Impegnato con la Nazionale Under 19, il difensore della Primavera di Paolo Montero racconta le sue emozioni, da friulano, di tornare in azzurro nella sua terra ai canali della FIGC.
Riportiamo integralmente le sue parole.
“Torno al ‘Friuli’ – racconta emozionato il difensore nato il 9 febbraio 2006 a San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone -dove tutto ebbe inizio poiché, dopo aver iniziato a giocare a calcio alla Sanvitese a ottobre 2011, sono entrato a far parte proprio dell’Academy dell’Udinese nell’ Agosto 2014, la mia squadra del cuore”.
Un sogno, quello di indossare la maglia dei suoi idoli, reso possibile da mamma Renata (“decise di regalarmi un camp estivo per premiare i miei ottimi risultati a scuola”).
La prima volta allo stadio in veste di tifoso, invece, è merito di papà Alessandro e zio Ivano: “Mi portarono insieme a loro, ero emozionatissimo. La partita era Udinese-Genoa 2-0: segnarono Di Natale e Floro Flores”.
Proprio Totò Di Natale, ai tempi capitano dei bianconeri friulani è stato l’idolo di Pagnucco che, prima di essere prelevato dal Pordenone e adattato nel ruolo di terzino sinistro alla Juventus da Corrado Grabbi, giocava come attaccante: “Mi sono sempre ispirato a lui. Oggi, invece, guardo con particolare attenzione Andrea Cambiaso, che ho la fortuna di ammirare da vicino alla Juve. Abbiamo delle caratteristiche in comune e mi piace tantissimo il suo modo di interpretare il ruolo: l’ultimo esempio, ieri sera in Nazionale con il Venezuela“.
A proposito di Nazionale, anche il suo attuale tecnico in Under 19, Bernardo Corradi, ha un legame con l’Udinese avendoci militato, da calciatore, per due stagioni (dal 2009 al 2011): “Sono stato un suo tifoso e, da due anni, ho la fortuna di poter essere allenato da lui: è una persona che mi sta dando tanto, sia dentro che fuori dal campo“.
In Scozia, nella gara vinta 3-1 dagli azzurrini, è rimasto in panchina ma domani pomeriggio contro la Repubblica Ceca, vista la squalifica per somma di ammonizioni del milanista Davide Bartesaghi, potrebbe avere una maglia da titolare.
“Ci saranno i miei genitori, la mia sorellina Giorgia e tutti i miei amici: le persone che, da sempre, mi sono vicine. Ci tengo particolarmente a far bene qualora venissi schierato dal Mister”.
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