Per una buona ora onestamente la tentazione era di spegnere la TV e nessuno di noi invidiava quei cuori bianconeri sotto il diluvio sugli spalti a Bologna.
Poi, come nella vita, le cose possono cambiare da un momento all’altro e una serata da horror, se pur non si trasforma in una memorabile, quanto meno si rivela meno amara di come sembrava.
Premesso: nessuno si aspettava una prestazione scintillante, vuoi per le motivazioni che ormai non ci sono più vuoi per quanto successo in settimana con il cambio di guida tecnica, ma a tutto c’è un limite e, quando si veste una maglia gloriosa come quella bianconera, non è accettabile non scendere in campo per più di un’ora come oggi ha fatto la Juventus a Bologna.
Non si possono ovviamente dare responsabilità a Montero, arrivato da un giorno e mezzo e chiamato a portare alla fine del viaggio una barca che, con l’eccezione della serata di Roma, da mesi naviga a vista, ma bisognerà riflettere molto su quanto visto, o meglio non visto, in quei 70′.
Inizio choc della Juve. Dopo che Szczesny salva miracolosamente su Freuler, da calcio d’angolo susseguente è Calafiori, con la difesa bianconera che sta a guardare, a mettere sotto la traversa poco dentro l’area al 2′. Passano poco più di 10′ e i rossoblù raddoppiano con Castro che batte Szczesny da due passi su cross di Ndoye.
Il Bologna troverebbe due minuti dopo anche il 3-0, ma Odgaard è in fuorigioco.
La Juve si vede poco, unica occasione per Vlahovic anticipato per un nonnulla da Lukumi a due passi dalla porta
Montero toglie gli ammoniti Cambiaso e Miretti per Weah e Alcaraz ma dopo 7′ altra frittata bianconera, ennesima palla persa e Calafiori segna la sua doppietta solo davanti a Szczesny.
Entra al 58′ Yildiz per Gatti, mossa che sa di disperazione e al 64′ Milik rileva Vlahovic e Fagioli, al rientro dopo la squalifica, entra 6 minuti dopo per Rabiot.
Chiesa al 77′ approfitta di un’ incertezza di Lukumi e riduce le distanze.
All’82’ Milik su punizione segna il 2-3 e è Yildiz che due minuti dopo recupera il pallone e pareggia i conti.
Chiesa per poco non trova il soprasso all’ 87′ murato a due passi dalla porta.
Finisce così in parità, con un sospiro di sollievo ma con quei 70′ che speriamo di non rivivere onestamente più nella Juve che verrà.
Bologna-Juventus 1-1
Reti: 2’ Calafiori (B), 11’ Castro (B), 53’ Calafiori (B), 76’ Chiesa (J), 83’ Milik (J), 84’ Yildiz (J).
Bologna: Skorupski; Posch, Lucumì, Calafiori (76’ Beukema), Kristiansen; Freuler (76’ El Azzouzi); Odgaard (70’ Orsolini), Urbanski (70’ Fabbian), Aebischer, Ndoye; Castro (63’ Saelemaekers).
A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Ilic, Soumaoro, Moro, Karlsson, Corazza, Lykogiannis, De Silvestri.
Allenatore: Thiago Motta.
Juventus: Szczesny; Gatti (57’ Yildiz), Bremer, Danilo; Cambiaso (46’ Weah), Miretti (46’ Alcaraz), Locatelli, Rabiot (71’ Fagioli), Iling-Junior; Chiesa, Vlahovic (64’ Milik).
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Kostic, Alex Sandro, McKennie, Kean, Rugani, Djaló, Nicolussi Caviglia.
Allenatore: Montero.
Arbitro: Giovanni Ayroldi.
Assistenti: Marco Bresmes e Francesca Di Monte.
Quarto ufficiale: Daniele Minelli.
VAR: Francesco Meraviglia.
AVAR: Massimiliano Irrati.
Ammoniti: Miretti (J), Cambiaso (J), Danilo (J), Bremer (J), Aebischer (B), Fagioli (J).
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