Abbiamo scritto ieri dell’ addio di Di Lorenzo al Napoli con la Juventus interessata all’ ormai ex capitano azzurro e nei giorni scorsi delle presunte perplessità di Motta su Federico Chiesa.
Queste due cose, unite a un possibile approdo di Antonio Conte sotto al Vesuvio, hanno fatto sì che il Corriere dello Sport-Stadio abbia lanciato un’ ipotesi di un clamoroso scambio.
Assodato che Di Lorenzo lascerà Napoli, Chiesa sta trattando come sappiamo il rinnovo con la Juventus dato che il suo contratto scade fra un anno e la società bianconera non vuole perderlo a zero.
Le parti però non sono ancora vicine e a porre ulteriori dubbi sul buon fine dell’ accordo si sono aggiunte appunto le (presunte) indicazioni di Thiago Motta a Giuntoli che non vedrebbe Chiesa nel suo 4-3-3 ritenendolo carente nella fase difensiva.
Intanto a Napoli si sta sempre più avvicinando, a sentire i soliti bene informati, la figura di Antonio Conte, figura che De Laurentiis ritiene perfetta per calmare una piazza delusa dopo una stagione deficitaria e per far risorgere dalle ceneri gli azzurri, come ha già fatto in passato alla Juve e all’ Inter, ad esempio.
Conte è un noto estimatore di Federico Chiesa e allora molti esperti di mercato hanno fatto due più due: alla Juve piace Di Lorenzo, a Conte Chiesa, siccome per il difensore De Laurentiis chiede almeno 25 milioni che ovviamente la Juve ritiene eccessivi, quale migliore strada di uno scambio magari alla pari che accontenterebbe tutti?
Ora come ora riteniamo questa ipotesi una suggestione per vari motivi: al di là che quanto trapelato da Motta su Chiesa è tutto da dimostrare, come è da vedere se realmente Conte andrà a Napoli ci sono alcune considerazioni che ci rendono dubbiosi.
La prima è il modulo di Conte: sono anni che ci sentiamo dire che le prestazioni non all’ altezza di Chiesa derivavano dal suo impiego come seconda punta nel 3-5-2 di Allegri.
Il 3-5-2 è il marchio di fabbrica pure di Antonio Conte da un decennio e noi lo sappiamo bene.
È vero che il tecnico salentino stima Chiesa, come è anche vero che nella sua carriera ha dimostrato di non essere un’ integralista dei moduli: ad esempio nella Juve iniziò con il 4-2-4 che aveva usato a Bari e a Siena per poi passare al 4-3-3 (ricordate Pepe esterno?) per sfruttare meglio Pirlo e Vidal e, solo in un secondo momento virò sul 3-5-2 avendo una difesa di alto livello che si esprimeva meglio con quel modulo (la BBC), come è anche vero che i moduli non dipendono tanto dai meri numeri ma da come li interpreti, ma quanto meno ci pare strano che per plasmare il suo Napoli Conte prenda una seconda punta che non si sposi almeno inizialmente al calcio che mette in pratica da anni.
Chiesa poi accetterebbe un altro anno senza disputare la Champions League dopo questo in bianconero? Sappiamo il fascino che ha nei giocatori questa competizione che è la maggiore vetrina mondiale.
Riteniamo ad esempio più plausibile per Chiesa, sempre che lasci Torino, un’ ipotesi Milan, soprattutto se fossero vere le voci di una partenza di Leao.
Attenzione: non diciamo che non possa avvenire questa operazione, anche perché sul mercato mai dire mai, ma come sempre suggeriamo di andarci cauti.
La cosa certa è che non dovremo attendere molto dato che sia Chiesa che la Juventus vogliono definire il futuro prima dell’ Europeo e, se in rinnovo non dovesse arrivare entro l’ inizio della manifestazione continentale, nulla può essere escluso.
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