Anche l’ultimo pezzo della BBC, quella che per anni è stata considerata la miglior linea difensiva d’Europa, appende le scarpette al chiodo.
Come riporta CalcioStyle il Fenerbahçe, club turco dove milita da Gennaio, ha annunciato che Leonardo Bonucci oggi giocherà l’ultima partita in maglia gialloblù e chiuderà la sua carriera.
“Il difensore italiano Leonardo Bonucci, che si è unito alla nostra squadra di calcio durante il periodo di mercato dell’intervallo, concluderà la sua carriera calcistica attiva. Bonucci, che ha incontrato il nostro allenatore İsmail Kartal e i nostri giocatori prima dell’ultimo allenamento (ieri, ndr) presso le nostre strutture del Fenerbahçe Can Bartu per la partita contro l’İstanbulspor, è stata consegnata una maglia del Fenerbahçe autografata da tutta la squadra”.
“È stato un piacere per me far parte di questa meravigliosa famiglia. Ho cercato di mostrare il mio meglio dentro e fuori dal campo, ma soprattutto domani combatteremo la nostra ultima battaglia. Voglio finire la mia carriera con una coppa e domani abbiamo la possibilità di diventare campioni. Vi ringrazio tutti”.
Arrivato a Torino nell’ estate 2010 proveniente dal Bari, dopo un inizio difficile, con l’arrivo di Antonio Conte iniziò a avere un ottimo rendimento e insieme a Barzagli e Chiellini per tanti anni ha composto la BBC, una linea difensiva che veniva considerata difficilmente superabile, con dietro Buffon a guardia dei pali che rendeva la retroguardia bianconera un rebus per gli attaccanti anche più rinomati, difesa su cui anche la nazionale italiana ha costruito le sue fortune in quegli anni fino a Euro 2020 dove lui e Chiellini sono stati determinanti per la vittoria.
Mourinho, dopo una sconfitta del suo Manchester United in Champions League contro la Juventus, affermò che “….Bonucci e Chiellini potrebbero insegnare la difesa all’ Università“.
La storia fra la Juventus e Bonucci però non è stata tutta rose e fiori.
Soprattutto il suo rapporto con Massimiliano Allegri è stato molto controverso: tutto iniziò nella stagione 2016/17, con il famoso sgabello su cui il difensore fu costretto a seguire il match di Champions League di Oporto per decisione punitiva del tecnico di concerto con la società dopo che il difensore viterbese, nella precedente partita di campionato con il Palermo, aveva avuto un acceso diverbio con Allegri sul campo.
A fine stagione il rapporto sembrava concludersi definitivamente, con Bonucci che fra mille polemiche passò al Milan, nonostante alcuni mesi prima avesse dichiarato che se la Juventus lo avesse ceduto si sarebbe incatenato ai cancelli dello Stadium, per ribadire il suo sentire la maglia bianconera come una seconda pelle.
Ma a Milano il difensore non ebbe una stagione da ricordare, la decisione della società rossonera di dargli la fascia di capitano nonostante fosse appena arrivato creò non pochi malumori fra la tifoseria e anche nello spogliatoio.
Uno dei pochi lampi di quella stagione fu proprio il gol allo Stadium del temporaneo pareggio nella partita di campionato vinta dalla Juventus per 3-1, dopo il quale Bonucci esultò con il suo classico gesto di sciacquarsi la bocca.
Questa esultanza gli attirò le ire della tifoseria bianconera che, la successiva estate quando tornò a Torino, non ne accolse bene il ritorno. Sono seguiti altri cinque anni bianconeri fra luci e ombre, con il rapporto con Allegri che ha continuato a essere molto complicato fino all’ estate scorsa quando la Juventus annunciò che non rientrava più nel progetto tecnico nonostante avesse ancora un anno di contratto.
Il resto è storia recente: il trasferimento al Lipsia, la causa per mobbing che ha annunciato contro la Juventus a cui poi ha rinunciato, il difficile ambientamento in Germania fino al passaggio in Turchia nel mercato invernale.
Si è arrivati così all’ annuncio odierno, cosa che però non ha sorpreso più di tanto dato che i segnali c’erano tutti.
La figura di Bonucci continua a dividere il popolo bianconero che, come abbiamo detto, male ha digerito il suo passaggio al Milan e quel gesto allo Stadium nel confronto diretto, come non ha accettato il suo annuncio di adire per vie legali avverso il club bianconero, che al di là delle incomprensioni, lo aveva comunque reso un giocatore di livello nonostante gli inizi a Torino non furono da ricordare e lo aveva sempre ben pagato.
Fermandosi al campo però è innegabile che Leonardo Bonucci abbia rappresentato un pezzo importante della storia juventina e la notizia che dei Quattro Moschettieri (la BBC e Buffon) non giochi più nessuno lascia in chi ha vissuto quella era bianconera un velo di tristezza e malinconia.
Auguriamo a Bonucci ogni fortuna per il suo futuro al di là di tutto e preferiamo ricordarcelo festante dopo i tanti trofei che, grazie anche al suo contributo, hanno arricchito lo Juventus Museum.
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