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Quella “Giustizia” a orologeria….

Patteggiamento di Milan e Inter per l’ inchiesta curve

Gazzetta.it riporta stamani che la famosa inchiesta curve che coinvolgeva le società milanesi  si è conclusa con una serie di patteggiamenti, tranne per Calabria che ha scelto invece di provare la sua innocenza in tribunale.

Le posizioni del Milan e dell’ Inter

Se la posizione dei rossoneri era più leggera, per l’ Inter la cosa sembrava molto più seria.

I rapporti vietati con gli esponenti delle curve avevano coinvolto Inzaghi, Chalanoglu, Zanetti e Marotta.

Il tecnico e il giocatore hanno deciso di patteggiare cavandosela con una giornata di squalifica e quindi salteranno la sfida con il Verona, per quanto riguarda Zanetti si va verso una sanzione pecuniaria mentre per Marotta ci sarebbe un nulla di fatto.

Ammende varie alle due società.

Inzaghi ha patteggiato una giornata di squalifica, non sarà un panchina con il Verona.

Tempistica singolare

Un’ inchiesta che è sulla scrivania del procuratore Chiné da mesi trova la sua conclusione solo ora e ovviamente non può non far discutere.

Oltre alle pene irrisorie (ricordiamo che era contestato l’ Art. 4 del Codice di Giustizia Sportiva che prevede penalizzazioni in classifica pure, lo stesso articolo che a qualcuno è stato applicato due anni fa), la tempistica lascia perplessi.

Chalanoglu salterà la sfida con il Verona, quella sulla carta più abbordabile per i neroazzurri, se si fosse deciso prima o dopo avrebbe probabilmente saltato match più complicati.

Pensate all’ ultimo mese dei neroazzurri alle prese con diverse assenze… Ora sono rientrati tutti e la decisione è arrivata.

Ma non molto tempo fa qualcuno non aveva affermato che la pena deve essere afflittiva? Come mai per inchieste riguardanti la Juventus si era stati molto più solerti?

Insomma una giustizia (eufemismo) a orologeria.

Come diceva qualcuno: “A pensar male si fa peccato ma qualche volta…”.

Leonardo Sensi

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