Paleari, Gregorio, Pidone, Bitetto, Guida, Guerini, Cupini, Piangerelli, Di Michele (88′ Bilardi), Pavone, Tivelli (84′ Puzone). A disp.: Assante, Magliocca, Caffarelli. All.: Piero Santin.
A molti di voi questa formazione non dirà nulla, se non ai più attempati, ma se andate a Cava dei Tirreni la sanno a memoria anche i bambini.
Era il campionato 1982/83 e la Cavese, alla sua seconda stagione in Serie B, era di scena il 7 Novembre per la nona giornata niente meno che a San Siro, la Scala del Calcio, ospite del Milan.
Era il Diavolo del Presidente Farina, ben lontano dai fasti berlusconiani.
Al termine della stagione 1979-’80 si era visto retrocedere in Serie B a causa dello scandalo scommesse tornando subito in A, ma la retrocessione l’ anno dopo arrivò sul campo e i rossoneri si trovavano a affrontare il loro secondo campionato cadetto.
Quella domenica, in un San Siro con tanti cavesi fra cui diversi emigrati al Nord, avvenne l’ incredibile: lo scozzese Jordan portò in vantaggio il Milan al 23′ e sembrava il preludio di una goleada ma dopo appena tre minuti Tivelli pareggiò e nel secondo tempo al 55′ Di Michele incredibilmente siglò il gol del sorpasso che fisserà il punteggio sull’ 1-2 finale, regalando alla città di Cava dei Tirreni una giornata storica.
Quel campionato alla fine il Milan lo vinse, mentre la Cavese arrivò sesta sfiorando la promozione in Serie A.
Una foto che, se passate da Cava dei Tirreni, campeggia in diversi locali pubblici: il tabellone di San Siro che riporta il risultato storico dei campani con il Milan.
Poi l’ oblio, con retrocessioni e fallimenti fino al ritorno nei professionisti lo scorso anno.
Proprio la Cavese ospiterà la Next Gen domani alle 15 (diretta Sky e Now).
I campani sono in una posizione interlocutoria, comunque in linea per l’ obiettivo che per una neopromossa non può che essere la salvezza.
Non ci sono stelle ma un collettivo che subisce pochi gol, pur avendo grosse difficoltà a realizzarne.
Il tecnico è Vincenzo Mauri, milanese che però ha fatto le sue fortune al Sud, allenando oltre alla Cavese, dove è tornato dopo due anni, in piazze come Nocera, Latina e Sorrento.
Pratica un 4-3-3 che in fase di non possesso di fatti diventa un 4-5-1.
Nei campani milita, ma per ora non ha trovato spazio Juan Ignacio Quattrocchi, che la Next Gen ha prelevato la scorsa estate in Argentina, salvo poi mandarlo in Campania in prestito prima della fine del mercato.
Juan Ignacio Quattrocchi, meteora estiva alla Next Gen (foto Juventus.com)
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