Secondo “Calciomercato.com” Cristiano Giuntoli avrebbe chiesto alla Juventus di ingaggiare Maurizio Micheli, che è stato il suo Capo Scout negli anni napoletani.
Il contratto che lega Micheli alla società campana scade il 30 Giugno e per ora non ci sono segnali di rinnovo; certo non vuol dire che l’attuale Capo Scouting partenopeo non possa restare sotto al Vesuvio o che comunque raggiunga il vecchio amico a Torino, ma ciò che sappiamo per certo è che i due sono rimasti in ottimi rapporti e si sentono spesso.
Pare che Giuntoli volesse già portarsi dietro Micheli, ma la cosa non sia stata possibile per l’ostruzione di De Laurentiis che, dopo aver liberato il DS dal contratto solo all’ ultimo giorno utile, non avrebbe fatto lo stesso per il Capo Scouting, per una sorta di ripicca verso l’attuale dirigente bianconero.
Micheli fa parte di quelle figure che lavorano dietro le quinte, che non vedrete mai sulle TV o sui giornali, se non in rarissime occasioni, ma che in una società di calcio sono spesso più importanti di chi appare.
Si occupa in prima persona dello scouting, una volta che gli viene segnalato un giocatore lo va a visionare personalmente più volte, se lo ritiene adatto alla causa partecipa alle trattative, stando attento a ogni dettaglio, seguendo, una volta chiuso l’ acquisto, anche le visite mediche, per sincerarsi che non ci siano intoppi di alcun tipo.
Da oltre trent’anni lavora insieme a Leonardo Mantovani, altra figura che non si vede mai ma che ogni Capo Scout farebbe carte false per avere.
Fra loro la sintonia è perfetta e uno si fida ciecamente dell’altro.
Sono stati fra i primi a andare a scoprire talenti anche in paesi dove pochi volgevano lo sguardo.
Nel 2004 hanno fatto più volte su e giù con la Slovacchia, lì a Bratislava stavano studiando un ragazzino promettente che si chiamava Marek Hamsik. Lo portano a Brescia per poi portarselo a Napoli e il resto della storia è noto.
Facile prevedere che, se Micheli dovesse andare alla Juventus, potrebbe portarsi in bianconero anche Mantovani per continuare la collaborazione ultratrentennale.
Come abbiamo scritto qualche giorno fa alla Juventus è necessaria una ristrutturazione societaria che non può prescindere da figure di campo da affiancare a Giuntoli.
E chi meglio di chi ha già lavorato con lui e si cui si fida?
Vedremo.
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