L’URLO DI IGOR TUDOR INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Domani potrebbe essere la sua ultima panchina in campionato con la Juventus stando ai rumors che girano ma Igor Tudor non ci pensa.
È concentrato sull’ obiettivo che gli è stato chiesto dal primo secondo che è arrivato alla Continassa pochi mesi fa in una situazione disastrosa.
Manca l’ ultimo passo e vuole farlo in tutti i modi, così se dovrà lasciare lo farà avendo fatto il suo dovere in pieno.
Oggi in Conferenza Stampa poco spazio quindi a quello che sarà ma tanta attenzione sulla sfida del Penzo, dove lui e i suoi ragazzi sono attesi da un Venezia alla disperata ricerca di una vittoria per sperare di restare in Seria A.
Domani conterà più la testa o il cuore?
“Permettetemi, prima di partire, di fare i complimenti al Napoli per aver vinto lo Scudetto: sono stati bravi tutto l’anno e complimenti. In un campionato vince sempre chi merita. Sulla domanda, è quella giusta: domani servono tutte e due le cose come sempre, bisogna sudare fino alla fine. Da una parte è una partita importante, dall’altra è una partita che va preparata come tutte le altre concentrandosi come dico sempre io sulle cose di campo”.
Come sta Veiga?
“Renato Veiga e McKennie hanno avuto problemi, ma oggi si sono allenati con noi. Anche Koopmeiners è tornato in gruppo. Per quanto riguarda Gatti… la situazione è sempre la stessa”.
Koopmeiners è tornato in gruppo (foto Juventus.com)
Che idea si è fatto sulla stagione della Juve?
“I numeri ed i calcoli non fanno parte del mio pensiero: io mi concentro solo sul campo. Il potenziale della Juventus è più grande di quello che possiamo vedere ora”.
Come sta la squadra dopo questa stagione?
“Con me tutte le partite sono state fondamentali e, personalmente, questa squadra ha sbagliato quasi niente. I ragazzi mi danno fiducia in vista di domani. La squadra vuole prendersi quello che è suo. Siamo pronti”.
Lei aveva detto che con Cambiaso e Nico Gonzalez la squadra aveva mostrato più qualità…
“Avevo detto che c’era più qualità, ma non meno quantità. Senza quest’ultima non vinci nemmeno contro una squadra di Serie C. Chiaramente la qualità della giocata e del passaggio conta e se hai anche equilibrio allora è più facile che vinci. Ma non bisogna nemmeno fare il contrario: troppa sostanza e meno qualità. Quel che serve è il giusto mix. E’ un peccato non aver mai avuto la rosa al completo”.
Quanti meriti pensa di avere?
“Non voglio parlare di me, perché è brutto: penso si sia fatto un buon lavoro con il mio staff. Adesso sono concentrato su questo ultimo passo”.
Sta pensando anche al futuro?
“Non guardo niente. Io parlo ai giocatori e domani voglio organizzare una bella riunione video: non penso ad altro”.
Qual è la fotografia di questa sua avventura alla Juve?
“Non è il momento questo. Sono felice del lavoro svolto e voglio fare questo ultimo step per completare tutto quanto”.
Quanto senso di responsabilità ha voluto dare alla squadra?
“Personalmente, dal primo giorno sto provando ad educare tutti per quello che piace a me. Mi sono trovato bene e ho un gruppo che lavora molto bene”.
Questa settimana che sensazioni ha provato?
“C’è un po’ di tutto: sia aspettative, sia concentrazione. Questa, infatti, è la cosa che mi rappresenta di più. Voglio fare il massimo per aiutare i miei giocatori. Voglio far capire dove possiamo far male al Venezia e dove possiamo migliorare”.
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