della stagione. In fondo nella rosa attuale la media età è molto bassa, inoltre alcuni ragazzi tra i più promettenti sono spesso aggregati alla prima squadra e non si allenano stabilmente con la Next Gen, ad esempio Huijsen e Yildiz che fanno la spola con la prima squadra.
Tra poco però inizierà un periodo fondamentale per le sorti della stagione della squadra di mister Brambilla. Infatti tra la fine del mese di novembre e Natale, la Next Gen si troverà ad affrontare 8 partite, o 9 se andrà avanti in Coppa Italia, in meno di un mese.
La classifica corta da l’opportunità di scalare molte posizioni se si ingrana la marcia giusta, e un paio di vittorie potrebbero aiutare i giovani ad acquisire coraggio ed autostima per crescere in fretta. Il progetto della Juventus punta a far crescere la seconda squadra, tentando di portarla in Serie B, infatti negli ultimi anni i giovani della Next Gen hanno disputato sempre i play-off.
Nella rosa per l’appunto ci sono molti giovani importanti, nel giro delle rispettive nazionali. oltre ai già citati Yildiz e Huijsen, anche Hasa, Nonge, Mancini e Turicchia.
La Juventus Next Gen ha tempo per rialzarsi, ma rimanere nei bassi fondi potrebbe essere un problema molto grande. Per le seconde squadre non è prevista la possibilità di giocare la Serie D, non essendo un campionato professionistico.
Quindi nel caso la squadra dovesse terminare la stagione in zona retrocessione, rischierebbe di passare un anno senza giocare. Questo perché dovrebbe rimettersi in lista per un ripescaggio in Serie C, ma in tal caso avrebbero la precedenza le altre squadre di Serie A che vogliano iscrivere la loro seconda squadra.
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