"Mai stato a pranzo con Andrea Agnelli".
Secondo quanto riporta nella sua edizione odierna il “Corriere dello Sport-Stadio” emergerebbero seri indizi dall’inchiesta in corso a Perugia che dimostrerebbero che la Juventus sarebbe stata “spiata” almeno quattro volte senza alcuna autorizzazione e configurerebbero un disegno per danneggiarla.
Tutto partirebbe da quando Suarez ha fatto il famoso esame di italiano per acquisire il passaporto proprio nella città umbra con le intercettazioni ai dirigenti date in pasto alla stampa e su cui sono finite sotto indagine diverse persone del Tribunale perugino compreso un ex cancelliere per fuga di notizie.
Ricordiamo che la Procura ha chiuso il caso, definendo praticamente una farsa quell’ inchiesta e ribadendo l’assoluta estraneità alla accuse degli allora dirigenti bianconeri.
Ma ancora più sospette sono alcune coincidenze temporali.
Primo protagonista è stato Massimiliano Allegri.
Come si è iniziato a parlare di un suo ritorno a Torino qualcuno ha avuto accesso ai suoi conti correnti, cercando chissà cosa, probabilmente alcune puntate a casinò on line o su siti di scommesse conoscendo la sua passione per il gioco, sperando chissà che uscisse qualcosa di compromettente (puntate sul calcio?) per una possibile squalifica o, nella migliore delle ipotesi, per lederne l’immagine.
Spiati i conti correnti di Allegri appena emersa la notizia di un suo possibile ritorno alla Juve.
Pare che qualcuno sia entrato anche nei conti correnti di Cristiano Ronaldo nell’estate che precedette il suo addio, mentre preparava gli Europei con la sua Nazionale e aveva già manifestato la sua intenzione di lasciare Torino.
L’obiettivo era far saltare una cessione che era necessaria per i conti bianconeri in sofferenza?
Anche i conti di Cristiano Ronaldo hanno subito ingressi sospetti poco prima della sua cessione
Ma la coincidenza temporale più clamorosa è quella che riguarda Andrea Agnelli.
La mattina successiva all’ annuncio della Superlega sono iniziati i controlli sui conti dell’ex Presidente bianconero, un tempismo quanto meno sospetto anche alla luce dell’ inchiesta Prisma partita subito dopo che ha portato come sappiamo alle dimissioni dell’ intero CdA e alle recenti vicende extra campo.
Insomma, gli indizi portano a credere che qualcuno volesse colpire la Juventus, ma chi?
Su questo la Procura perugina sta indagando, chiaro che per ora sono solo ipotesi e è giusto andarci cauti, ma se questi sospetti si dimostreranno veritieri, auspichiamo che la società Juventus si faccia sentire in ogni sede per tutelare la sua immagine e, soprattutto, i suoi tifosi e i suoi azionisti che sono stati danneggiati anche economicamente da illazioni che si sono rivelate infondate (Suarez) e da situazioni quanto meno anomale.
Non resta che aspettare gli sviluppi.
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