22 Gennaio 1967, ultima giornata del Girone di Andata, la Juve è ai vertici della classifica e si sta giocando il Campionato con l‘Inter di Herrera.
Pure in panchina della Juventus c’è un Herrera, Heriberto, ma che con l’Helenio neroazzurro non ha gradi di parentela né condivide la nazionalità (è paraguayano) e è famoso per il Movimiento, sistema di gioco che anticipava il calcio totale, fatto di pressing e di mancanza di posizioni definite in campo con continuo movimento appunto dei giocatori senza palla.
Herrera era arrivato nel 1960, chiamato dalla società bianconera che cercava un sergente di ferro per rimettere disciplina in uno spogliatoio turbolento.
Stette cinque anni e chiese la cessione di Sivori al Napoli, mal digerendo le follie del Cabezon, cosa che la piazza mai gli perdonò.
Vinse una Coppa Italia e arrivò il campionato 1966-67 dove la Juventus era vista come un outsider di fronte a un Inter che a quel tempo faceva la voce grossa anche in Europa, i media la chiamarono Juve operaia.
Ma i bianconeri tennero botta sopperendo alle carenze tecniche con il Gruppo, l’applicazione tattica e lo spirito di sacrificio.
All’ ultima Giornata di Andata era in programma la trasferta di Roma contro la Lazio.
Era una Lazio che lottava per la salvezza, al 52′ si era ancora sullo 0-0. Virginio De Paoli, attaccante bianconero, prende un cross al volo e mette il pallone raso alla traversa in rete.
Colpì la sfera talmente forte che rientrò in campo ma tutti i presenti avevano chiaramente visto che era entrata.
Beh, tutti tranne uno, l’arbitro De Marchi, che non convalidò il goal nonostante le vibranti proteste bianconere.
La partita finì 0-0.
Per la cronaca la Juventus vinse quel Campionato all’ ultima giornata battendo proprio la Lazio 1-0 e approfittando della caduta dell’ Inter a Mantova con la famosa papera di Sarti. Con quella sconfitta la Lazio invece retrocesse in Serie B.
Heriberto Herrera festeggia lo scudetto con Salvadore e Favalli dopo la vittoria con la Lazio nell’ ultima giornata della stagione 1966/67
Il Goal di De Paoli è rimasto nella storia, anche se non incise sulla vittoria finale dello scudetto (e sulla lotta salvezza visto che la Lazio nonostante quel punto retrocesse), perché fu il primo goal fantasma provato dalle immagini televisive, immagini che potete vedere qui e che in epoca di Goal Line Technology e Var ci sembrano veri e propri esperti archeologici.
Virginio De Paoli in azione in maglia bianconera
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