C’è chi c’è era, c’è chi era davanti alla TV, c’ è chi non era nemmeno nato ma ha saputo dai racconti e visto i filmati.
Il 29 Maggio 1985 resterà sempre una data per chi tifa Juventus, ma in generale per chi ama il calcio, tragica.
Sulla Strage dell’ Heysel si sono scritti libri, fatto speciali, è stata analizzata in tutte le sfaccettature.
Grosse furono le responsabilità della UEFA e della polizia belga, ma inutile tornarci sopra in questa sede.
Resta il fatto che quello che doveva essere un giorno di festa e di sport si tramutò in altro e ancora oggi molte domande fatte dai familiari delle vittime non hanno trovato risposta.
Nella giornata odierna, e non solo, avranno luogo molte commemorazioni e la Juventus ne sarà parte attiva.
A Torino, alla biblioteca civica Italo Calvino, commemorazione con le autorità cittadine e regionali, insieme all’associazione “Quelli di via Filadelfia”. Presente il presidente bianconero Gianluca Ferrero, oltre al Gonfalone ufficiale in rappresentanza del club.
Gonfalone ufficiale in serata portato anche al giardino di via Galimberti, in Borgata San Giacomo a Grugliasco, per un altro momento di raccoglimento con le autorità cittadine e in collaborazione con lo Juventus Official Fan Club Grugliasco “Alessio Ferramosca & Riccardo Neri.
Serata conclusa con la Mole Antonelliana illuminata in ricordo delle vittime, con il suggestivo colpo d’occhio e una fotografia che rende ancora più indelebile quanto accaduto 39 anni fa.
Una serie di commemorazioni che proseguiranno anche nei prossimi giorni: nel pomeriggio di giovedì 30 maggio, nella città di Cherasco con le autorità comunali e alla presenza dell’associazione “Quelli di via Filadelfia”, la celebrazione in via Vittorio Emanuele ai Giardini del Santuario “Madonna delle Grazie” con la consegna e la deposizione di un omaggio floreale – oltre alla presenza del Gonfalone ufficiale del club.
Domenica 2 giugno invece, in mattinata a Reggio Emilia, presso il Monumento Heysel della città, altro momento di raccoglimento organizzato dal comitato “Per non dimenticare Heysel” di Reggio Emilia, con la partecipazione per la Juventus di Sergio Brio (con il club rappresentato anche con il Gonfalone ufficiale).
È doveroso non dimenticare e fare in modo che quanto successo non accada più.
Non è concepibile che delle persone debbano perdere la vita per una partita di calcio.
Rivolgiamo come redazione un pensiero alle famiglie che da 39 anni piangono i loro cari e, nel nostro piccolo, faremo il possibile perché non vengano mai dimenticati.
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