Un 3-0 che ammette poche repliche, pure con l’ Avellino per la Next Gen è stato un calvario.
Dopo quella di Giugliano è arrivata un’ altra sconfitta quindi, la quarta consecutiva.
Gol evitabile preso e poche idee per colmare lo svantaggio, incrementato dai campani nel finale anche grazie alla superiorità numerica derivata dall’ espulsione di Comenencia.
Montero nel post partita rimarca che i ragazzi devono continuare a lavorare e che certi stop fanno parte del percorso di crescita.
Però ciò che si vede in campo a oggi è ampiamente insufficiente, anche quando sono arrivati i punti sono stati frutto o di un grande Daffara, quasi sempre il migliore in campo, o di episodi.
Mai la Next Gen può dire di avere raccolto meno del seminato.
La classifica è preoccupante e non si vedono spiragli.
Escludiamo il cambio di guida tecnica che qualcuno invoca.
Al di là che non è nello stile Juve ovviamente per una squadra che ogni anno deve partire da zero ci vuole tempo.
È però innegabile che per ora l’ organico non pare all’ altezza del girone e la società debba intervenire. Pure lo scorso anno si partì molto male per poi riprendersi con il ritorno di Sekulov a Gennaio, ma sinceramente crediamo ci voglia qualcosa in più.
La società tiene al progetto e non lascerà nulla di intentato anche perché continuando così la retrocessione pare inevitabile.
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