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Vuoi uscire dall’ oblio? Parla della Juventus.

Dopo 24 anni Melli svela un retroscena.

Stamattina mi sono messo come sempre a spulciare le varie notizie che riguardavano la nostra Juve.

Fra le varie cose apparse dopo aver digitato Juventus su Google è apparsa “PerugiaJuventus nel 2000 fu tentata la combine”.

Quel maledetto giorno in Umbria

Chi scrive a Perugia c’ era e ricorda tutto come fosse ieri.

Un sole e un caldo estivo con nuvoloni minacciosi che si stavano concretizzando all’ orizzonte e scaricarono barili di acqua degni della nuvola dell’ impiegato di fantozziana memoria.

Spogliatoi e campo allagato, con l’ arbitro Collina che, con un ombrello verde, stava in mezzo al campo a cercare di far rimbalzare il pallone

Collina mentre prova a fare rimbalzare il pallone sotto il diluvio.

.

Tutti pensammo a un rinvio mentre a Roma la Lazio, che era due punti dietro di noi, batteva agevolmente la Reggina.

Invece dopo oltre un’ ora Collina riprende e si gioca in un pantano. Vedemmo Calori battere Van der Sar e lo scudetto andare verso Roma.

A noi non restò che tornare a casa zuppi di pioggia e di bile, con Tuttosport che il giorno dopo titolò: “La Juve affoga a Perugia“.

E ora dopo 24 anni….

Vedo quel link, lo apro e leggo stupito.

Sono dichiarazioni di Alessandro Melli, attaccante esploso a Parma che però poi si perse.

Era finito a Perugia dove faceva la riserva al nostro Nicola Amoruso e che in quella gara sostituì proprio l’ ex bianconero al 77′.

Ospite al podcast “Non più domenica” ricorda un episodio a suo dire avvenuto quel giorno.

“Eravamo salvi e non avevamo niente da chiedere in campionato, la Juve doveva vincere per vincere il campionato, e veniva da una settimana di polemiche per il gol di Cannavaro con il Parma. Erano scortati che sembravano dei pregiudicati. Gaucci era legato alla Lazio e al Banco di Roma, in settimana ci chiese di fare di tutto per vincere e che ci avrebbe dato anche un premio perché voleva che la Lazio vincesse il campionato, per interessi personali. Se avessimo perso ci avrebbe portato in Cina in ritiro (circostanza ricordata dallo stesso Gaucci, ndr).

Negli spogliatoi provammo a metterci d’accordo con la Juve per pareggiare e loro sarebbero andati a fare lo spareggio. I giocatori della Juve non accettarono questa proposta, soprattutto Davids, Zidane e Montero. Fu un pour parler di nascosto tra i giocatori più importanti. Giocammo una partita irregolare che finì come finì per un episodio”.

Dove è la verità?

Non sappiamo se quanto dichiarato da Melli sia vero ma anche fosse a che scopo raccontarlo dopo 24 anni?

La risposta crediamo di averla e è quella che accomuna coloro che qualche giorno fa abbiamo definito ossessionati.

Se sei nell’ oblio nel mondo del calcio e vuoi tornare in auge basta mettere in mezzo la Juventus.

Ovviamente di Melli si ricordavano in pochi e oggi è stato il personaggio del momento, alimentato da media compiacenti che, facendo volutamente titoli ambigui acchiappaclick come quello che è capitato sott’occhio a chi scrive, lasciano intendere che la Juventus e i suoi giocatori avessero cercato di ammorbidire il Perugia quando invece, a credere a Melli, accadde il contrario con i bianconeri che rifiutarono.

Ossessionati all’ attacco

Subito i suddetti ossessionati fermandosi al titolo hanno sentenziato del solito stile Juve, chiaramente in modo sarcastico.

Quando invece gli è stato fatto notare che ciò che ha raccontato Melli era ben diverso, allora si sono attaccati al gol annullato a Cannavaro in Juve-Parma la settimana prima (omettendo che era nato da un corner inesistente) e che comunque i giocatori juventini dovevano denunciare l’ accaduto, asserendo che avrebbero vinto a tavolino.

Ammesso sia vero i bianconeri sarebbero accusabili di omessa denuncia e sarebbe grave, ma anche avessero denunciato al massimo sarebbero stati squalificati i giocatori del Perugia implicati, la gara non avrebbe visto cambiato il suo esito.

Detto questo ormai non ci stupiamo più di nulla: in questo paese basta tirare fuori la Juventus.

A volte ci chiediamo, a proposito di sarcasmo, quando ci accuseranno dei tanti misteri irrisolti d’ Italia, da Ustica a Piazza Fontana e via dicendo.

Ora aspettatevi che nei giorni prossimi spuntino altri particolari su questa vicenda dove la cosa vergognosa appurata fu una sola: si giocò buona parte di un match che decise un campionato in un campo da palla a nuoto che faceva impallidire, visto che abbiamo nominato Fantozzi, la gara fra scapoli e ammogliati del famoso ragioniere.

Ma quello andò bene, fu danneggiata la Juventus.

Il resto, fino a che non verranno provate certe affermazioni, è semplicemente fuffa.

Leonardo Sensi

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