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“Pensiamo solo a domani”. Gatti ci sarà.

La Conferenza Stampa della vigilia di Thiago Motta

Si è da poco conclusa la consueta Conferenza Stampa di Thiago Motta alla vigilia della partita con l’ Atalanta.

Ecco le sue parole.

Gatti ha recuperato

«La squadra sta bene abbiamo fatto un’ottima settimana, ho visto i ragazzi bene negli allenamenti fatti. Quelli che ci saranno domani sono pronti ad affrontare una grande squadra come l’Atalanta. Non ci saranno Rouhi, Cabal, Bremer, Milik, Douglas Luiz, Savona e Conceicao. Gli altri tutti disponibili (quindi anche Gatti che era in forte dubbio, ndr)».

È una partita decisiva?

«Siamo concentrati alla prossima partita, conosciamo l’avversario, il loro livello. Dovremo essere al nostro massimo livello per competere con loro, non perdiamo energia su nient’altro. Rispetto per l’avversario ma anche mettere in pratica quello che abbiamo dentro per avere la vittoria».

Se la Juve vince agguanta il terzo posto….

«Abbiamo lavorato a livello tecnico, fisico e psicologico sulla partita con l’Atalanta. Non pensiamo ad altro se non a puntare questa partita, non perdiamo energia a pensare ad altro. La nostra filosofia già la sapete, pensiamo di partita in partita ed essere concentrati sulla prossima per mettere tutto ciò che abbiamo dentro. Sarà una grande avversaria che in campionato sta bene, da tanto tempo, in casa le precedenti dicono che è sempre stata una partita complicata per noi. Affronteremo una squadra con giocatori forti, con un allenatore fortissimo, che io stesso ho avuto e mi ha aiutato in un momento non facile della mia carriera. Lo racconta anche lui, quando in quel momento difficile io tornando da un infortunio molto grave al ginocchio inizio ad allenarmi e mi chiede di giocare il giorno dopo. Mi ha messo dal primo tempo perché si era fatto male Milanetto e da lì ho ritrovato voglia di giocare, sorriso. Non deve dimostrare nulla a nessuno, ha fatto grandi cose a livello nazionale e internazionale. Grande rispetto e ammirazione.

È una squadra molto particolare. L’Atalanta per caratteristiche pressa in avanti, spesso sull’uomo, ma va forte e cambia anche nelle marcature a partita in corso. Gioca bene a calcio, si mette indietro e ti mette in difficoltà. Lo abbiamo visto anche nella partita d’andata, dovremo giocare bene in questi momenti. Vengono a pressare in avanti, lasciano poco spazio, vedremo se domani verranno a pressare il nostro portiere. Sono tante variabili che fan sì che siano una squadra forte».

Per Koopmeiners non può essere una partita come le altre…

«Da quando è arrivato lo vedo molto bene. In questa stagione ci ha dato una grande mano in tantissime occasioni. Le critiche ci sono e ci saranno sempre, fan parte del nostro lavoro. Dobbiamo accettarle, andare in avanti e provare a fare le cose nel modo giusto. Ha fatto gol nell’ultima partita e sono contento per lui, è un momento in cui esplodono le sensazioni ma fa tante cose per aiutare la squadra. È importantissimo dentro e fuori dal campo, è un privilegio avere un giocatore di questo livello. Ha dato sempre un grande aiuto, è serio, lavora bene, molto concentrato, si impegna sempre al massimo. Gioca in tante posizioni, questo vuol dire tanto del giocatore».

“Koopmeiners? Lo vedo bene” ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Come sta Yildiz?

«Sta bene e deve continuare a migliorare su tutti gli aspetti che è migliorato. Fisicamente e mentalmente sta meglio, è giovane ma ci sono margini di miglioramento enormi. La cosa più importante è quella, è umile e disponibile. Non si è mai fermato in questa stagione, non ha perso una partita in una stagione in cui si gioca tantissimo. Noi possiamo dare degli spunti ma parte sempre dal giocatore. Se ha voglia di farlo e prova a farlo, anche se si sbaglia, migliora. Con l’umiltà che ha e il talento che ha, ha margini di miglioramento enormi. Deve continuare a lavorare come sta lavorando».

La Juve segna poco, cosa si deve fare per migliorare?

«Insistere. Dobbiamo continuare a creare, arrivare a quel momento lì. Dovremo permettere all’avversario di farli arrivare meno in quella zona lì. Insistere, l’importante è arrivare a creare. Dobbiamo arrivare a concludere meglio».

Avete la migliore difesa della Serie A…

«Essere una difesa solida. Faccio i complimenti a Vlahovic, a Nico Gonzalez a Conceicao. La difesa è un gioco collettivo, loro hanno tutti la loro responsabilità e si inizia davanti nella riaggressione e nella prima pressione. Fino ad oggi abbiamo fatto bene e i nostri attaccanti hanno contribuito. Merito dei nostri difensori e portieri e inizia da lì. Han fatto bene, io chiedo tanto a loro ed è importante da sottolineare. Noi siamo stati soldi fino ad oggi grazie al lavoro dei nostri attaccanti e centrocampisti che sono solidali e generosi che pensano prima al bene della squadra che a se stessi».

Qual è la migliore versione della Juve?

«Preferenza nessuna, mi piace vincere. L’allenatore vuole vincere, arrivare alla vittoria. Per farlo ci sono tante cose da fare bene, il recupero, i dettagli. Domani dobbiamo affrontare una squadra particolare, noi dobbiamo concentrarci, essere in focus su cosa fare e cosa dobbiamo limitare alla squadra avversaria. Ma sei superiore all’avversario la probabilità di vincere è più alta».

L’ opinione su Gasperini

«È un grandissimo allenatore, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Lì il discorso cambia, non deve più dimostrare niente perché ha già dimostrato tantissimo. È un grande competitore. Quello che ha fatto all’Atalanta dà un’ammirazione totale, non solo per quello che fa con gli attaccanti ma per come fa giocare la squadra. Ho rispetto, ammirazione e un ringraziamento per quello che è stato per il momento della mia carriera».

Sarà possibile vedere anche alla luce della gara di andata Kolo Muani e Vlahovic insieme?

«Abbiamo fatto una grande partita ma non è stata sufficiente per vincere con l’Atalanta. L’idea è sempre la stessa, con sia con gli attaccanti o senza attaccanti. Sono due giocatori che aiutano tantissimo, vediamo domani se iniziano o no. L’idea non cambierà, continueremo a fare quello che dobbiamo fare per essere superiori all’avversario e arrivare alla vittoria».

I giocatori sembrano sentire il peso di giocare allo Stadium, in trasferta sembrano più tranquilli

«Ci ho parlato, per vedere quanto ci tengono a fare le cose bene. Ma dal primo giorno si impegnano al massimo, lavorano, si aiutano, combattono, corrono, giocano a calcio. Dobbiamo avere un equilibrio. Giocare alla Juventus è grande responsabilità, ma giocare a calcio con quel peso addosso a volte diamo un vantaggio all’avversario. Ogni tanto diamo questo vantaggio, soprattutto in casa. Dobbiamo avere equilibrio con la stessa responsabilità che hanno. È calcio, gioco, noi in questo gioco dobbiamo fisicamente e mentalmente superare l’avversario. Poi l’ambiente è libero di esprimere sensazioni ed emozioni, noi li rispetteremo sempre perché giochiamo per i nostri tifosi anche. Quando siamo insieme ci riconosce questa atmosfera. Ho visto anche io quella sensazione e non mi sorprende, li vedo tutti i giorni, ma dobbiamo lavorarci perché giocare a calcio non deve diventare un peso. Bisogna avere entusiasmo, voglia di creare, prendersi dei rischi e responsabilità di creare delle giocate. Ci parlo, ho grande fiducia, sanno dove vogliono arrivare».

Ha preso qualcosa da Gasperini che è stato suo allenatore a Genova?

«Vorrei prendere tante alte cose ma ci vuole tempo. Filosofie diverse non lo so, principi diversi non lo so. È un allenatore che come me piace vedere la squadra giocare bene, che ha ritmo, intensità, dinamismo di gioco. Mi piace vedere una squadra che crea, che ha solidità difensiva. Ma ci sono cose diverse anche. Ho avuto anche altri allenatori, sono cresciuto con la filosofia di calcio del Barcellona, ero lì da 16 anni. Ho avuto poi in Italia Mourinho, Ranieri, Benitez. Van Gaal mi ha segnato tanto su come gestire, per non dire poi un grande maestro come Carlo Ancelotti, capire il momento, avere intuizione. Ma vogliamo vincere tutti, tutte le filosofie di gioco sono valide dal momento in cui arrivi alla vittoria. Tutti questi allenatori mi hanno aiutato tantissimo, vogliamo andare in avanti e trasmetterlo ai ragazzi pensando all’obiettivo finale che è vincere ed è lì che si vive meglio».

La partita di domani è uno snodo cruciale della stagione?

«Per il momento non cambieremo la nostra filosofia. Focus sulla prossima partita, non mettiamo energie per pensare ad altro. I giocatori potranno decidere stasera se stare con famiglia e amici o rimanere con noi in hotel, ma la nostra energia è solo sulla partita di domani».

 

 

 

 

 

Leonardo Sensi

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