Juventus
Stesso copione con quel post partita….
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Nonostante le tre vittorie consecutive emergono i soliti problemi
Ieri la Juventus ha centrato la terza vittoria consecutiva.
In questa stagione mai era avvenuto e ciò ovviamente è una cosa positiva.
Ma dobbiamo analizzare tutto a 360 gradi e dire che finalmente è arrivata la svolta è fuori luogo perché in queste tre partite sono emersi i soliti difetti.
Squadra a sprazzi
Partenza al fulmicotone poi la Juventus si è rilassata un po’ correndo qualche rischio. Ok, sarà anche merito degli avversari ma è successo nel primo e nel secondo tempo e troppo spesso in questa stagione nell’ arco dei 90′ abbiamo visto una squadra dai due volti.
Probabilmente incide la scarsa abitudine di quasi tutta la rosa a giocare gare di questo livello, ma proprio per questo mal si spiegano certe epurazioni soprattutto dal punto di vista spogliatoio.
Squadra umorale
I bianconeri hanno confermato di essere una squadra umorale.
Dopo il gol subito (che ha seguito il possibile 2-0 salvato sulla linea) la Juventus si è disunita e il PSV è stato padrone del campo.
Solo un’ iniziativa personale di Gatti che esula dagli schemi (un difensore che si avventura palla al piede con cinque avversari è una cosa che gli allenatori non vorrebbero mai vedere) ha creato la superiorità numerica che ha portato al secondo gol.
Ma idee di gioco a differenza del PSV veramente poche, come del resto ha sottolineato Alex Del Piero negli studi di Sky Sport.
Insomma dopo un episodio negativo, tra l’altro anche favorito da una svista arbitrale, la squadra si è ancora una volta sciolta come neve al sole.
Le scelte di Thiago Motta
Continuano a non convincere le scelte di Thiago Motta.
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Le scelte di Thiago Motta lasciano più di una perplessità e le risposte del post partita pure (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per l’ ennesima volta consecutiva è stato costretto a cambiare i due di centrocampo e Di Canio sempre a Sky Sport glielo ha fatto notare ma ne parliamo dopo.
Conceicao viene schierato sempre a gara in corso quando pare uno dei pochi che possa creare superiorità numerica.
Yildiz era impalpabile, ci stava cambiarlo, ma forse almeno il primo quarto d’ora del secondo tempo provare a metterlo dietro le punte? Là a sinistra era solo con un Kelly inguardabile che non gli dava supporto.
E poi nemmeno ieri che si doveva vincere provi Kolo Muani e Vlahovic insieme negli ultimi 15′ preferendo mettere un Koopmeiners ancora fantasma?
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Quando Vlahovic e Kolo Muani insieme? ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Quel post partita tra le righe
Nel post partita alcune risposte di Motta e l’ intervista di Douglas Luiz fanno pensare.
Alla domanda di Condò sul come mai quando gli chiedono del singolo svia sempre sul gruppo Motta risponde quasi seccato che si parla di uno sport collettivo e che il leader è lui e deve migliorare come gli altri.
Il leader è lui…. Sinceramente ciò pare in linea con determinate scelte, quando si dice che la Juve non ha più leader nello spogliatoio questa risposta porta a far pensare che lui non li voglia e ci tiene a ribadire la sua superiorità in grado.
Se così fosse è molto pericoloso…
Altro indizio è la risposta a Paolo Di Canio sul centrocampo dove gli chiede come mai cambia così spesso non favorendo intesa e automatismi.
Lì ancora più seccato risponde che sono tutti titolari perché uno può essere determinante anche in dieci minuti perché può alzare o quanto meno deve mantenere il livello.
Tralasciamo poi il discorso di insistere sul solito modulo e su qualcuno fuori ruolo…
I fraintendimenti di Douglas Luiz
Veniamo a Douglas Luiz, che ha detto molto e non tanto fra le righe.
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Douglas Luiz ha parlato di “fraintendimenti” a inizio stagione (foto Juventus.com)
Ha spiegato il suo inizio difficile parlando anche di “….. fraintendimenti avuti…”.
Dopo ha provato, probabilmente rendendosi conto, a rimediare dicendo che ha deciso di restare per dimostrare (il che dimostra che comunque era sul mercato) e perché ora, badate bene ora, si trova bene con i compagni e l’ allenatore.
Più esplicito di così…
Tre vittorie che non devono illudere
I risultati sono arrivati ma, come spesso è stato fatto gli anni scorsi, è corretto vedere come.
Contro un Empoli che veniva da un momento negativo e falcidiato dalle assenze viene preso un gol evitabilissimo su calcio piazzato dopo 2′ e la squadra ci mette quasi un tempo a riprendersi.
Dopo il vantaggio fortunoso perché il pallone sbatte addosso a Kolo Muani spiazzando il portiere, nonostante la superiorità numerica, rischia un altro gol dilagando solo nel finale per due iniziative individuali.
A Como per un’ ora buona è stata messa sotto dai lariani, prendendo un gol per un errore madornale di Koopmeiners a dieci secondi dall’ intervallo (intestardirsi a voler uscire palla al piede dettame di Motta?) e vince per due episodi: il tocco di mano di Gatti per fortuna ritenuto non punibile e un rigore dovuto alla scelleratezza del portiere avversario più che causato.
Di ieri abbiamo detto.
Settimana decisiva
Ora c’ è una settimana decisiva con domenica la sfida con l’ Inter che ovviamente non regalerà nulla sia per la rivalità sia per la sua classifica e poi il ritorno in Olanda mercoledì.
In campionato la lotta per i quattro (che speriamo diventino cinque) posti Champions è serrata: tre sono praticamente già assegnati salvo cataclismi per l’ altro (o altri due) la corsa è fra una Lazio in formissima, la Juve stessa, una Fiorentina che non molla, un Milan che il mercato di Gennaio sembra aver rivitalizzato e il Bologna. Ricordiamo che tre di queste quattro squadre la Juve le dovrà affrontare in trasferta, per di più andrà pure a Roma con la Roma e in casa ospiterà l’ Inter domenica e l’ Atalanta, insomma un calendario tutt’ altro che semplice.
Per questo sarebbe bene avere anche la possibilità quinto posto ma ce lo giochiamo con la Spagna e la vittoria del Real in rimonta nel finale ieri è stata deleteria.
La Juve deve pensare a sé stessa ma è bene per cautela sperare che le italiane in Europa facciano bene gufando le spagnole per avere quel posto in più che comunque non sarà facile conquistare.
La speranza è che, siccome vincere aiuta a vincere e a lavorare meglio, le vittorie pur essendo arrivate non convincendo del tutto creino quel giusto clima per arrivare agli obiettivi, clima che dal post partita e da quanto accaduto finora sembra non esserci.
Vedremo.
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