Il Direttore di "Tuttosport" Guido Vaciago
Dopo l’ultimo allenamento diretto e prima della convocazione della società che preludeva al suo esonero Massimiliano Allegri si è recato alla Redazione di Tuttosport per mettere una pietra sopra al diverbio avuto con Guido Vaciago mercoledì sera a Roma.
E è proprio il Direttore del giornale torinese a raccontare questo incontro nel suo editoriale odierno di cui riportiamo alcuni estratti
“….Massimiliano Allegri ed io abbiamo fatto pace in cinque minuti e non è stato particolarmente difficile, perché a freddo è diventato più comprensibile il contesto nel quale è esploso lo sfogo di rabbia dell’allenatore bianconero….”.
“…Allegri è un uomo sereno e amareggiato. Pentito di quanto è successo durante e dopo la finale, ma soprattutto dolorosamente consapevole di cosa, quel folle comportamento, gli è costato. Non certo il posto di allenatore della Juventus, che sapeva di perdere comunque a fine stagione, ma un finale diverso, il saluto dello Stadium all’ultima giornata contro il Monza, magari mostrando la Coppa insieme alla squadra. È forse una punizione più dura dell’esonero per chi si è sempre sentito e si sente tuttora parte della Juventus e profondamente juventino. Non nel senso del tifoso, che per un professionista del calcio è sempre un concetto un po’ sfumato, ma nel senso di membro di una famiglia di cui è stato parte nella buona e nella cattiva sorte. Me lo ha spiegato con uno sguardo quasi lucido, perché sarebbe stata una chiusura perfetta di un cerchio lungo dieci anni, compresi i due a riposo, con una Coppa a sigillare tutto in modo molto juventino”.
“….Allegri è stato, nel suo secondo mandato, un allenatore divisivo per molte ragioni, alcune logiche altre no, ma la principale è quella di essere stato il parafulmine del club in un triennio tempestoso in cui di fulmini ce ne sono stati troppi e di vittorie poche. E soprattutto quest’ultimo fattore pesa tantissimo quando alleni la Juventus, perché – per esempio – è bastata la vittoria di mercoledì a incrinare il fronte dell’antiallegrismo, lasciando gli integralisti al loro posto, ma facendo vacillare emotivamente i più moderati dei suoi detrattori….
….Allegri è stato, da due anni a questa parte, l’unica faccia della Juventus e la sua figura si è fatta sempre più ingombrante all’interno del club, i cui meandri conosceva meglio di tutti i dirigenti. Nei grandi club, quando funzionano, ognuno ha il suo lavoro e deve svolgere solo quello e lo deve fare con il massimo impegno e la massima professionalità. Deviare da questa regola sacra porta sempre qualche guaio e l’esplosione di rabbia di Allegri, nella notte di mercoledì, è uno di questi”.
“…Con la nuova dirigenza non è riuscito a creare un rapporto. Forse perché non ha mai sentito la fiducia, consapevole di fare parte di un altro capitolo della storia juventina, forse perché non si sono mai riusciti a capire fino in fondo…
….Non è possibile stabilire chi ha torto e chi ha ragione in un divorzio se il matrimonio, a pensarci, non s’aveva da fare. La nuova Juventus voleva licenziarlo già un anno fa, ma costava troppo e stare insieme per forza, alla lunga, porta sempre a un finale così. Un finale brutto dal quale non si torna indietro, un finale che lascia Allegri svuotato, malinconico, ma anche sereno e pronto a guardare al futuro. È ancora presto per girarsi indietro e non essere punti dai ricordi degli ultimi giorni, fra un po’ la prospettiva cambierà, sia per Allegri che per i tifosi. Quando certi angoli del presente, fortunatamente diventeranno curve nella memoria e accetteranno come una vittoria il fatto che non ritorna mai più niente”.
L’immagine della pace fatta fra Guido Vaciago e Massimiliano Allegri nella Redazione di “Tuttosport”.
Le parole del tecnico croato Si è conclusa da poco la Conferenza Stampa della vigilia…
A rischio per sabato Samuel Mbangula ha saltato l' allenamento odierno per un sovraccarico alla…
Dopo la sfida con la Roma torna allo Stadium la Juventus Women La gara con…
Dopo la buona prova di Roma adesso il calendario dà una mano ai bianconeri La…
Giusti i cartellini e corrette le valutazioni più importanti Colombo tornava a dirigere la Juve…
Una Juve volitiva esce con un punto dall' Olimpico La Juventus ferma a sette la…