"Motta vive per questo lavoro" ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ovviamente il primo è Thiago Motta:
«Abbiamo giocato una buona partita, già nel primo tempo nonostante lo avessimo chiuso in svantaggio. Siamo molto soddisfatti per la vittoria, per come è arrivata. Abbiamo giocato bene. Nel secondo tempo abbiamo giocato in dieci uomini per tanti minuti, ma non abbiamo abbassato il nostro livello e questo aspetto ha fatto la differenza. Abbiamo cercato di andare in avanti, di essere propositivi, di giocare bene a calcio e di spingere sulle corsie con i nostri esterni, sia quelli offensivi che quelli difensivi. Alla fine il risultato ci ha premiati e penso che sia giusto così, abbiamo avuto il coraggio di giocare la partita anche in una situazione non semplice, con un uomo in meno. La parola chiave è stata “coraggio”. Coraggio da parte dei ragazzi che erano convinti di andare in avanti per fare male agli avversari. Anche con un uomo in meno, la sensazione era quella lì. Ci siamo spinti in avanti e lo abbiamo fatto bene fino alla fine».
«Sono contentissimo soprattutto per la squadra, abbiamo dimostrato che stiamo diventando una squadra, abbiamo lottato insieme, come ci ha chiesto il mister, abbiamo vinto meritatamente, soffrendo con un uomo in meno, è stata una partita bellissima; queste vittorie, e queste partite, ci servono per abituarci a questo livello. Dobbiamo continuare, con ancora più convinzione, intanto complimenti a tutti, ai compagni e al Mister per come ha preparato la partita»
«Nella ripresa il Mister ci ha detto che ci dovevamo credere, dopo un buon primo tempo; siamo stati bravi, abbiamo avuto tanto cuore. Una partita forse non perfetta, ma sicuramente stupenda: per me forse la migliore da quando sono qui, e tutto inizia adesso, sto dando tutto per fare sempre meglio»
«Grandissimo spirito di gruppo in una partita in cui è successo di tutto e in cui abbiamo fatto il massimo per portarla a casa. Una vittoria che significa tanto, in Champions, adesso dobbiamo continuare così anche in campionato. Il Mister mi ha detto di fare quello che so fare, lasciandomi libero, e chiedendo di dare una mano anche nel gioco difensivo»
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