Sulla panca della mia Juventus vedrei bene Thiago Motta del Bologna. Post-Pioli al Milan? Direi Zlatan Ibrahimovic”. Così ai nostri microfoni il noto manager Francesco Tafanelli, tifoso bianconero, compagno della showgirl Matilde Brandi (attualmente impegnata all’Isola dei Famosi). L’uomo, ex promettente calciatore delle parti di San Severo (oggi manager nel mondo della moda), ha 53 anni. E’ uscito allo scoperto come compagno di Matilde Brandi esattamente a inizio 2023, quando i due raccontarono la loro relazione al noto talk-show Verissimo. Tafanelli ha mosso i primi passi sui campi da calcio in Puglia: faceva parte della Primavera del Foggia nel periodo ’86-88’. Un club sicuramente blasonato di cui hanno fatto parte, nel corso degli anni, calciatori del calibro di ‘Ciccio’ Baiano, Beppe Signori, Rambaudi, Kolyvanov e Šalimov.
Purtroppo, a causa della rottura prima del ginocchio sinistro poi di quello destro, Tafanelli passò presto dai livelli professionistici a quelli amatoriali, pur mantenendo rapporti d’amicizia con svariati calciatori. Lo abbiamo incontrato per un commento sulla stagione della sua amata Juventus. Il tutto con un occhio attento nei confronti di Milan, Inter, Roma (squadra del cuore di Matilde Brandi) e Lazio. Scopriamo cosa ci ha detto in esclusiva. Un’intervista (integrale su Calciostyle)a tutto campo, ricca di ‘chicche’ e rivelazioni interessanti anche su calciomercato, Nazionale Azzurra ed Euro 2024.
Buongiorno Francesco. Sappiamo che sei un tifosissimo della Juventus. Come valuti la stagione bianconera? Sin da piccolo sono molto legato a questi colori. Tuttavia devo ammettere che negli ultimi tempi, vuoi per la dirigenza vuoi per una serie di scelte molto particolari, soffriamo la necessità di un cambiamento radicale. Probabilmente Max Allegri, che rimane un ottimo professionista e un vincente, ha esaurito la sua vena all’interno di un contesto di questo tipo. Con tutta probabilità la Juventus, che comunque – camaleonticamente – sa trasformarsi, ha adesso bisogno di un vero processo di cambiamento per riportarsi ai livelli cui è abituata.
Chi vedresti bene in panchina al posto di Allegri? Pensi Antonio Conte possa essere un’idea ‘stuzzicante’? Personalmente io non sono per i recuperi storici in quanto credo che, fatto un percorso, è giusto che ci siano delle trasformazioni. Devo dire, per la mia vena bianconera, che Igor Tudor può essere un uomo capace di dare una svolta, anche se è difficile secondo me che lo lascino andar via dalla Lazio.. Sicuramente non mi dispiacerebbe vedere alla Juve l’attuale tecnico del Bologna Thiago Motta…
Thiago Motta è dunque il tuo preferito per la panca juventina? In realtà l’addio da Bologna non è poi così scontato… Esattamente. Io credo Thiago Motta sia un elemento diventato bandiera a Bologna. E credo che la città, più che la dirigenza stessa, urlerà a gran voce il fatto di volerlo trattenere. Ma come spesso accade in queste realtà di provincia, cosiddette tali anche se Bologna rappresenta una città internazionale, purtroppo prestano il fianco poi a ‘colossi’ del calcio italiano ed estero. Dunque è chiaro che Motta in questo momento è in una vetrina straordinaria… Ma con tutta onestà non mi dispiacerebbe affatto vederlo alla Juve, lo ribadisco…
Vorrei mettere un accento particolare proprio sul Bologna… Una squadra che sta facendo un campionato straordinario con un allenatore che sta dimostrando che si possono fare grandi cose anche in una città cosiddetta di provincia. Va dato anche merito alla dirigenza del Bologna che, non dimentichiamolo, ha continuato a pagare gli stipendi di Mihajlovic anche quando Miha non c’era più. E nel calcio, che è fatto soltanto di numeri, investimenti e interessi soprattutto economici, un atteggiamento del genere a mio avviso andrebbe fortemente sottolineato.
Oltre a Thiago, ti piace molto Igor Tudor e, come accennato, lo vedresti bene alla Juve. Sicuramente la vecchia Lazio di Sarri è diversa dallo stile di gioco che vuole Tudor… Cosa ne pensi a riguardo… Puoi farci un confronto tra questi allenatori? Mi limito a dire che la Lazio di Sarri, per il suo stile di gioco, è diversa dall’idea di calcio di Tudor …. Beh sì, Sarri è un uomo che abbiamo imparato a conoscere bene attraverso un Napoli che in più di una circostanza ha sfiorato l’impresa scudetto. Ma che poi per una serie di motivi non ci è mai arrivato… Ricordiamo che quello era il Napoli di Sarri e contava su un organico particolare…
Non credo che l’uomo sia cambiato.. Io sinceramente penso che gli ambienti in qualche modo interferiscano su tanti aspetti tecnici e caratteriali. Forse Sarri non aveva più nulla da dare alla Lazio, che è una squadra che io trovo molto forte specie se prendiamo gli elementi singoli. Adesso la Lazio ha veramente bisogno di qualcuno che riesca ad orchestrarla come si deve. Il potenziale dei laziali a mio avviso resta straordinario… Riassumendo: Tudor via dalla Lazio? Non credo proprio. Sarà nella panca biancoceleste anche il prossimo anno. Ma mi piacerebbe
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