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“Partita importante. Dobbiamo rialzarci”

La Conferenza Stampa di Pioli.

In contemporanea con Allegri a Milanello ha parlato Stefano Pioli.

Vediamo cosa ha detto.

La partita con la Juve è importante?

“Deve esserlo, anche per i recenti risultati negativi. Il focus deve essere arrivare secondi e tornare a vincere. Sicuramente sono stati giorni delicati. Non possiamo fermarci alle delusioni recenti, per forza dobbiamo avere voglia e orgoglio di cercare riscatto. Di rimanere compatti e lottare fino alla fine. Siamo dei professionisti, anche noi soffriamo da questa situazione ma abbiamo il dovere di rialzarci e di avere le spalle larghe. Dovremo lottare e dare il massimo come se fosse l’ultima partita. Così dobbiamo ragionare. Lottare su ogni pallone, determinati e concentrati”.

La squadra ha dato tutto?

“Sì, ha dato dato tutto; ma non sempre abbiamo messo in campo le nostre migliori qualità. L‘Inter è quattro anni che è la squadra più forte del campionato e ha vinto solo due scudetti, noi non lo siamo mai stati e abbiamo lottato, dando tutto mentalmente; ma non sempre siamo riusciti ad alzare il nostro livello di gioco”.

Saranno complicate le ultime giornate dal punto di vista delle motivazioni?

“Perché dev’essere difficile motivarsi in queste ultime giornate? Dobbiamo dimostrare che siamo il Milan e uscire da questi giorni difficili“.

Gli ultimi dieci giorni sono stati i più difficili della sua gestione? E Leao sarà capitano con la Juve?

“In questi quasi cinque anni ci sono stati momenti molto negativi, come questo. È anche il più vicino e quindi, per me, è anche il più doloroso. Darei tutto quello che ho per cambiare i risultati dei derby, ma non si può fare. Io per primo so che fa parte del mio lavoro. Leao? Sarà capitano. La sta vivendo come tutti noi, per tutti è stato un dolore forte perdere il derby. Non ci resta che reagire”.

Equilibrio è la parola chiave di questa stagione?

“Aspettiamo la fine del campionato, poi ognuno di noi farà le proprie valutazioni e tirerà le somme. C’è stato sicuramente sia del positivo che del negativo”.

Cos’è mancato davvero al Milan?

“L’aspetto più evidente è stata l’uscita dell’Europa League e quel mese che ci ha allontanati dal’Inter. Loro sono stati più solidi e continui, e noi non abbiamo mantenuto quel livello. Noi come tutte le altre squadre”.

Cosa vi ha detto Ibra?

“È sempre vicino alla squadra e sarà cercando di essere di aiuto per superare questo momento”.

Si possono attraversare le tempeste, l’importante è essere preparati al dopo. Il Milan ha gli uomini per affrontare il giorno dopo la tempesta?

Deve. È una prova anche questa. Serve dimostrare di poter superare le difficoltà, anche le peggiori. Sarà un’altra prova di crescita per questo gruppo”.

C’è stato un trend negativo nei derby, ma ce n’è anche uno positivo con la Juve…

“Attenzione e determinazione. È questo che conta. Contro la Juve è una partita importante per quanto detto fin qui“.

Prima del derby aveva detto che avrebbe puntato su un aspetto specifico per la partita, qual era? A Okafor e Chukwueze cosa manca?

“Si trattava di scelte basate su una strategia più compatta in fase difensiva. È un piano che ha funzionato fino a un certo punto; subire un gol su palla inattiva ha cambiato tutto. Okafor e Chukwueze stanno bene e sono pronti per giocare“.

Che ruolo avrà Ibrahimovic? E Theo Hernandez è pronto ad essere un super leader?

“Sono scelte del club, sono sicuro che metterà il suo carisma e le sua capacità in favore del Milan. Theo? È un giocatore fortissimo e sarà importante per il futuro del Milan”.

Come mai Adli per Bennacer nel derby?

Bennacer non è ancora al top della condizione fisica, e Adli nella fase difensiva è molto attento, è il nostro giocatore più affidabile”.

Si poteva evitare di arrivare con così tanti squalificati con la Juve?

“Il derby è il derby, c’era tanto dentro quella partita; certamente sarebbe stato meglio avere più giocatori ma non mi sento di rimproverare”.

Pensa che i 17 punti dall’Inter l’anno prossimo siano recuperabili?

“I complimenti di Inzaghi fanno piacere, ma credo anche che sia molto più facile farli quando vinci. Gap 17 punti? Non ricordo quanti ne abbia presi l’anno scorso l’Inter dal Napoli, tanti credo… Le stagioni cambiano, si azzerano. Certo che il livello è molto alto e noi dovremo essere forti”.

Il problema dei gol subiti quest’anno non si è mai risolto…

“Nelle ultime partite abbiano trovato avversari pronti e bravissimi a sfruttare i nostri errori. E noi non abbiamo sfruttato i loro”.

Questa squadra l’anno scorso era tra le prime quattro d’Europa, quest’anno ci sono altre 18 squadre dietro al Milan che non sono criticate come il Milan…

“Credo sia stato un errore non sottolineare il nostro cammino in Champions dello scorso anno. Il fatto che ci abbia eliminato l’Inter e che quest’anno lo scudetto l’abbia vinto l’Inter fa molta differenza”.

Leonardo Sensi

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