Danilo ha deciso di rompere il silenzio dopo l’ ufficialità (anche se sui canali della società niente è stato comunicato in merito) della sua esclusione dalla semifinale di Supercoppa e essere stato messo fuori rosa.
Lo ha fatto sui suoi social con una frase e tre foto significative.
La frase è semplicemente “Peace of mind”, pace dei sensi, con la prima foto in cui si vede il giocatore a torso nudo fra la neve in un bosco con un espressione serena.
La seconda foto è un messaggio motivazionale sempre in inglese:“Resetta, Riparti, Rifocalizzati”.
Il messaggio motivazionale messo da Danilo sui suoi social.
La terza è quella che più ha commosso i tifosi bianconeri, un semplice “Forza Juve!” scritto con il pennarello su un foglio del J|Hotel e firmato con un cuore, con la data del 29 Dicembre scorso.
Il saluto di Danilo su un foglietto al J|Hotel
Ovviamente si sono sprecate le reazioni dei tifosi, praticamente tutte cariche di affetto per il giocatore e diverse molto polemiche nei confronti del tecnico e soprattutto della società, in particolar modo Giuntoli, per il trattamento riservato al brasiliano.
Anche se per giudicare bene bisognerebbe conoscere i fatti e non per sentito dire, all’ esterno, inutile negarlo, la Juventus non sta facendo una figura proprio onorevole.
Sappiamo che nel calcio moderno spesso non c’ è spazio per i sentimenti e, fermo restando il pieno diritto di tecnico e società di poter fare le proprie scelte, c’è modo e modo di metterle in pratica.
Fin da inizio anno si era capito che Motta non vedeva Danilo nella sua Juve, lo ha relegato ai margini, e non crediamo solo per una questione contrattuale.
Lo ha poi impiegato in emergenza chiedendogli di disimpegnarsi ovunque in difesa e, al di là delle prestazioni altalenanti, Danilo lo ha fatto.
Si è vista la sua importanza nello spogliatoio anche in questo periodo, quando sia con il Venezia che domenica con la Fiorentina è andato a fine gara a rincorrere i compagni a uno a uno perché salutassero i tifosi anche se non erano contenti per come erano andate le partite.
Ha fatto capire anche recentemente che lui voleva restare, sia togliendo la clausola del rinnovo automatico al raggiungimento del 50% delle presenze, sia ai microfoni dopo la partita con il City dove, tra l’altro, era stato uno dei migliori.
Si può concordare che il giocatore non sia più quello di una volta ma l’ uomo è di alta statura e ha sempre onorato la maglia bianconera.
Altri, ci spiace dirlo, non si stanno dimostrando tali e sembrano più, come scriveva il grande Sciascia, ominicchi e quaquaraquà.
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