La Fondazione Jdentità Bianconera ha stamattina detto la sua con un Comunicato sulla sentenza del Collegio Arbitrale di ieri in merito che ha stabilito che la Juve debba 9.7 milioni di euro a Cristiano Ronaldo.
Lo riportiamo integralmente.
“Va premesso che ci limitiamo a commentare il comunicato della Juve, non avendo ancora avuto modo di leggere il Lodo arbitrale che ha deciso la vertenza.
Al fine di meglio comprendere il significato del comunicato, appare opportuno illustrare la situazione di fatto dalla quale è scaturita la vertenza.
Da quanto emerge dal comunicato (e da quanto appreso dai quotidiani), il calciatore Ronaldo ha regolarmente sottoscritto un accordo per la rinuncia ad alcune mensilità. Non ha, invece, sottoscritto un successivo accordo (la famosa carta Ronaldo) con il quale la Juve si impegna ad integrare (o restituire negli anni successivi), in tutto o in parte, le mensilità rinunciate.
Tanto chiarito, dal comunicato si evince che la difesa di Ronaldo ha presentato diverse domande:
Gli Arbitri, con decisione a maggioranza, hanno riconosciuto la validità dell’accordo di riduzione dei compensi dell’Ex Tesserato nella stagione sportiva 2020/21;
e rilevato l’assenza di alcun accordo di integrazione concluso tra le parti …… ritenendo, dunque, che la c.d. “carta Ronaldo” non abbia alcun effetto vincolante; pertanto, hanno rigettato le domande dell’Ex Tesserato di nullità dell’accordo di riduzione dei compensi e di adempimento dell’accordo di integrazione
Dal comunicato, dunque, emerge chiaramente che gli Arbitri hanno rilevato “assenza di dolo”, nella condotta della Juve, nella redazione dei documenti analizzati:
…. rilevando l’assenza di dolo in capo alla Società, la cui condotta non ha inciso sulla volontà dell’Ex Tesserato di sottoscrivere il predetto accordo di riduzione;
Ci si chiede, dunque, il perché della condanna ai danni della Juve alla restituzione della metà dell’importo richiesto. Dal comunicato emerge che gli arbitri hanno ritenuto di dover accogliere l’ultima domanda di Ronaldo (domanda di tipo risarcitorio), con la quale verosimilmente Ronaldo ha rappresentato di essere stato danneggiato dall’intera vicenda (anche in riferimento al raffronto con la posizione degli altri calciatori della rosa).
Detta domanda risarcitoria, risulta essere stata accolta in parte ed è stata giustificata da una responsabilità “precontrattuale”. Dal comunicato, tuttavia, non viene chiarito in quale “condotta” o “situazione di fatto” è stata individuata questo tipo di responsabilità (lo sapremo solo dopo aver letto il lodo).
Verosimile pensare (ma trattasi di mera ipotesi), che gli Arbitri abbiano tenuto in considerazione l’intera vicenda, che ha coinvolto tutti i giocatori della rosa (i quali avrebbero tutti ottenuto una parziale restituzione degli stipendi).
In definitiva, le conclusioni che si possono trarre (anche in vista delle successive vicende processuali del processo Prisma), è che questa decisione probabilmente migliora (di certo non aggrava!) la posizione processuale della Juve, essendo stata riconosciuta l’assenza di “dolo” da parte della società, nella gestione della vicenda.
Alla fine del comunicato, la Juve rende noto che sta analizzando il “lodo” ai fini di un’eventuale impugnazione. Solo nei prossimi mesi sapremo se la Juve deciderà di impugnarlo o accettare la decisione”
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