Decano degli allenatori toscani, Paolo Indiani è il classico tecnico che probabilmente avrebbe meritato di più, ma il suo carattere schietto e il suo essere diretto e poco diplomatico probabilmente ne ha frenato la carriera che è stata quasi tutta spesa in Toscana o nella vicina Umbria salvo una parentesi a Crotone, fra C e D.
Compirà 70 anni a luglio ma alle passeggiate al parco preferisce il prato verde dei campi di calcio dove, quando lo vedete allenare, ha più energie di un ragazzino.
Compaesano e amico di Luciano Spalletti, sono entrambi di Certaldo, si sentono spesso e pare che il CT della Nazionale spesso gli chieda consigli. Pure Maurizio Sarri si confronta periodicamente con lui.
Indiani allena l’Arezzo, con cui sta facendo un ottimo campionato dopo la promozione dalla D dello scorso anno (l’ennesima della sua carriera) e è in piena zona Play-Off, insieme alla Next Gen.
La sua squadra viene da tre vittorie consecutive e Brambilla ieri ha detto che non sarà affatto facile la partita in terra toscana, dove tra l’altro mancherà Sekulov che, come sappiamo, è stato convocato da Allegri per la partita di Roma con la Lazio.
Ieri anche Indiani ha parlato della partita di oggi e, grazie al portale Amaranto Magazine che segue le vicende della squadra aretina, riportiamo le sue parole.
“L’obiettivo è centrare la quarta vittoria consecutiva ma tra il dire e il fare ci sono gli avversari di mezzo e non sarà per niente facile. Noi comunque giocheremo per conquistare i tre punti come sempre, senza calcoli. La Juventus non avrà Sekulov, convocato in prima squadra: è il giocatore che ha portato un salto di qualità in fase offensiva ma l’organico resta di caratura superiore alla media in quanto a tecnica individuale. Non è un caso che Huijsen adesso faccia il titolare nella Roma in serie A dopo aver iniziato la stagione con la Next Gen. L’assenza dei tifosi della curva è un rammarico: a noi verrà a mancare qualcosa, anche se le loro motivazioni sono rispettabili e per molti versi condivisibili. Mi auguro che sapremo fare fronte alla difficoltà. La classifica bella non deve condizionarci: dobbiamo andare avanti partita per partita facendo più punti possibile, poi vedremo dove siamo arrivati”.
“Il progetto delle squadre B doveva decollare in un’altra maniera secondo me: è utile per la Juventus e l’Atalanta in questo momento, per il calcio italiano invece ho grandi dubbi. Di sicuro, in confronto alla partita con la Juve B, Arezzo-Perugia è un’altra cosa”.
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