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La Moviola: La Penna la porta a casa

Arbitraggio sufficiente per La Penna.

Il fischietto romano lascia molto giocare e, aiutato anche dalla correttezza dei giocatori che disputano la gara in modo maschio ma corretto, “la porta a casa”.

Per fortuna prestazione di ben altro spessore rispetto all’ ultimo Juventus – Fiorentina da lui diretto che avevamo ricordato qualche giorno fa.

Primo tempo

Al 6′ gol di McKennie annullato per fuorigioco. Il texano era oltre la difesa della Fiorentina sul colpo di testa di Gatti.Visibile a occhio nudo, solo per prassi check del Var.

Al 13′ altro gol annullato alla Juve, Vlahovic segna e è in posizione regolare, ma casualmente il pallone, che sarebbe entrato in porta lo stesso, batte addosso a Bremer in fuorigioco. Pura casualità e Juve poco fortunata.

Al 31′ arriva il terzo gol annullato alla Juventus, sempre per fuorigioco. Aveva segnato Vlahovic ma McKennie, che ha fatto l’assist di testa, per pochissimo era oltre con le caviglie e i piedi. Come spieghiamo sotto con la regola attuale un cm o due metri è fuorigioco.

Secondo tempo

Al 63Rabiot cade in area di rigore dopo una lieve spinta. La Penna è ben posizionato e lascia giocare. Secondo il metro adottato dal 1′ e che è quello che da un paio di anni vediamo anche in Italia (in Europa c’è da anni) la decisione è supportabile. La logica è evitare che i giocatori, se vengono fischiati contatti lievi, si lascino andare troppo facilmente contando sul fatto che se gli va bene prendono rigore mentre se gli va male non prendono simulazione perché contatto c’è. 

Al 67′ La Penna ammonisce Cambiaso, trattenuta su Sottil che lo aveva saltato. Giusto il giallo.

All’82’ Locatelli rischia grosso su Beltran, fallo molto energico sul viola che era spalle alla porta. Ci stava il giallo.

All’86’ viene ammonito Yildiz. Il turco non prende il giallo per proteste come qualcuno ha pensato ma per imprudenza. Allarga il braccio a altezza volto e, coerentemente con quanto abbiamo visto spesso quest’ anno, certi interventi sono sanzionati.

Al 93′ giusta ammonizione di Beltran, fallo imprudente su Yildiz.

Il fatto che il viola prenda leggermente prima la palla non scagiona, l’intervento è scomposto e potenzialmente pericoloso.

Chiarimenti su SAOT e Regola del Fuorigioco

Come sapete la nostra moviola, pur essendo una testata a tinte bianconere quindi di parte, cerca di essere più obbiettiva possibile e soprattutto cerca di spiegare gli episodi attenendosi a Regolamento, Protocollo e Direttive IFAB nel modo più semplice possibile.

Riteniamo doveroso, soprattutto in riferimento al terzo gol annullato, fare due precisazioni su due falsi miti che circolano perché raramente vengono spiegati. 

Non entriamo nel discorso luce, tolleranza etc.

Ci limitiamo a dire che la regola, che comunque ha il pregio di essere oggettiva e è l’unica nel gioco del calcio, può piacere o meno, ma finché è questa va applicata e un cm o due metri sempre fuorigioco è, quando e se la cambieranno allora vedremo.

Funzionamento del SAOT

Il SAOT, il cosiddetto fuorigioco semi automatico non funziona con i frame come tanti credono e l’uomo non sceglie nulla.

Ci sono dalle dodici alle sedici telecamere dedicate (dipende dalla struttura dello stadio) che coprono tutto il campo e monitorano 29 punti del corpo mandando 50 fotogrammi al secondo, dunque 50 volte al secondo gli addetti sanno dove si trovano i giocatori. Le informazioni dei 29 punti raccolti (escluse mani e braccia che non contano ) vengono ricevute dal sistema, che conosce dunque esattamente la posizione dei calciatori in ogni istante. E pure il pallone viene monitorato 50 volte al secondo.

In poche parole la macchina sa sempre dove si trovano giocatori e pallone e da sola individua il momento segnalandolo all’ operatore con bandierine di colore diverso a seconda della grandezza metrica della posizione irregolare.

Cosa fa l’uomo? Due cose.

La prima controlla se il fuorigioco è attivo o passivo (chiaramente la macchina questo non può farlo).

La seconda verifica che la macchina non abbia avuto un malfunzionamento: prende il momento che dà la macchina e controlla frame prima e frame dopo (da lì il famoso dialogo in sala Var di JuveVerona). Da specificare che se il malfunzionamento non è evidente resta il momento preso dalla macchina.

Il momento in cui va rilevata la posizione

Qui c’è un’ altra falsa leggenda che circola da anni, tanto che ormai viene data per buona.

Il momento in cui va rilevata la posizione non è, come si sente spesso dire, quello in cui il pallone si stacca dal piede o quando parte il passaggio, ma quello in cui il pallone viene giocato o toccato. E il Regolamento, che vedete sotto, fa una specifica importante: per tale rilevazione va preso il primo punto di contatto con il pallone “giocato”o “toccato”.

 

Leonardo Sensi

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