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“Autocritica? Sempre, ma la strada è giusta”

Nella Conferenza Stampa della vigilia Motta tira dritto

Si è svolta la Conferenza Stampa della vigilia prima della partenza per Cagliari e quanto dichiarato da Thiago Motta sarà sicuramente destinato a far discutere.

Il tecnico italo brasiliano ha difeso le sue scelte e si è tolto qualche sassolino sul post partita di Eindhoven.

Quale sarà la reazione dopo mercoledì?

«Dopo una delusione così la cosa migliore è ricominciare ed entrare in campo. Abbiamo una partita complicata col Cagliari domani, conosciamo l’avversario, la difficoltà dell’ambiente e sappiamo che dobbiamo fare una grande partita per il nostro cammino in campionato e il grande obiettivo oggi è vincere domani».

Fra le note positive la crescita di Weah in fase difensiva

«Assolutamente sì, lo vedo molto bene. La prima cosa è difendere, essere aggressivo, andare al contrasto, sta vincendo tantissimi duelli, va ad attaccare l’uomo. Può migliorare ancora in quel ruolo. Poi ci porta tantissimo in fase offensiva, arrivando da dietro e guardando il gioco. Riesce a fare anche gol, è un plus per il difensore che in questo momento è in grande forma».

“Weah può ancora migliorare come terzino” ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI ) di

Nel post partita si è notata una divergenza fra quanto dichiarato da alcuni giocatori e da lei….

«La comunicazione alla fine è la stessa. Io sono il primo a fare autocritica, lo faccio tutti i giorni. Tutte le scelte fatte per ottenere il massimo dalla squadra nel momento partita, del momento. La delusione di Samuel, di Manuel, mia, è di tutti perché volevamo essere agli ottavi. Siamo tristi. Non siamo stati capaci e in campo si è visto. Ma il Psv ha fatto meglio di noi, dobbiamo ricominciare, pensare alla partita di domani. Abbiamo un’altra settimana impegnativa, dobbiamo giocare tre partite ogni 3 giorni e dobbiamo essere svegli e dare il massimo per la prossima gara. La nostra concentrazione è sul Cagliari, la delusione da parte di tutti c’è. Vogliamo vincere, non siamo arrivati e c’è delusione da parte di tutti. Giusto che sia così, ma nel calcio non c’è tempo. Si ricomincia ma nel calcio non c’è tempo».

“Divergenze fra me e Locatelli nelle dichiarazioni post partita? La comunicazione alla fine era la stessa” ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Come sceglierà la formazione anche in base agli infortuni e alle scorie di Eindhoven?

«Bremer, Milik e Cabal non ci sono, Kalulu e Renato Veiga no. Poi oggi vediamo per gli altri con l’ultimo allenamento per chi è in dubbio di esserci oppure no. La formazione di domani scenderà in campo con la massima attenzione e con il massimo impegno come sempre fatto. Sarà una partita complicata, come per ogni avversario andato a Cagliari, l’importante è ricominciare sempre. La prossima è sempre la più importante. Affronteremo la partita con il Cagliari concentrati per meritare alla fine la vittoria».

Si è vista a sprazzi una Juve più verticale…

«Tutti i giorni dobbiamo migliorare in ogni aspetto del gioco e qual è la cosa migliore da fare in quel momento della partita. I dati vanno analizzati e fan sempre bene ma l’importante è il contenuto sul campo. L’importante è arrivare al risultato finale che è la vittoria, non possesso o altro, ci sono tante varianti nel calcio per essere superiori e per vincere la partita. Delle volte siamo stati superiori e abbiamo vinto, altre lo siamo stati e non abbiamo meritato di vincere. Ogni gara offre indicazioni su cosa migliorare, nell’ultima abbiamo visto che dopo il 60′ a livello di intensità e qualità di gioco e lucidità la squadra avversaria ha iniziato a guadagnare campo, terreno e iniziato a giocare meglio. Noi abbiamo fatto fatica a contrastare questa situazione di gioco. Non è che il Psv è stato così superiore ma ha meritato di andare agli ottavi. Juve più verticale? È giusto dirlo, si vede in campo, ma nella verticalità dobbiamo capire il momento. Ci sono momenti che abbiamo il tempo di gioco e la distanza e dobbiamo portare palla, non fare lancio lungo. Se una squadra avversaria ti aspetta, si mette indietro, e non ci sono più spazi, devo conquistare campo palla al piede e devo mettere uomini in situazioni pericolose. Sono situazioni in cui possiamo ancora crescere e maturare per mettere in difficoltà la squadra».

Ancora Alberto Costa non ha giocato, come lo vede?

«Molto bene da quando è arrivato. È molto attento a quello che dobbiamo fare in campo, lo capisce subito, ha un fisico importante e molto strutturato e in avanti per la sua età. Se continuerà così farà molto bene quando arriverà la sua opportunità. In allenamento lo vedo molto bene. È arrivato con grande fame, è contento di essere in una grande squadra ma vuole dimostrare il suo valore. Sono contentissimo di averlo nel gruppo».

“Costa lo vedo bene in allenamento” (foto Juventus.com)

E Conceicao?

«È molto giovane, ha fatto un’esperienza all’Ajax e non è da poco. Ha fatto una grande esperienza nel Porto, in cui l’esigenza è sempre la vittoria. Ci sta dando tantissimo ma ci sono tanti margini di miglioramento. Negli ultimi metri deve capire quando fare il dribbling, quando fare il passaggio, quando fare l’uno contro uno, sul cross se chiudere sul secondo palo o dentro l’area. Può migliorare perché delle volte ci sono situazioni offensive nostre in cui non deve essere più aperto ma molto vicino alla zona gol, alla zona pericolosa. Perché è un attaccante e il gol è importante. La sua fase difensiva nell’attenzione anche. Può migliorare in tante cose ma la cosa più importante è il suo atteggiamento: è attento, ascolta, cresce e migliora. Fino ad oggi ci ha dato tantissimo ma ci darà ancora tantissimo nel presente e nel futuro».

Tornando a mercoledì, le dichiarazioni nel post partita…

«Ogni giorno faccio autocritica, non ho bisogno della sconfitta per farlo. Ogni giorno faccio scelte per ottenere il massimo dalla squadra nel momento, ma accetto sempre l’opinione altrui. Poi tornando indietro si torna a parlare del ritiro in Germania se qua abbiamo il centro sportivo? Ma accetto la vostra opinione e vado avanti in linea retta. Guardare avanti, la strada è quella giusta».

Pensa di aver sbagliato qualcosa mercoledì?

«Ripeto, faccio autocritica sempre. Ma ogni scelta è per ottenere il massimo dalla squadra in quel momento. Punto finale. Se andiamo indietro, allora perché siamo andati in Germania se qui abbiamo il centro sportivo? Perchè Randal fuori? Perché Samuel non entra se ha fatto gol all’andata? Rispetto la vostra opinione ma la linea va dritta, la strada è giusta. Si ricomincia. Siamo delusi, siamo tristi, siamo arrabbiati, mi vedi non sono contento, ma nessuno è contento, la squadra o la società. Volevamo andare agli ottavi, c’è andato il Psv e complimenti a loro che sono stati migliori di noi nell’eliminatoria. Ogni partita offre indicazioni per migliorare».

Vlahovic sta bene? Potrà giocare in coppia con Kolo Muani?

«Sì, come tutti gli altri. Avete visto già loro due insieme, magari in futuro ci sarà di nuovo la possibilità. Le scelte sono fatte nel momento migliore per la squadra».

“Vlahovic e Kolo Muani insieme? È già successo e potrà ricapitare”( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Tanti infortuni in difesa. Solo sfortuna?

«Vai a vedere nel calcio attuale e quasi tutte le squadre che giocano tante partite come noi. Ci sono tantissimi infortunati, non è sfortuna. Guardate il Manchester City. È un reparto importantissimo in una squadra di calcio: dà equilibrio, solidità, inizio del gioco quando hai la palla. Guardate il Real Madrid e il Manchester City, avete le informazioni. Non è sfortuna».

Yildiz come mai in panchina negli ultimi impegni?

«Ogni scelta è per ottenere il massimo nel momento. Quando ha giocato lo ha meritato, quando non ha giocato è perché qualcuno ha meritato di più in quel momento. Non possono giocare tutti ma faccio le scelte migliori per la squadra nel momento, non conta ieri o domani, ma adesso».

“Yildiz ha giocato quando lo ha meritato” ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Cosa ha detto alla squadra al rientro agli allenamenti?

«Hanno capito tutto. In questa partita abbiamo dato il nostro massimo delle nostre possibilità in quel momento lì, con tutte le varianti che esistono nel calcio. Capiscono cosa vogliamo vedere, sono ragazzi intelligentissimi e capaci, hanno fatto spesso molto bene. Delle volte l’avversario è stato superiore. La conversazione con loro è continua, parliamo tutti i giorni. L’obiettivo è prepararsi bene oggi per l’ultimo allenamento nel pomeriggio e affrontare il Cagliari, dare il nostro massimo e prepararsi alla vittoria».

Quali sono le insidie che si aspetta a Cagliari?

«L’avversario lo abbiamo affrontato tempo fa in campionato e in Coppa Italia. È una squadra complicata e difficile, sappiamo le difficoltà e le complicazioni giocando domani. Ma abbiamo le qualità per metterli in difficoltà e sommare punti per andare in avanti. Con grande rispetto per l’avversario e dando la miglior versione di noi stessi per vincere la gara».

 

 

Leonardo Sensi

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