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La moviola: Piccinini insufficiente.

Prestazione poco convincente del fischietto romagnolo.

Non convince Piccinini anche al di là degli episodi.

Lascia correre troppo all’ inizio e la gara rischia di scappargli di mano più di una volta. C’è la convinzione in larga parte degli opinionisti che bisogna lasciare giocare e fischiare poco per arbitrare bene, non è sempre vero: dipende dalla tipologia di partita e questa era una di quelle dove bisognava permettere meno all’ inizio per poi indirizzarla sui binari giusti, Piccinini se ne è reso conto tardi, difettando anche come autorevolezza, per fortuna i giocatori sono stati bravi a restare nei limiti.

E anche sugli episodi ci sono errori, uno molto grave a inizio partita.

Primo tempo

6′ mancato rigore per la Juve: Intervento  di Mina che colpisce Alcaraz in area con il gomito. Al di là della ferita dell’ argentino, il calcio è uno sport di contatto può succedere di farsi male anche fortuitamente, ma l’intervento del difensore di Ranieri è imprudente, oltre al rigore era cartellino giallo ma Piccinini, posizionato bene, non fischia nemmeno fallo. VAR essendo valutazione di campo con l’arbitro in controllo non interviene anche se a nostro avviso una review sarebbe stata doverosa. Errore molto grave.

24′: Gatti rischia due volte l’ammonizione. Doppio fallo del difensore della Juve nel giro di pochi minuti. A dir la verità il primo è molto al limite, il secondo è un fallo di gioco normale.

29′ : Rigore per il Cagliari. Piccinini viene richiamato dal VAR per un tocco di mano di Bremer su colpo di testa di Dessena. Difficile vederlo dal campo a dire la verità. Vedendo la dinamica è vero che il brasiliano è di spalle, ma il braccio è sopra l’altezza delle spalle (vedi foto sotto) e da regolamento oltre che da indicazioni date da Rocchi che si è molto raccomandato su queste situazioni è punibile. Ricordiamo che le direttive sono quelle di valutare l’attitudine: se salti con braccia larghe o sopra le spalle ti assumi rischio di essere sanzionato. Unici dubbi ma labili sono, oltre al fatto che Bremer come detto è di spalle, che il braccio si alza anche a seguito di uno scontro fortuito con Gatti ma purtroppo il rigore ci sta.

Il rigore causato da Bremer

35′ Secondo rigore per il Cagliari: Luvumbo batte Gatti in velocità arriva davanti a Szczesny che esce alla disperata e lo stende. Rigore netto e giallo per il polacco. Non è rosso perché, anche se chiara occasione da goal, in caso di intervento genuino per provare a prendere il pallone il cartellino viene depenalizzato.

43′ Gol annullato a Vlahovic – Posizione di fuorigioco di Chiesa di pochissimo (mezzo ginocchio) prima di ricevere e servire l’assist per il serbo. Decisione confermata dal SAOT.

Qui occorre ricordare che un mm o un metro è sempre fuorigioco, come il gol/non gol. Poi si può discutere la regola quanto si vuole, ma almeno ha il pregio di essere oggettiva e, fino a che resta questa, va fatta rispettare.

45’+2′:Ammoniti Luvumbo e Weah: primi cartellini gialli della partita nello spazio di pochi secondi. Il primo all’attaccante del Cagliari per aver impedito la ripresa del gioco da parte di Alcaraz. Il secondo per fallo che interrompe azione potenzialmente pericolosa. Giusti entrambi.

Secondo tempo

48′ Ammonito Bremer: Giallo al brasiliano per fallo imprudente su Shomurodov, corretto.

60′ Ammonito Nandez: Giallo al centrocampista del Cagliari che interviene in scivolata in ritardo su Chiesa, intervento imprudente giusto il provvedimento. Il centrocampista di Ranieri protesta e anche a fine partita afferma di non aver toccato l’attaccante bianconero ma il comtatto sembra esserci e dal campo fischi fallo cento volte su cento. Sulla punizione susseguente Vlahovic segna.

83′ Possibile rigore per la Juve: Augello trattiene Vlahovic per la maglia durante il tentativo di rovesciata.  Il difensore del Cagliari rischia grosso, il rigore poteva starci. Ma Piccinini ritiene lieve la trattenuta e il VAR è eluso avendola giudicata e vista in campo.

90’+5 Rigore reclamato da Danilo: il brasiliano chiede un rigore per mani di Augello. Il difensore cagliaritano tiene le braccia unite dietro la schiena, assolutamente corretto non sanzionare.

Leonardo Sensi

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