Erano i tempi di Tutto il calcio minuto per minuto, noi allora bambini o ragazzi stavamo alle radioline cercando di immaginare attraverso i racconti dei vari Ameri, Ciotti, Cucchi, Luzi e C. i gol e le azioni dei nostri eroi per poi verificare a 90° Minuto se ciò che avevamo percorso nella nostra mente corrispondeva al vero.
Eh, sì perché le partite si giocavano tutte alle 14,30 e alle 15 e, se non si era allo stadio, l’unico modo di seguirle era quello.
Sussultavi quando il campo dove non era impegnata la Juve non era collegato e il radiocronista che stava raccontando le gesta dei bianconeri interrompeva il collega di turno per segnalare un gol o un rigore, sperando non fosse contro.
E come dimenticare le serate a tirar tardi guardando la Domenica Sportiva con la mamma che ti diceva di andare a dormire perché il giorno dopo c’era scuola?
Ai nostri figli sembra fantascienza, abituati a vedersi partite ogni ora praticamente tutti i giorni anche da un semplice telefonino.
Siamo onesti, ci fa piacere poter vedere ogni gara dei nostri idoli, ma rimpiangiamo quel calcio che non c’è più, e non solo perché eravamo giovani e spensierati.
Proprio per questi motivi ci ha dato un brivido di emozione la proposta che, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, un dirigente di una società (si sussurra anche importante) ha fatto durante l’ultima Assemblea di Lega.
“Perché non facciamo una giornata “vintage” con tutte le partite alle 15 e con divise d’epoca?”
Ci piacerebbe pensare che sia stato mosso dai nostri stessi sentimenti ma, realisticamente, era semplicemente una “furba” operazione di marketing.
Comunque non vi nascondiamo che ci sarebbe piaciuto che fosse stata accolta: vedere Vlahovic con la maglia che indossava Paolo Rossi, ad esempio, ci avrebbe riportato a quei tempi in cui il calcio sembrava più umano anche se già il dio denaro comandava.
Ci saremmo anche immaginati Boniperti in tribuna allo Stadium accanto all’ Avvocato che ovviamente a fine primo tempo si avviava verso casa.
Il dibattito pare ci sia stato ma alla fine la risposta è stata scontata:
“Proposta bella ma impraticabile”
Ovviamente ha vinto il portafoglio: i benefici che l’operazione avrebbe avuto dal punto di vista economico non avrebbero mai ripagato le penali per la sicura opposizione dei broadcast televisivi che preferiscono match a orari diversi per avere più spettatori per singola partita.
Va beh, continueremo a fare come ora, sognando sempre la voce di Ameri che interrompe Ciotti dicendo:“Intervengo da Torino, la Juventus è passata in vantaggio con gol di Chiesa”.
Grazie comunque a quel dirigente, di qualsiasi società sia e qualunque sia stato il motivo che lo ha smosso, che per un attimo ci ha fatto sperare che magari la maglia con la scritta Ariston, che molti di noi abbiamo custodita gelosamente in un armadio, tornasse a fare bella mostra di sé in una gara di Serie A.
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