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Juventus, parla Allegri:”Recupero quasi tutti”

Giornata di vigilia quella per Massimiliano Allegri, che ha parlato alla Continassa per l’ultima volta in questo anno solare, su Juventus vs Roma.

Parole di elogio verso Mourinho

Siamo in un buon momento ma, come sappiamo tutti, il calcio vive di equilibrio e dobbiamo restare con i piedi per terra.

La Roma é una squadra scorbutica, con un grande allenatore e che lascia pochi spazi. Dovremo restare concentrati e non strafare.

Con i giallorossi è uno scontro diretto perché è una squadra forte, che ha l’ambizione di lottare per i primi quattro posti e che a Milano ha perso solo all’80’ e contro il Napoli si è presa l’intera posta. È una partita complicata. Sono sempre partite combattute e belle, anche alla bravura di Mourinho, che prepara queste sfide alla perfezione”.

Il punto sull’infermeria

“A parte De Sciglio, che ha fatto un paio di mezzi allenamenti assieme alla squadra. E’ ancora distante dalla forma migliore, ma sta meglio.

Alex Sandro non ha niente di preoccupante, ma ci vorranno 10 giorni, Kean anche. Gli altri stanno più o meno tutti bene.

Abbiamo una partita importante domani, ma tra 3 giorni abbiamo la Coppa Italia contro la Salernitana e dobbiamo passare il turno, per continuare a poter aggiudicarsi il secondo traguardo stagionale.

Non abbiamo tempo di respirare e goderci l’ultimo dell’anno. Le distrazioni in questo periodo sono dietro l’angolo. Le feste. Le famiglie. Le robe. Dovremo essere bravi a rimanere concentrati nonostante tutto.”

Chi tra Weah e McKennie nel ruolo di esterno destro

Timothy Weah

“Weah al posto di Cambiaso? Domattina valuterò. Può giocarci lui, McKennie con Miretti mezz’ala: Stiamo tutti bene.

Non siamo abituati a subire gol così, ma ne abbiamo parlato. I dettagli fanno la differenza. Dobbiamo tornare ad avere paura di subire gol altrimenti fai errori di leggerezza“.

Chiesa sta meglio. È sereno. Ha avuto un intoppo sul tendine rotuleo, ma stamattina era bello pimpante come tutti.

Andiamo avanti con questa mentalità. Dobbiamo andare avanti sui nostri limiti, mettendo gli obiettivi personali al servizio della squadra. 

Il risultato importante è che la Juve, per un valore tecnico ed economico, torni a giocare la Champions League“.

Inizio difficile, ma adesso Allegri si è ripreso la Juventus

Sono contento del lavoro fatto, ma non abbastanza. Dobbiamo raggiungere gli obiettivi. Sono molto legato ad Andrea Agnelli e agli altri con cui ho lavorato alla Juventus.

I numeri sono di chi da 10 anni ha vinto alla Juve. Dall’ottobre 2021 è iniziato questo percorso che ha portato ad avere casini all’interno dall’esterno: da lì abbiamo lavorato.

Alla Juventus passano gli allenatori, i direttori sportivi, ma la Juventus rimane: è la parte solida della struttura.

Siamo a metà percorso. Dobbiamo continuare a lavorare col profilo molto basso per tornare a giocare la Champions, cosa che l’anno scorso ci hanno proibito“.

Allegri sull’abolizione del Decreto Crescita

Non ho detto niente. Alla Società non ho detto niente. Dobbiamo pensare ai risultati. In un attimo cambiano tutte le opinioni.

Non dobbiamo né esaltarci né deprimerci. Stanno giocando anche dei bravi ragazzi come giocatori, questo è un merito di quanto è stato fatto nei 10 anni precedenti.

Qui colgo anche l’occasione, visto che c’è stata una decisione sul Decreto Crescita, per dire che fortunatamente la Juve ha lavorato così da 10 anni e ha un patrimonio sui giovani per il futuro.

La Juve rimane serena e tranquilla. Il resto non conta perché ciò che conta è che la Juve torni a giocare la Champions l’anno prossimo. Ora mancano due partite di campionato. In mezzo c’è anche un ottavo di Coppa Italia.

I giovani? Me li sono ritrovati. Li ho seguiti. Sono qui da 8 anni e il merito è di chi li ha scelti. La Juve si trova un patrimonio, per chi è ancora qui e chi è ancora fuori.”

Kenan Yildiz

“Su Yildiz deciderò domattina. La cosa importante è che tutti stanno bene. Questo spirito, questa mentalità, questa voglia dobbiamo portarla avanti indipendentemente da cosa succederà tra tre mesi.

Il futuro è la Roma. Poi la metteremo da parte e penseremo al 2024″.

La differenza tra Lukaku e Vlahovic

Dusan Vlahovic

“Non lo so perché Lukaku non l’ho mai allenato. Vlahovic è importante per la Juventus. E’ stato un investimento importante. Sta crescendo. Domenica ha fatto un gol straordinario. È giovane. Gli auguro 10 anni di carriera.

L’altro giorno è entrato e ha fatto bene. Ha fatto gol. Ha fatto una partita buona tecnicamente come quando non aveva fatto gol.

C’è voglia di lavorare. Di migliorare. Di stare in un ambiente sereno in cui c’è voglia di fare qualcosa di importante“.

Come sta Kostic?

Filip Kostic

“Assolutamente no. Iling è un cambio importante. Kostic è un giocatore sempre affidabile. Nella sua linearità non ha picchi massimi, ma quando è in campo ti dà la sua affidabilità”.

Ancelotti e Mourinho insieme ad Allegri gli ultimi della vecchia guardia

“Quando ci sentiamo non è che parliamo di essere accerchiati. Nel calcio non c’è una verità. Chi pensa di averla in tasca si fa del male.

Il calcio è una variabile impazzita. Ci sono mille variabili. Carlo è un allenatore straordinario, lo dimostrano i numeri.

Al Real ha vinto Champions. Campionato. Sta facendo un lavoro straordinario. José è un altro che ha vinto, i risultati sono inconfutabili. Il resto conta poco.

Essere accostato a loro è un orgoglio. Quando ho iniziato ad allenare loro avevano già vinto. Appena ho incontrato Mourinho ero a Cagliari: ero un bambino”.

Quanto è importante vincere domani?

“Si gioca per il risultato. Quando andavo in cortile da bambino, se andavo a casa dopo aver perso non ero contento. Anche voi lavorate sul risultato.

Sennò sarebbe un campionato senza punti, altrimenti a che servono? Non dico che quelli a cui sta bene perdere sono meglio“.

Propositi per il prossimo anno?

“Stare bene, che è la cosa più importante. Poi lavorare divertendosi”.

redazione

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