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Le colpe non stanno da una parte sola (o due)

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Come gli scorsi anni si cerca un capro espiatorio sbagliando

Siamo stati tre anni a sentire critiche su critiche e quasi tutte rivolte a una sola persona.

Quella persona era Massimiliano Allegri.

Ora è cambiato il protagonista e si chiama Thiago Motta, poi  riflesso viene chiamato in causa Giuntoli.

Non diciamo che questi personaggi siano stati o siano esenti da colpe, ma così facendo si circoscrive il problema e si perdono di vista altre criticità altrettanto importanti, dando alibi a chi va in campo per di più.

Le assenze

La Juventus è con nove infortunati, nulla di nuovo, succedeva anche gli anni scorsi.

La differenza è che quest’ anno gli infortuni patiti da inizio stagione hanno avuto come protagonisti solo due giocatori che hanno svolto la preparazione con i bianconeri dall’ inizio (Thuram e Adzic), il resto o sono arrivati tardi per dinamiche di mercato o perché impegnati all’ Europeo o in Coppa America.

A chi dice che ieri comunque erano in campo tutti potenziali titolari è vero, ma non è la singola partita è il dover giocare praticamente da quasi due mesi con gli stessi non avendo alternative. Ieri la squadra è calata clamorosamente nel secondo tempo e questo fatto non può non aver influito. Accadeva anche lo scorso anno ma non si giocava ogni tre giorni.

Gli errori individuali

Come gli anni scorsi stanno passando in cavalleria errori individuali puerili.

Al di là dei gol sbagliati a porta vuota (vedi Thuram), il gol preso è sintomatico.

Sbaglia Rouhi, ragazzo giovane e inesperto ma guardate la foto sotto: Cambiaso, che non va crocifisso perché come sempre è stato uno dei migliori, avrebbe due compagni liberi sulla destra.

A un minuto e mezzo dalla fine avventurarsi in un dribbling in mezzo agli avversari anziché passarla a loro che avevano campo libero e potevano arrivare alla bandierina congelando pallone e tempo guadagnando minuti preziosi e, nella peggiore delle ipotesi, costringere il Lecce anziché ripartire a dover costruire un’azione da fondo campo è stato un peccato mortale.

Cambiaso si avventura in dribbling perdendo palla anziché passare a destra dove i compagno avevano campo libero. Errore madornale a un minuto e mezzo dalla fine da dove nasce il gol.

I cambi

Ieri il materiale a disposizione era quello che era.

Tanti dicono che Danilo centrale è in fase calante.

In realtà l’ unico errore lo fa su Krstovic quando prende l’ ammonizione per il resto ha letto sempre bene.

Gatti fino a quel momento era stato insufficiente, guardate quando gli scappa Rafhia con Locatelli che rimedia.

E ciò perché poco lucido, dà l’ anima sempre e non rifiata da due mesi, ricordatevelo.

Rouhi con Danilo centrale era unica alternativa.

E veniamo a Fagioli per Thuram: il francese ieri, forse condizionato dal gol sbagliato inizialmente, non ha incantato. In quel momento di partita poi più che uno di fisicità e corsa ci voleva uno che congelasse il pallone e sulla carta Fagioli lo è. Se poi non ha reso è un altro discorso ma in ipotesi il cambio ci stava.

Il ragazzino per Conceicao? Ci voleva uno che se arrivava la palla provasse a fare salire la squadra, Conceicao aveva speso molto, Weah meno, togliere il portoghese e metterci Pugno che per chi lo conosce ha certe caratteristiche spostando il francese ci stava. È inesperto ma era l’ unico disponibile.

Mbangula per Yildiz: il turco il secondo tempo si è spento. Non era sbagliato mettere uno fresco, anche qui unica alternativa.

Il mercato sbagliato?

Su Luiz rimandiamo all’ articolo scritto sabato. Alzi la mano chi lo riteneva un acquisto sbagliato.

Su Koopmeiners lo stesso.

Si può discutere su Gonzalez per il lato fisico.

Ma tanti sono ingiudicabili proprio perché hanno avuto e hanno stop fisici.

Inoltre è stato perso, lo ricordiamo, uno dei migliori centrali al mondo per sfortuna.

Semmai l’ unico appunto è non aver preso un’ altra punta fidandosi di Milik che, al di là dell’ infortunio attuale, sono anni che salta un paio di mesi per acciacchi vari.

Gli sbagli di Motta

Non che Motta non abbia sbagliato nulla. Ci sembra che insista troppo sullo stesso canovaccio quando provare qualcosa di diverso, contando anche l’ emergenza, sarebbe auspicabile.

La Juventus crea troppo poco e quando lo fa è per iniziative individuali.

Koopmeiners sembra un corpo estraneo, Yildiz esterno sembra limitato. Poi magari avrà ragione lui ma il momento forse richiederebbe provare soluzioni diverse.

Prospettive

Ora logico che la delusione regni sovrana; i due persi ieri sono punti sanguinosi, come lo sono stati altri.

E il problema non è solo il distacco dalla vetta arrivato a sei lunghezze ma che anche per l’ obiettivo minimo, la qualificazione Champions, se non si inizia a vincere le cose si complicheranno e non poco.

E restare fuori dalla massima competizione europea sarebbe un disastro anche per il rafforzamento estivo della squadra, per l’ appeal ma soprattutto per i risvolti economici che la stessa ha.

Come bisogna, a proposito di Champions, arrivare almeno agli spareggi per gli ottavi.

Ovviamente si spera che con il rientro di qualche giocatore e, magari, provando anche qualcosa di diverso le cose cambino.

La stagione è lunga e il tempo c’è ma gran parte dei bonus la Juventus se li è giocati, ora occorre soltanto cambiare marcia.

E a Gennaio Giuntoli deve fare il suo perché ci sono lacune in organico che sono evidenti.

A Gennaio Giuntoli dovrà sopperire a evidenti lacune ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Altrimenti addio sogni di gloria.

 

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