Prova di maturità dei giovani bianconeri che, come aveva chiesto Mister Brambilla, non speculano sul fatto di avere due risultati su tre ma giocano per vincere e lo fanno.
Sotto una pioggia battente si parte a ritmi bassi ma al 13’ passa la Next Gen: da un’azione d’attacco dell’Arezzo con gli ospiti che lamentano un fallo al limite dell’area della porta difesa da Daffara, la palla recuperata da Nonge permette ai ragazzi di Brambilla di spingere il contropiede, Cerri dalla sinistra crossa in mezzo e Sekulov al volo colpisce e trova il gol.
Ma ai Play Off c’è il VAR che richiama l’arbitro. Oggettivamente l’intervento con cui Nonge recupera il pallone è falloso e l’arbitro in pochi secondi si avvede del suo errore e annulla.
I bianconeri però restano pericolosi e al 22’, grazie a un’altra ottima azione lungo la corsia di sinistra, Cerri non arriva su un ottimo cross rasoterra che gli avrebbe permesso di colpire a pochi passi dalla porta. Al 29’ invece una punizione di Rouhi dai 25 metri, calciata con la giusta forza di sinistra, esce di poco sopra la traversa.
Nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione di gioco, cresce l’Arezzo che si affaccia dalle parti di Daffara: al 37’ è Settembrini che prova la botta da fuori, ma non riesce a trovare precisione, mentre dal suo piede 120 secondi dopo parte il calcio d’angolo su cui incorna Gucci senza spaventare l’estremo difensore bianconero. Al 42’ invece è Eklu a cercare il tiro da fuori area, ma anche in questo caso non c’è bisogno dell’intervento di Daffara.
L’avvio di ripresa è ancora a favore dei toscani, che nei primi cinque minuti di secondo tempo provano altre due volte a spezzare la parità che condanna l’Arezzo all’eliminazione, data la peggior posizione in classifica. La grande occasione per i bianconeri invece arriva al 59’: passaggio perfetto di Hasa che libera Sekulov che cincischia permettendo la parata a Trombini.
Al 65’ altro ancora il VAR: l’intervento di Renzi su Nonge viene inizialmente valutato da cartellino rosso, ma poi l’arbitro viene richiamato allo schermo e rivede la sua decisione, tirando fuori il cartellino giallo. In effetti l’intervento, pur duro, non era da rosso.
Ma il VAR toglie e dà: Settembrini con il braccio largo tocca in area, l’arbitro non se ne avvede ma viene richiamato e assegna il rigore Savona trasforma per l’1-0.
La risposta dell’Arezzo arriva al 78’, con un tiro a giro di Guccione che impegna Daffara – abile a compiere uno splendido intervento che tiene i bianconeri in vantaggio.
Nello sforzo finale con cui l’Arezzo prova a trovare il gol, ad andare vicino alla rete è di nuovo la Juventus Next Gen nei minuti di recupero con Anghelè: contropiede perfetto dei bianconeri, ma l’attaccante entrato al posto di Sekulov non riesce davanti al portiere a trovare il raddoppio.
Ma poco dopo, in pieno recupero, i bianconeri riescono a trovare la rete del 2-0 grazie a Damiani – che sfrutta al meglio la super azione di Mbangula.
Finisce così, con la vittoria della Juventus Next Gen che conquista il secondo turno playoff del girone B.
Appuntamento sabato a Pescara dove si dovrà solo vincere perché il pari premierebbe gli abruzzesi, ma con questo spirito si può sognare.
Mister Brambilla lascia la scena ai suoi ragazzi, ma i suoi occhi testimoniano l’orgoglio per il lavoro fatto.
“Abbiamo dimostrato maturità nella gestione dei momenti del match, perché loro nel primo tempo hanno fatto una partita d’attesa, sembrava che fossimo noi quelli che dovevano fare gol per passare il turno e abbiamo gestito bene la palla, anche se potevamo fare meglio negli ultimi 16 metri. Nel secondo tempo l’Arezzo ha alzato un po’ di più la pressione, buttando palloni dentro l’area: dopo il nostro gol del vantaggio abbiamo rischiato qualcosa e su quello lavoreremo per migliorare. Il VAR è un aiuto all’arbitro perché in campo qualcosa può sfuggire, prima ci ha tolto qualcosa e poi ci ha ridato.
Siamo contenti e soddisfatti per i risultati che abbiamo ottenuto, non sono frutto del caso: dietro c’è il lavoro e la crescita dei ragazzi che si sono sempre messi a disposizione. Bisogna fare i complimenti ai giocatori, sono loro i protagonisti di questi successi. A livello di risultati, dopo il complicato girone d’andata, non era semplice sperare di acciuffare i playoff: quello che ci ha fatto svoltare è che nelle difficoltà i ragazzi si sono rialzati, hanno fatto gruppo, hanno capito la categoria e poi sono emerse le loro qualità anche in un campionato difficile come la Serie C.
La spensieratezza è una delle forze di chi come me può allenare dei ragazzi così giovani, anche quando eravamo in difficoltà non siamo mai andati in ansia. I passi in avanti sono venuti poi con il cambio di gioco, con gli allenamenti e con la preparazione partita dopo partita. Da allenatore sono soddisfatto di quello che vedo in campo perché so tutto lo sforzo che c’è dietro”.
“Le statistiche le guardo, però non mi faccio influenzare: contro il Pescara andremo a giocare a viso aperto, stiamo bene e abbiamo tutte le possibilità di provarci, recuperiamo Guerra che per noi è un giocatore importante. Pedro Felipe è arrivato l’ultimo giorno di mercato, era fermo da un mese e mezzo e ci ha messo un po’ a ritornare in condizione: quando ha cominciato a star bene, ha preso in mano la difesa ed è stato una piacevole sorpresa. È un ragazzo eccezionale, umile, che apprende velocemente e ha grandi qualità”.
“La società conosce bene questi ragazzi, faranno loro le valutazioni su chi portare in prima squadra: l’obiettivo primario è quello di farli crescere e lo stiamo facendo al meglio. Ora restiamo concentrati su quello che ci aspetta nei prossimi giorni, il miglioramento è sotto gli occhi di tutti. Savona ha sempre tirato i rigori in Primavera, è lui il rigorista designato e anche oggi è stato molto freddo dagli 11 metri”.
Giovanni Daffara parte dalla parata che ha salvato l’1-0.
“Sulla parata poco dopo il nostro gol del vantaggio ho avuto un ottimo riflesso per fortuna, poi ci sono stati un altro paio di interventi importanti da parte mia. Come tutto il resto della squadra e giocando con continuità, sono riuscito a crescere in questi ultimi mesi: l’esperienza rende più sicuri e aumenta anche l’intesa del gruppo, crei un legame partita dopo partita che permette di migliorare. Senza Poli sentiamo un po’ il vuoto in difesa, ci manca uno dei pilastri, ma il suo infortunio ci ha uniti ancora di più nelle difficoltà. Giocare su un campo bagnato sotto la pioggia rende sicuramente più difficile parare, ma il segreto è fare solo interventi di cui sei sicuro, perché ogni rischio in condizioni del genere puoi pagarlo caro. Sto diventando sempre più tranquillo con il passare del tempo: da piccolo ero ansioso, ma l’esperienza aiuta ad acquisire certezze. Ci sta la giusta tensione, ma cerco di mantenere tranquillità. Andiamo avanti perché ci divertiamo, facciamo le cose fatte bene, ma il fatto che riusciamo a divertirci ci stimola a puntare sempre alla vittoria: la sensazione nello spogliatoio post partita era piacevole, ci guardavamo in faccia e capivamo che stiamo facendo le cose nel modo giusto”.
L’esperto tecnico toscano applaude i suoi ragazzi:
“Abbiamo giocato alla pari anche stasera, gli episodi non ci hanno premiato. Ma non ho nessun rammarico, i ragazzi hanno raggiunto due grandi traguardi, salvezza e playoff”.
Juventus Next Gen-Arezzo 2-0
Reti: 72′ Savona su rigore, 98′ Damiani
JUVENTUS NEXT GEN (3-4-2-1): Daffara; Savona, Pedro Felipe, Muharemovic; Comenencia, Damiani, Hasa, Rouhi; Nonge Boende, Sekulov, Cerri.
A disposizione: Scaglia, Fuscaldo, Stramaccioni, Mbangula Tshifunda, Mulazzi, Iocolano, Palumbo, Mancini, Salifou, Perotti, Anghelè, Bonetti, Da Graca.
Allenatore: Brambilla
AREZZO (4-2-3-1): Trombini, Montini, Polvani, Guccione, Settembrini, Renzi, Eklu, Lazzarini, Damiani (27′ Foglia), Coccia, Gucci.
A disposizione: Borra, Ermini, Donati, Risaliti, Bianchi, Ekuban, Pattarello, Gaddini, Chiosa, Catanese, Castiglia, Sebastiani.
Allenatore: Indiani
Arbitro: Sacchi di Macerata
Ammoniti: 28′ Montini (A), 67′ Renzi (A)
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