Si avvicinano le Coppe Europee e con esse la scadenza per la presentazione della Lista Champions alla UEFA che in realtà sono due, la Lista A e la Lista B.
Vediamo innanzitutto le regole da rispettare.
Nessuna squadra può avere più di 25 calciatori registrati nella Lista A durante la stagione. Almeno 8 devono essere stati formati da club della stessa lega nazionale e tra questi ce ne devono essere 4 che sono stati formati dal club d’appartenenza.
Affinché siano rispettati questi requisiti, è necessario che il calciatore abbia trascorso in quella specifica lega (nel primo caso) o squadra (nel secondo) tre stagioni anche non continuative tra i 15 e 21 anni.
Se una società ha meno di otto giocatori formati localmente nella Lista A, il numero massimo di calciatori che possono essere inseriti in questa lista viene ridotto di conseguenza. Per tutte le squadre che competeranno alla fase a girone unico, la Lista A deve essere trasmessa all’ UEFA entro e non oltre il 3 settembre 2024.
Ogni club avrà il diritto di registrare un numero illimitato di giocatori nella Lista B durante la stagione. La lista deve essere trasmessa entro la mezzanotte del giorno precedente alla partita in questione. Un calciatore può essere registrato nella Lista B se è nato dopo il 1° gennaio 2003 e, dal suo 15° compleanno, se è idoneo a giocare per il club per un periodo ininterrotto di due anni o per un totale di tre anni in cui è compreso un periodo di prestito non superiore a un anno.
Ogni società deve inserire almeno due portieri nella Lista A e almeno tre in totale considerando anche la Lista B.
Se una squadra non può avere a disposizione almeno due portieri della Lista A a causa di infortuni o malattie a lungo termine, potrà sostituirlo temporaneamente in ogni momento durante la stagione.
Per problemi fisici a lungo termine si intende una prognosi di almeno 30 giorni. Se il portiere che viene sostituito in lista recupera prima del previsto, deve rimanere comunque fuori dall’elenco finché non si concludono i 30 giorni.
Il ritorno in lista del portiere che recupera dall’infortunio deve essere comunicato all’ UEFA entro e non oltre 24 ore prima della partita in questione.
Per i portieri non ci sono problemi ovviamente con Di Gregorio, Perin e Pinsoglio, quest’ ultimo tra l’altro formato nel club.
Per la Lista A ome abbiamo letto ci vogliono almeno 8 giocatori di formazione interna di cui almeno 4 nel club che abbiano militato nella Lega e, nel secondo caso, nel club almeno tre anni fra i 15 e i 21 anni.
In entrambe le condizioni la Juventus è a posto, in particolar modo sulla seconda anche con le cessioni già effettuate (Nicolussi Caviglia, Soulé e Huijsen) e quella probabile di Miretti i giocatori in Prima Squadra o che sono aggregati che fra 15 e 21 anni hanno militato almeno tre anni nella Juventus sono a ora cinque: Ruohi, Savona, Fagioli, Pinsoglio e la sorpresa della gara con il Como Mbangula che in teoria doveva restare in Next Gen ma dopo gli ultimi sviluppi probabile resti stabilmente con Motta.
Yildiz essendo questo il suo terzo anno a Torino non è considerato formato localmente e nel club pur avendo nemmeno 20 anni, il prossimo anno lo sarà.
Vlahovic invece è considerato formato in Italia avendo terminato le giovanili a Firenze, ma non nel club non avendo militato nella Juventus almeno tre anni fra il quindicesimo e il ventunesimo anno di età.
Essendo la Lista B sempre modificabile quella più vincolante è la Lista A che con i giocatori in organico sarebbe questa, escludendo gli esuberi e giocatori tipo Miretti che probabilmente saranno ceduti, evidenziamo in neretto i formati nel club.
Portieri:
Di Gregorio, Perin, Pinsoglio
Formati in Italia oltre ai tre portieri già nominati:
Locatelli, Fagioli, Cambiaso, Vlahovic, Gatti, Savona, Rouhi, Mbangula
Altri:
Douglas Luiz, Thuram, Weah, McKennie, Adzic, Milik, Yildiz, Danilo, Cabal, Bremer, Kalulu
A oggi quindi 22 giocatori.
Il limite è 25 per cui ci sarebbero altri 3 posti per eventuali arrivi da qui a fine mercato ma in realtà la Juventus avrebbe addirittura 4 slot disponibili.
Avendo compreso Pinsoglio cinque formati nel club e bastandone quattro metterebbe Mbangula, Rouhi o Savona in Lista B anzi è probabile lo faccia a prescindere anche se i nuovi arrivi fossero meno di quattro.
Questo ovviamente ripetiamo a meno di improbabili reintegri fra gli esuberi, i quali anche non fossero ceduti tutti difficilmente verranno messi in lista.
Alla luce di queste regole si capisce ancora di più la lungimiranza che ha avuto la Juventus con il progetto Next Gen.
Oltre alle opportunità di mercato che ha aperto con i giocatori ceduti (se ne contano 25 a oggi che militano in A o in B o nella massima divisione dei campionati esteri) coloro che sono aggregati alla Prima Squadra grazie alla militanza in Next Gen dopo le giovanili diventano formati nel club o male che vada formati in Italia, senza contare poi che non sono lì per far numero ma utilizzati.
E questo è un grande merito che va ascritto alle vecchie gestioni che anche noi spesso abbiamo criticato.
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