Lunedì 18 marzo 2024 alla presentazione della 43ª edizione del torneo “Mario Maggioni – Walter Righi” e della terza edizione del Memorial “Vincenzo Barrea” Nicolò Savona ha ricevuto il premio “Gaetano Scirea” per la sua attitudine e la sua correttezza dimostrate in campo.
Un regalo inaspettato per festeggiare i suoi 21 anni, compiuti il giorno dopo, martedì 19 marzo.
Il difensore della Next Gen ha rilasciato una lunga intervista, dove ha raccontato le sue emozioni per il riconoscimento ricevuto spaziando poi un bilancio sull’annata della squadra e personale, al sito ufficiale della società che riportiamo integralmente.
“È un riconoscimento molto valido, sono molto contento di avere ricevuto questo premio. Ero molto emozionato e felice per questo premio perché il torneo Maggioni-Righi è un torneo molto importante a cui ho partecipato anche io, da piccolo. Effetto del premio associato a Scirea? Ho provato emozioni molto forti nel rappresentare la Juventus ricevendo questo premio”.
“Abbiamo fatto un passo avanti rispetto al girone di andata. Era normale che all’inizio dell’anno, con tanti ragazzi nuovi, ci volesse più tempo per amalgamare il gruppo. Piano piano siamo riusciti a essere sempre più legati fra di noi e credo che quella sia stata una chiave importante nel nostro percorso di crescita. Stiamo bene, da dopo Natale siamo riusciti a fare parecchi risultati positivi ed è quello che ci è mancato nel girone di andata”.
“È il primo anno da protagonista in questo campionato e sono molto contento e fiero di come stia andando il percorso. Bisogna solo continuare a spingere e andare forte. Sicuramente se penso a tre anni fa sono cresciuto parecchio sotto molti punti di vista. In Serie C ci sono squadre e avversari molto tosti, alcuni anche che hanno giocato in categorie superiori rispetto a questa. È un campionato che ti forma a livello fisico e mentale. Mi sento migliorato, ma devo ancora crescere sotto altri punti di vista. Obiettivi personali? Non me ne sono prefissati a livello individuale. Devo cercare di dare ancora più apporto alla squadra, magari con gol o assist. Stiamo facendo un bel percorso e dobbiamo continuare così”.
“Mister Brambilla ci sta dando una grande mano, il suo apporto maggiore è quello di farci sentire gruppo sia nei momenti di difficoltà sia quando arrivano i risultati. È importante aiutarsi sempre l’uno con l’altro, con il sacrificio, ed è questo quello che ci chiede. Le ultime gare della regular season? Viviamo gara dopo gara, ogni partita è importante perché in questo campionato con una serie di risultati positivi o negativi la tua posizione in graduatoria può cambiare molto essendo quest’ultima molto corta. Dobbiamo cercare di fare sempre meglio, restare in questa posizione e magari cercare di salire ancora in classifica. Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai play-off”.
“L’infortunio di Poli ci ha responsabilizzati tutti un po’ di più. Io giocavo di fianco a lui in difesa e sentivo che mi dava una grossa mano, è un giocatore di grande esperienza. Ci aiutava molto sia nella fase difensiva che in quella offensiva, in alcune occasioni ti spronava. Ora che non c’è il nostro capitano cerchiamo di aiutarci a vicenda ancora di più”.
L’intervista si chiude parlando di come riesce a conciliare i suoi studi universitari con gli impegni da calciatore.
“Continuare a studiare nel calcio aiuta ad allenare la mente fuori dal campo e non è una cosa scontata, alla fine dei conti noi fuori dal campo abbiamo parecchio tempo. Colmare questo tempo con dello studio è qualcosa che poi ti ritrovi in futuro. Ho deciso di fare la facoltà di Sport e Management anche per questo motivo, in più lo ritengo un percorso di studi interessante”.
Insomma, un ragazzo serio e con le idee chiare.
Congratulazioni Nicolò!!!
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