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Rendeteci la Juventus, questa non lo è!!!

L’ ennesima delusione specchio di una confusione totale

È stata l’ ennesima serata amara seguita da una notte insonne per chi ai colori bianconeri ci tiene.

Quello che si è visto, anzi non si è visto, in campo ieri è il caos totale, una squadra svuotata mentalmente e senza alcuna idea, se non quella di improvvisare.

È sembrato che si aspettasse che succedesse qualche cosa, senza il minimo costrutto e senza nemmeno la dignità.

Dignità che non dimostra nessuno nemmeno fuori dal rettangolo di gioco.

Le colpe di Motta

Il primo sul banco degli imputati è ovviamente Thiago Motta.

Già quando abbiamo visto la formazione siamo rimasti interdetti: una squadra che non aveva equilibrio contro una compagine brava a palleggiare e con giocatori tecnici era parsa ai più un suicidio.

Già dopo due minuti la Juventus ha rischiato di andare sotto, vero è che ha pure creato, ma l’ impressione era di una squadra slegata con un centrocampo che non faceva filtro.

L’ infortunio di Kalulu è un alibi solo parzialmente dato che pure prima la Juve aveva sbandato.

Poi avere una difesa inventata è anche una conseguenza di determinate scelte che oggi appaiono ancora più discutibili, vedi Danilo.

A Motta si può solo concedere l’ attenuante dell’ inesperienza, ma questa diventa un boomerang perché deve essere lui per primo a capirlo e essere umile.

Già, umiltà, qualità che a questo signore sembra difettare.

Motta ha tante responsabilità e manca di umiltà.

Ieri Fabio Capello è stato durissimo a Sky, parlando di giocatori che non sono liberi di testa e che pensano solo a fare il compitino che gli dice l’ allenatore.

L’ atteggiamento in panchina e ai microfoni pare quello di un uomo in balia degli eventi, ha un atteggiamento inerme, non pare saper leggere le partite e raramente è riuscito a correggere i suoi errori in corso d’ opera.

I giocatori

Chiaramente molti stanno rendendo sotto standard e hanno le loro colpe.

Ma la netta impressione è che abbiano rotto con Motta, almeno la maggior parte.

Aver fatto fuori i giocatori di personalità fa sì che non ci siano più leader e la sensazione è che sia una cosa voluta.

Motta è quello che a Bologna ha messo a sedere Orsolini, che da quelle parti sappiamo cosa rappresenta.

Ieri poi abbiamo avuto il settimo capitano della stagione, solo una questione formale? Sarà, ma in questa situazione pare ben altro….

La fascia di capitano dopo Danilo ha visto altri sei che la hanno avuta al loro braccio.

Una società inesistente

Ma bisogna dire che a nostro avviso il problema più grosso e che si trascina da tempo è la società.

Giuntoli ha le sue colpe, intendiamoci, ma deve fare tutto lui anche oltre ciò che gli compete.

Giuntoli ha fatto errori, ma deve fare tanto oltre ciò che gli dovrebbe competere.

Prima avevamo un Presidente presente (Andrea Agnelli), due persone che si occupavano del mercato (Marotta e Paratici, poi comunque anche andato via Marotta Paratici etc. avevano sempre qualcuno a affiancarli) e uno, Nedved, che sapeva cosa era la maglia bianconera e faceva da tramite fra società e staff tecnico e squadra, spiegando insieme ai leader dello spogliatoio, ora come detto assenti, cosa era la Juve e cosa voleva dire rappresentarla.

Andrea Agnelli era un Presidente presente. Ora della società oltre a Giuntoli non si vede nessuno.

Ora chi c’è?

Poi nessuno che ci mette la faccia da anni…

Le scorse stagione c’ era un parafulmine che si chiamava Allegri, ma Motta non è Allegri e non parliamo di campo.

Proprio perché inesperto avrebbe bisogno di una società forte ma non esiste.

Elkann primo colpevole

Il primo colpevole è John Elkann. Già nel 2006 mise in piedi una società simile a questa, e sappiamo cosa accadde (e non ci esprimiamo sulla gestione di Calciopoli), la Juve tornò a vincere quando lui si mise alla finestra mettendoci il cugino, dirigenti qualificati e appunto Nedved e un allenatore che a qualcuno ora può stare anche poco simpatico per eventi successivi ma che sapeva cosa voleva dire essere la Juventus.

Elkann è il primo colpevole.

Inutile che si venga a dire che ha fatto gli aumenti di capitale e va ringraziato.

La Juventus è una s.p.a., informatevi cosa succede quando una s.p.a. va in bancarotta… Era obbligato a farli.

Adesso ha messo dei dirigenti che sembrano meri figuranti, già il fatto di essere quasi a Febbraio e non avere uno sponsor di maglia per una società che è quella più tifata e seguita in Italia e fra le prime in Europa e nel mondo è un segnale non da poco.

Rendeteci la Juventus

Insomma, quello che va fatto è rendere al popolo bianconero la Juventus, quella vera e che abbiamo sempre conosciuto.

Si può anche perdere, ma non essere lo zimbello del calcio italiano e europeo e perdere la dignità, questo è quello che sta succedendo.

Non può esistere progetto senza dignità e identità.

Rendeteci la Juventus, questa è un’ altra roba!

Fino alle Fine!!!

Leonardo Sensi

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