Il 26 luglio 1971 nasceva un grande campione di vita e di calcio, Andrea Fortunato, emblema puro di talento, coraggio e dignità. Calciatore promettente, terzino sinistro del Como, del Pisa, del Genoa, della Juventus e della Nazionale italiana, Andrea Fortunato è ricordato non solo per le sue qualità sportive, ma soprattutto per la sua straordinaria umanità. Strappato troppo presto alla vita da una grave malattia, la sua storia è rimasta nel cuore di tutti gli appassionati di calcio e di chi crede nei valori dello sport vero. Vogliamo, dunque, oggi, ricordarlo (e celebrarlo) anche noi nel migliore dei modi.
A più di trent’anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo vive ancora negli occhi di chi l’ha visto giocare e nel cuore di chi continua a onorarne la memoria. Andrea Fortunato non è solo un nome: è un esempio. Il Museo del Calcio di Santa Maria di Castellabate (Salerno) è stato intitolato proprio all’indimenticato calciatore della Juventus. E la Fondazione Fioravante Polito, come sempre, lo vuole ricordare nella maniera migliore. A lui è intitolato anche il prestigioso Premio Andrea Fortunato, uno dei più illustri e longevi nel palcoscenico nazionale. L’ultima edizione si è tenuta lo scorso dicembre al Salone d’Onore del Coni, alla presenza di Giovanni Malagò e di tanti campioni come Andrea Barzagli.
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