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Juventus: Colpa di Allegri?

“Colpa d’Alfredo… che con i suoi discorsi seri e inopportuni…” cantava il Vasco nazionale all’ inizio della sua fortunata e lunga carriera. Bene, dopo quanto dichiarato da Massimiliano Allegri nel post partita contro l’ Atalanta ci è tornata in mente questa vecchia hit del rocker di Zocca.

I discorsi “seri e inopportuni” di Max

“Abbiamo guadagnato un punto sul Bologna e mantenuto le distanze sull’ Atalanta…. i fischi non mi danno fastidio ma parte dello Stadio non aiuta la squadra”.

Se sul discorso pubblico abbiamo ampiamente dibattuto ieri, oggi vogliamo soffermarci sull’altro punto.

Le reazioni

Queste parole hanno scatenato le reazioni di gran parte della tifoseria e anche di molti giornalisti e illustri ex, fra cui Fabrizio Ravanelli.

C’è chi accusa il Mister bianconero di non avere ambizioni degne della Juventus suffragando ciò con disquisizioni tecniche sul suo essere troppo conservativo e non mettere mai in discussione la sua idea, c’è chi invece (a dire il vero almeno apparentemente una minoranza) lo difende asserendo che è stato realista e dire qualcosa di diverso sarebbe prendere un giro i tifosi.

Ma la situazione attuale e di questi tre anni con una Juventus apparentemente poco ambiziosa è davvero tutta colpa di Allegri come pensano molti o no?

Le colpe di Max

“Non dà un’idea di gioco”….. “Vince per episodi fortunati o iniziative individuali”…. “Non sfrutta i giocatori per le loro caratteristiche” queste sono fra le tante le principali accuse mosse al tecnico livornese.

Cerchiamo di entrare più nel dettaglio.

Analisi dell’ “Allegri bis”

Al di là del fatto che certi appunti gli venivano mossi anche nel suo primo periodo, pur essendo costellato di vittorie ma soffermiamoci su quanto avvenuto dal suo ritorno.

È mai partito di fatto il reale progetto (termine di cui si abusa anche troppo) Allegri bis?

Primo anno

Dopo appena una giornata perde Cristiano Ronaldo e non ha praticamente mai avuto Federico Chiesa, cioè i due protagonisti degli ultimi trofei arrivati in bacheca, quindi un perfetto anno zero, condito poi da vari infortuni (e anche qui sotto accusa è finito lui con il suo staff) che comunque un peso lo hanno avuto.

Federico Chiesa

Secondo anno

Viene disegnato un tipo di squadra e subito si devono rivedere i piani per l’infortunio di Pogba.

Qualcuno dice che era un azzardo prendere un giocatore che da tempo aveva problemi fisici ma ci sono dei però: il centrocampista francese aveva voglia di rivalsa e il rischio è stato corso considerando che il costo dell’ operazione essendo a parametro zero non permetteva con quella cifra di prenderne uno migliore almeno in immediato di un Pogba che fosse anche al 70%.

L’altra cosa da dire è che l’infortunio patito dal Polpo (menisco) nulla aveva a che vedere con i suoi problemi passati che erano muscolari.

Il caos societario

Inutile nasconderlo, i cicli vincenti partono dall’ avere alle spalle una società forte con criteri ben precisi.

Quanto avvenuto extra campo non può non essere considerato con Allegri lasciato solo a portare avanti una situazione non facile.

E al di là delle vicende giudiziarie la società non ha gestito nel migliore dei modi altri avvenimenti: tornando a Pogba la scelta di come curare l’infortunio (la terapia conservativa serve solo alle persone per camminare senza dolore in attesa dell’ intervento, lo dicono fior di medici ortopedici non noi, errore tra l’altro che fu fatto già anni fa con Cuadrado che perse la stagione).

Vero che il Polpo insisteva per non perdere il Mondiale (che poi comunque ha saltato) ma siamo certi che con una società come abbiamo avuto in passato le cose sarebbero andate nello stesso modo?

E a proposito di Mondiale ingaggiare Di Maria con un solo anno di contratto proprio con in mezzo la competizione in Quatar è stata una scelta corretta? Pensiamo che la risposta venga da sé.

La stagione attuale

Arriva Giuntoli ma era lapalissiano che dal mercato sarebbe arrivato poco o nulla.

La perdita di introiti per l’esclusione dalle Coppe e la necessità di rientrare nei paletti del Fair Play Finanziario hanno imposto delle scelte, prima delle quali sfoltire una rosa che sembrava un roseto.

All’ arrivo dell’ ex Napoli la Juventus aveva 44 giocatori a libro paga fra quelli già in organico e rientri dai prestiti, considerando anche il fatto di non avere il doppio impegno il suo primo compito è stato “tagliare”.

Però finalmente potevamo avere Pogba anche a quel famoso 60/70%, un Fagioli che dopo l’anno a Cremona e il primo di apprendistato era pronto e Chiesa e Vlahovic in buona forma dopo la convalescenza e la pubalgia. Sui primi due sappiamo cosa è successo, sui secondi vi rimandiamo sotto.

Giocatori impiegati “male”

Una della accuse mosse a Allegri è aver impiegato “male” Chiesa e Vlahovic non avendo creato un sistema di gioco adatto alle loro caratteristiche.

Ora è lapalissiano che il primo è a suo agio a giocare a tre davanti mentre l’attaccante serbo se ha una squadra che gioca per lui senza avere grossi compiti in fase di non possesso ma è davvero una colpa grave averli impiegati “male”?

Dusan Vlahovic

Il caso Mandzukic

Non più tardi di qualche anno fa Allegri fu considerato un genio per essersi inventato Mandzukic esterno, cosa che apparentemente sembrava una bestemmia.

In quel modo però oltre a svoltare una stagione ha arricchito il bagaglio tecnico/tattico del croato cosa che gli ha permesso di avere ancora due/tre anni al top.

Con Chiesa e Vlahovic non può essere stato fatto un ragionamento simile? Il primo veniva da un infortunio grave, ricordate Del Piero quanto ci mise con un trauma simile a tornare l’ Alex che conoscevamo.

Aggiungiamoci che il modo di giocare di Chiesa con strappi continui sollecita molto il ginocchio, per essere in un Top Club che, si spera dall’ anno prossimo, torni a disputare più competizioni un impiego fisso da esterno nei tre davanti non poteva fare sì che rischiasse degli stop?

Quanto a Vlahovic parliamo di un giocatore ancora relativamente giovane che deve su tanti aspetti “farsi”, dargli l’opportunità di non fossilizzarsi su un solo stile di gioco non può essere un bene anche per lui?

Pure in passato ci furono giocatori impiegati “male”

Chi ha qualche capello bianco ricorda che Boniperti con l’arrivo di Charles Sivori arretrò il suo raggio di azione e lo fece senza alcun problema, anzi vedendola come un’opportunità per sé e per la squadra.

Pure Paolo Rossi quando si trovò accanto Platini Boniek da centroavanti opportunista si completò anche come rifinitore e di esempi se ne possono fare a iosa.

Insomma, se è vero che il tecnico deve adattarsi ai giocatori che ha, anche i calciatori a volte devono capire che per il bene della squadra e anche loro devono cercare di fare qualcosa di diverso a cui sono abituati.

Conclusioni

Insomma, è davvero tutta colpa di Allegri?Onestamente non ne siamo convinti.

Intendiamoci non stiamo dicendo che colpe non ne ha come non possiamo negare che questo secondo ciclo vada come vada il finale di stagione non può essere considerato positivo ma invitiamo a riflettere e a non voler per forza cercare un unico capro espiatorio che, perdonateci, è il più semplice. È come quando un Matrimonio entra in crisi: la colpa non è mai di uno solo, poi magari uno dei partner ne ha la stragrande maggioranza, possiamo anche accettare che il tecnico livornese sia il “partner” con la maggioranza delle colpe ma credere che basti mandare via lui per tornare vincenti e belli rischia di, per dirla come nella canzone citata prima di Vasco, farci “sciupare tutte le occasioni”.

 

redazione

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