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Lazio-Juve: dirige Orsato. Di Paolo al VAR.

L’esperto fischietto veneto designato per domani sera.

Sono uscite sul sito dell’ AIA le designazioni delle semifinali di Coppa Italia.

A dirigere Lazio-Juventus sarà Orsato di Schio.

Una carriera lunga e di livello

Orsato non ha bisogno di presentazioni: arbitro di esperienza e considerato uno dei migliori al mondo ha diretto diverse partite importanti anche a livello internazionale, non ultimo City-Real nello scorso turno di Champions League.

Chiaramente con l’età ha perso dal punto di vista atletico ma rimedia con una gran conoscenza del gioco e delle squadre riuscendo a prevedere le situazioni e a trovarsi sempre in ottima posizione.

Dal punto di vista dell’ autorevolezza poi non si discute, il rispetto che gli portano anche i giocatori in campo è prova di questa.

I precedenti

Logicamente in una carriera ultra decennale diversi sono stati gli incroci con entrambe per cui diciamo solo quelli di questa stagione: ha diretto la Juventus solo una volta, nel match di campionato vinto con il Napoli allo Stadium, mentre la Lazio ha incrociato Orsato tre volte e sempre all’ Olimpico: due in campionato contro Atalanta e Napoli (una vittoria e un pari) e una proprio in Coppa Italia nel derby vinto nel turno precedente con la Roma.

“Ero troppo vicino”

Ma un precendente del passato con la Juve merita di essere ricordato.

Era il 28 aprile 2018 e i bianconeri, reduci dalla sconfitta nel confronto diretto a Torino la giornata precedente, andavano a San Siro contro l’Inter con il Napoli a -1 a quattro giornate dalla fine.

La partita sembrava persa sul 2-1 per i neroazzurri, quando nei minuti finali la Juventus in pieno recupero prima pareggiò con Cuadrado e poi ribaltò con Higuain.

Quella gara è rimasta nella memoria degli anti juventini per la mancata seconda ammonizione di Pjanic, che a onor del vero c’era, facendo ancora oggi pensare ai tifosi del Napoli che gli fu scippato uno scudetto.

Il loro tecnico Maurizio Sarri (che due stagioni dopo sarebbe approdato a Torino) esclamò che quel campionato lo avevano perso in albergo (il Napoli il giorno dopo perse malamente 3-0 a Firenze, Sarri alludeva alla botta morale che quella partita di San Siro ebbe sui suoi).

Quella gara fece sì che Orsato non abbia arbitrato l’Inter per diverso tempo, cosa a nostro modo di vedere inopportuna e che ha alimentato ancora di più le dietrologie.

Se si analizza tutta la partita il fischietto veneto fece una delle poche prestazioni insufficienti della sua carriera sbagliando da ambo le parti. Per dirne una quando annullò un gol alla Juve per giusto fuorigioco di Matuidi al VAR si perse completamente, nonostante avesse visionato l’intera azione, un fallo netto avvenuto prima dell’ offside di Skrinjar su Higuain in piena area di rigore, con l’interista che senza pensare minimamente al pallone andò a abbattere l’argentino che stava per tirare a porta vuota. Sarebbe stato rigore per la Juve e espulsione.

Ma di errori dall’ una e dall’ altra parte ce ne furono altri, solo che come sempre vennero messi in risalto solo quelli pro Juve (anche venerdì scorso a Cagliari si è parlato molto della presunta simulazione di Chiesa in occasione della punizione da cui è nato poi il gol di Vlahovic ma quasi nulla del rigore solare non dato alla Juve a inizio partita su Alcaraz).

La polemica su quella gara poi la rinvigorì Varriale che, avendo Orsato come ospite anni dopo a una sua trasmissione, come prima domanda gli chiese di quel mancato cartellino giallo.

Orsato, che mediaticamente non è mai stato un fulmine di guerra, rispose con tre parole che, per chi ha a che fare con il mondo arbitrale o ha arbitrato, sono di facile comprensione e fanno capire il motivo di quel mancato cartellino, ma per la massa che crede di sapere il Regolamento e la tecnica di arbitraggio, ma in realtà ha un’ infarinatura del primo e non ha mai diretto nemmeno uno Scapoli – Ammogliati, furono uno scandalo.

“Ero troppo vicino” disse l’arbitro veneto.

Qui occorre fare una precisazione: ai corsi arbitri dicono di stare a sei/sette metri perché da vicino si perde la profondità.

Essendo a ridosso, e quindi non avendo la profondità, Orsato non vide l’imprudenza di Pjanic e reputò l’intervento negligente onde per cui non da ammonizione.

Per farvi un paragone con la vita reale se andate al cinema per vedere bene il film dove vi mettete? Sicuramente non ai primi posti.

Doveroso poi ricordare che pure il primo giallo a Pjanic fu un errore.

La squadra arbitrale al completo

Orsato sarà coadiuvato da Di Paolo al VAR. Ma ecco la squadra arbitrale al completo:

Arbitro: ORSATO

Assistenti: CARBONE – PERROTTI

IV Assistente: MARCENARO

VAR: DI PAOLO

AVAR: IRRATI

 

Leonardo Sensi

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